Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Qoelet 3


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Ogni cosa ha il [suo] tempo, e c'è il momento adatto per ogni cosa sotto il cielo:1 Omnia tempus habent,
et suis spatiis transeunt universa sub cælo.
2 tempo di nascere e tempo di morire, tempo di piantare e tempo di svellere ciò ch'è stato piantato,2 Tempus nascendi, et tempus moriendi ;
tempus plantandi, et tempus evellendi quod plantatum est.
3 tempo d'uccidere e tempo di sanare, tempo di demolire e tempo di fabbricare,3 Tempus occidendi, et tempus sanandi ;
tempus destruendi, et tempus ædificandi.
4 tempo di piangere e tempo di ridere, tempo di far cordoglio e tempo di ballare,4 Tempus flendi, et tempus ridendi ;
tempus plangendi, et tempus saltandi.
5 tempo di gettar via le pietre e tempo di raccoglierle, tempo d'abbracciare e tempo di star lungi dagli amplessi,5 Tempus spargendi lapides, et tempus colligendi,
tempus amplexandi, et tempus longe fieri ab amplexibus.
6 tempo d'acquistare e tempo di perdere, tempo di tener di conto e tempo di buttar via,6 Tempus acquirendi, et tempus perdendi ;
tempus custodiendi, et tempus abjiciendi.
7 tempo di strappare e tempo di ricucire, tempo di tacere e tempo di parlare,7 Tempus scindendi, et tempus consuendi ;
tempus tacendi, et tempus loquendi.
8 tempo d'amare e tempo d'odiare, tempo per la guerra e tempo per la pace.8 Tempus dilectionis, et tempus odii ;
tempus belli, et tempus pacis.
9 Che vantaggio ha l'uomo da tutta la sua fatica?9 Quid habet amplius homo de labore suo ?
10 Vidi la triste occupazione, che Dio ha dato agli uomini perchè si travaglino in essa!10 Vidi afflictionem quam dedit Deus filiis hominum,
ut distendantur in ea.
11 Tutto egli ha fatto bene a suo tempo, e ha abbandonato il mondo alle loro investigazioni; ma così che l'uomo non valga a scoprire l'opera, che Dio ha fatto dal principio alla fine.11 Cuncta fecit bona in tempore suo,
et mundum tradidit disputationi eorum,
ut non inveniat homo opus
quod operatus est Deus ab initio usque ad finem.
12 E riconobbi che non c'è di meglio [per l'uomo] che gioire e passarsela bene nella sua vita;12 Et cognovi quod non esset melius nisi lætari,
et facere bene in vita sua ;
13 e che se un uomo mangia e beve e gode benessere per via del suo lavoro, gli è un dono di Dio.13 omnis enim homo qui comedit et bibit,
et videt bonum de labore suo,
hoc donum Dei est.
14 capii che tutto, quanto Iddio fa, dura in perpetuo: nulla ci si può aggiungere, nulla togliere. E così fa Iddio, per esser temuto.14 Didici quod omnia opera quæ fecit Deus perseverent in perpetuum ;
non possumus eis quidquam addere, nec auferre,
quæ fecit Deus ut timeatur.
15 Quel che già fu, è ancora, e quel che sarà, già è stato: e Iddio rinnova ciò ch'è passato.15 Quod factum est, ipsum permanet ;
quæ futura sunt jam fuerunt,
et Deus instaurat quod abiit.
16 Vidi anche, sotto il sole, al posto del diritto [star] l'empietà, e al posto della giustizia l'iniquità.16 Vidi sub sole in loco judicii impietatem,
et in loco justitiæ iniquitatem :
17 E dissi in cuor mio:«Iddio giudicherà il giusto e l'empio, e sarà allora il tempo d'ogni cosa».17 et dixi in corde meo :
Justum et impium judicabit Deus,
et tempus omnis rei tunc erit.
18 Dissi in cuor mio circa i figliuoli degli uomini:«Li prova Iddio, per far loro vedere che son simili ai bruti».18 Dixi in corde meo de filiis hominum,
ut probaret eos Deus,
et ostenderet similes esse bestiis.
19 Perciò una stessa è la fine dell'uomo e dei bruti, ed uguale il destino d'entrambi: come l'uomo muore, così muoiono i bruti. Uno stesso fiato han tutti, e nulla ha l'uomo di più del bruto. [Perchè] tutto è soggetto a vanità,19 Idcirco unus interitus est hominis et jumentorum,
et æqua utriusque conditio.
Sicut moritur homo,
sic et illa moriuntur.
Similiter spirant omnia,
et nihil habet homo jumento amplius :
cuncta subjacent vanitati,
20 e tutte le cose vanno a un luogo: dalla polvere furon tratte e in polvere parimenti ritornano.20 et omnia pergunt ad unum locum.
De terra facta sunt,
et in terram pariter revertuntur.
21 Chi sa se lo spirito degli uomini salga in alto, e se lo spirito de'bruti scenda giù [sotterra]?21 Quis novit si spiritus filiorum Adam ascendat sursum,
et si spiritus jumentorum descendat deorsum ?
22 Pertanto riconobbi nulla esservi di meglio, che il godersela l'uomo nelle proprie opere. E questa è la sua parte: chi gli farà vedere, infatti, quel che sarà dopo di lui?22 Et deprehendi nihil esse melius
quam lætari hominem in opere suo,
et hanc esse partem illius.
Quis enim eum adducet ut post se futura cognoscat ?