Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Ester 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Pertanto, ai tredici del dodicesimo mese che già abbiam detto essere chiamato Adar proprio quando era stata preparata la strage di tutti i Giudei, ed i loro nemici anelavano al loro sangue, cambiate invece le sorti, i Giudei si trovarono superiori, e da potersi vendicare degli avversari.1 Così il tredici del dodicesimo mese, chiamato, come abbiam detto. Adar, nel giorno stesso in cui per tutti i Giudei era preparato lo sterminio, e i loro nemici anelavano al sangue, avvenne il contrario: i Giudei divenuti i più forti presero vendetta dei loro avversari.
2 Si radunarono dunque in ogni città, luogo e castello, per assalire i loro nemici e persecutori; nè alcuno osò loro resistere, perchè in tutti i popoli era entrato il timore della loro potenza.2 In tutte le città, i borghi, i luoghi, s'adunaron per stendere la mano contro i loro nemici e persecutori; e nessuno ardi resistere, perchè il timore della loro grandezza aveva invaso tutti i popoli,
3 Poichè anche i giudici e capi e governatori delle province, e tutti quelli che avevano autorità sui singoli luoghi e lavori, sostenevano i Giudei, per timore di Mardocheo3 ed anche i giudici delle provincie, i satrapi, i governatori, le dignità preposte ad ogni luogo e ad ogni opera esaltavano i Giudei per timore di Mardocheo,
4 il quale sapevano essere primo a corte, e molto potente. La fama del nome suo cresceva ogni giorno, ed era sulle bocche di tutti.4 che, come ben sapevano, era principe del palazzo, aveva molto potere, e la fama del suo nome cresceva ogni giorno e volava per le bocche di tutti.
5 Fecero dunque i Giudei grande strage de' loro nemici, uccidendoli, e rendendo ad essi quel che s'erano apparecchiati a far loro;5 Così i Giudei fecero grande strage dei loro nemici, e li uccisero, rendendo loro quello che avevan cercato di fare ad essi.
6 così che anche in Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli di Aman l'Agageo nemico de' Giudei, che avevano nome6 In Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli d'Aman l'Agagite, nemico dei Giudei, dei quali figli ecco i nomi:
7 Farsandata, Delfon, Esfata,7 Farsandata, Delfon, Esfata,
8 Forata, Adalia, Aridata,8 Forata, Adalia, Aridata,
9 Fermesta, Arisai, Aridai e Jezata.9 Fermesta, Arisai, Aridai, Iezata.
10 Ma dopo averli uccisi, non vollero toccare nè predare le loro sostanze.10 Ma, uccisi che li ebbero, non vollero toccare le loro sostanze.
11 Subito fu riferito al re il numero degli uccisi in Susa.11 Essendogli stato riferito subito il nome degli uccisi in Susa,
12 Disse egli alla regina: «I Giudei hanno ucciso in Susa cinquecento uomini, ed altri dieci, figli di Aman. Quale strage credi tu che faranno in tutte le province? Che cosa chiedi ancora e che cosa vuoi ch'io dia ordine si faccia?».12 Ìl re disse alla regina: « Nella città di Susa i Giudei hanno ucciso cinquecento uomini, oltre i dieci figli d'Aman: pensa quanto sarà grande la strage in tutte le provincie. Che chiedi ancora? Che ordini che si faccia? »
13 Essa rispose: «Se piace al re, si dia facoltà ai Giudei di fare anche domani in Susa come hanno fatto oggi; ed i [corpi dei] dieci figli di Aman siano appesi alle forche».13 Ester rispose: « Se così piace al re, sia concesso ai Giudei di fare anche domani in Susa quello che oggi han fatto, e di appendere al patibolo i dieci figli di Aman ».
14 Il re comandò che così fosse fatto, e subito ne fu affisso in Susa l'editto, ed i dieci figli d'Aman furono appiccati.14 Il re comandò che così fosse fatto: affissò subito l'editto in Susa, i dieci figli d'Aman furono impiccati,
15 Radunatisi pertanto i Giudei il giorno quattordici del mese di Adar, uccisero in Susa altri trecento uomini; ma nulla presero delle loro sostanze.15 i Giudei, radunatisi ai quattordici del mese d'Adar, uccisero in Susa trecento uomini, senza però saccheggiarne i beni.
16 Così pure, in tutte le province soggette all'impero del re, i Giudei difesero la propria vita uccidendo i propri nemici e persecutori, così che s'arrivò al numero di settantacinquemila uccisi; ma nessuno prese nulla de' loro averi.16 In tutte le provincie soggette all'impero del re, i Giudei difesero la loro vita coll'uccisione dei loro nemici e persecutori, in modo che vi furono settantacinque mila uccisi; però nessun Giudeo toccò la roba loro.
17 Il giorno tredici del mese di Adar fu dunque per tutti il primo della strage, ed il giorno quattordici cessarono dall'uccisione. Stabilirono pertanto che questo fosse un giorno solenne, e che d'allora in poi sempre l'avrebbero celebrato con banchetti, feste e conviti.17 Il giorno tredici del mese di Adar fu per tutti il primo giorno della strage e il quattordici fu l'ultimo, e fu stabilito di renderlo solenne in modo che per l'avvenire tutto quel tempo fosse passato nei festini, nella gioia e nei banchetti.
18 Quelli invece che avevano preso le armi in Susa, nei giorni tredici e quattordici di quel mese le usarono uccidendo, ed il giorno quindici le posarono. Perciò stabilirono questo per giorno solenne di banchetti e di feste.18 Però quelli che avevan fatta la strage nella città di Susa, avendo fatta la strage il tredici e il quattordici dello stesso mese, e cessato di ammazzare il quindici, stabilirono di solennizzare quest'ultimo giorno con banchetti e allegria.
19 Gli altri Giudei, che dimoravano in città non murate e villaggi, presero il giorno quattordici del mese di Adar per fare festa e convito ed in quello fanno allegria, e si mandano scambievolmente doni di vivande e di cibi.19 Invece i Giudei che dimoravano nelle città senza mura e nei villaggi, destinarono alla gioia e ai conviti il quattordici del mese d'Adar: in quel giorno fan gran festa e si mandano scambievolmente porzioni di vivande e cibi.
20 Mardocheo dunque scrisse tutte queste cose, e fattane una lettera la mandò ai Giudei che dimoravano in tutte le province del re, tanto vicine quanto lontane,20 Mardocheo, scritte tutte queste cose e chiusele in una lettera, le mandò ai Giudei che abitavano in tutte le provincie del re, vicine e lontane,
21 acciò annoverassero tra i giorni di festa il quattordici ed il quindici del mese di Adar, ed al tornare d'ogni anno li celebrassero solennemente;21 affinchè accettassero il quattordici e il quindici d'Adar, come feste da celebrarsi ogni anno in perpetuo con solenni onori;
22 perchè in quei giorni i Giudei presero la rivincita sui loro nemici, e la tristezza ed il lutto si cambiarono in allegrezza e tripudio. Fossero dunque questi giorni di banchetti e di feste, e tutti si mandassero vicendevolmente doni di cibi, e facessero regali ai poveri.22 perchè in quei giorni i Giudei si vendicarono dei loro nemici, il lutto e la tristezza si mutarono in festa e in gioia, per questo tali giorni fossero giorni di banchetti e di letizia, e si mandassero scambievolmente porzioni di cibi e facessero dei donativi ai poveri.
23 Ed i Giudei adottarono per rito solenne tutto quello che allora avevano cominciato a fare, e che Mardocheo per lettera aveva ordinato.23 I Giudei accettarono come rito solenne tutto ciò che in quel tempo avevan cominciato a fare, e ciò che Mardocheo nelle sue lettere aveva loro ordinato di fare.
24 Poichè Aman figlio d'Amadati, della stirpe di Agag, nemico e persecutore dei Giudei, aveva ai loro danni fatto il proposito d'ucciderli e sterminarli; ed aveva gettato il Pur, che nella nostra lingua [ebraica] significa Sorte.24 Siccome Aman figlio di Amadati, della stirpe di Agag, nemico e avversario dei Giudei, ordì contro di essi una congiura per ucciderli e sterminarli, e gettò la Pur, che nella nostra lingua si traduce sorte,
25 Ma poi Ester si presentò al re, supplicando che quelle macchinazioni fossero sventate da una lettera reale, e che il male di Aman preparato contro i Giudei ricadesse sul capo di lui. Ed infine, egli ed i suoi figliuoli erano stati appiccati ad un patibolo.25 ma Ester si presentò al re, a chiedere che mediante lettera del re fossero resi vani i tentativi di Aman, e che il male da lui preparato agli Ebrei ricadesse sulla sua testa, e finì col far mettere in croce lui e i suoi figli,
26 Perciò, da allora in poi, quei giorni furono chiamati Purim, cioè delle Sorti, perchè era stato gettato nell'urna, il Pur, cioè la Sorte. E tutto quel che avvenne trovasi descritto in quella lettera e nel presente libro.26 da quel tempo quei giorni furono detti Purim, o delle sorti, perchè la Pur, ossia la sorte, fu gettata nell'urna. Tutto ciò che avvenne è contenuto in questo libro o lettera.
27 Ora, per quello che ebbero allora a soffrire, e per quello in che poi gli eventi si cambiarono, i Giudei obbligarono sè, i loro discendenti, e tutti quelli che volessero abbracciare la loro religione, di guisa che a nessuno sia lecito passare senza solennità questi due giorni; di ciò fa fede questo scritto e ne torna a suo tempo la memoria al succedersi d'un anno all'altro.27 In memoria di quanto patirono e della mutazione sopravvenuta, i Giudei obbligarono se stessi, i loro discendenti, e tutti quelli che volevano abbracciare la loro religione, a non passare senza festa questi due giorni indicati da questo scritto, nel tempo fissato, per tutti gli anni.
28 Questi son giorni, che mai potranno passare in dimenticanza, e di generazione in generazione verranno celebrati in ogni provincia su tutta la terra; nè v'è città, nella quale i giorni di Purim, cioè delle Sorti, non siano festeggiati da' Giudei e dalla loro stirpe, obbligata com'è a queste osservanze.28 Questi son giorni che nessuna dimenticanza dovrà mai cancellare, e saran celebrati in ogni generazione, da tutte le provincie in tutto il mondo. Non v'è città in cui non siano festeggiati i giorni di Purim, o delle sorti, dai Giudei e dalla loro stirpe, che s'è obbligata a queste cerimonie.
29 La regina Ester figlia di Abiail, e Mardocheo giudeo, scrissero ancora una seconda lettera, acciò con tutta esattezza s'osservasse anche in avvenire questa solennità.29 La regina Ester, figlia d'Abihail, e Mardocheo Giudeo scrissero anche un'altra lettera, affinchè con ogni zelo fosse stabilito pei tempi futuri questo giorno solenne.
30 E la mandarono a tutti i Giudei che dimoravano nelle centoventisette province del re Assuero, acciò godessero la pace, e ritenessero la verità,30 La mandarono a tutti i Giudei dimoranti nelle cento ventisette provincie del re Assuero, con auguri di pace e di attaccamento alla verità,
31 osservando i giorni delle Sorti, e celebrandoli al tempo dovuto con allegrezza. E come Mardocheo ed Ester avevano stabilito, così essi per sè e pei loro figli presero ad osservare i digiuni, le grida, i giorni delle Sorti, Ester 9:32 e tutto quello che è contenuto nella storia di questo libro detto di Ester.31 affinchè osservassero i giorni delle sorti e li celebrassero con gioia nel tempo fissato, come avevano stabilito Mardocheo ed Ester, come essi e la loro discendenza s'erano impegnati d'osservarli, i giorni delle sorti, coi digiuni, i lamenti,
32 e tutto quello che si contiene nella storia di questo libro che porta il nome d'Ester.