Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Ester 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Pertanto, ai tredici del dodicesimo mese che già abbiam detto essere chiamato Adar proprio quando era stata preparata la strage di tutti i Giudei, ed i loro nemici anelavano al loro sangue, cambiate invece le sorti, i Giudei si trovarono superiori, e da potersi vendicare degli avversari.1 Il dodicesimo mese, il tredici del mese di Adar, le lettere scritte dal re erano giunte.
2 Si radunarono dunque in ogni città, luogo e castello, per assalire i loro nemici e persecutori; nè alcuno osò loro resistere, perchè in tutti i popoli era entrato il timore della loro potenza.2 In quel giorno i nemici dei Giudei perirono; nessuno resistette per paura di loro.
3 Poichè anche i giudici e capi e governatori delle province, e tutti quelli che avevano autorità sui singoli luoghi e lavori, sostenevano i Giudei, per timore di Mardocheo3 Infatti i capi dei satrapi, i prìncipi e gli scribi del re onoravano i Giudei, poiché la paura di Mardocheo si era impadronita di loro.
4 il quale sapevano essere primo a corte, e molto potente. La fama del nome suo cresceva ogni giorno, ed era sulle bocche di tutti.4 In effetti l’editto del re imponeva che egli fosse onorato in tutto il regno.
5 Fecero dunque i Giudei grande strage de' loro nemici, uccidendoli, e rendendo ad essi quel che s'erano apparecchiati a far loro;5 I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.]
6 così che anche in Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli di Aman l'Agageo nemico de' Giudei, che avevano nome6 Nella città di Susa i Giudei uccisero cinquecento uomini:
7 Farsandata, Delfon, Esfata,7 Farsannestàin, Delfo, Fasga,
8 Forata, Adalia, Aridata,8 Fardata, Barea, Sarbacà,
9 Fermesta, Arisai, Aridai e Jezata.9 Marmasimà, Arufeo, Arseo, Zabuteo,
10 Ma dopo averli uccisi, non vollero toccare nè predare le loro sostanze.10 i dieci figli di Aman, figlio di Amadàta, il Bugeo, nemico dei Giudei, e fecero saccheggio.
11 Subito fu riferito al re il numero degli uccisi in Susa.11 In quello stesso giorno il numero di quelli che perirono a Susa fu reso noto al re.
12 Disse egli alla regina: «I Giudei hanno ucciso in Susa cinquecento uomini, ed altri dieci, figli di Aman. Quale strage credi tu che faranno in tutte le province? Che cosa chiedi ancora e che cosa vuoi ch'io dia ordine si faccia?».12 Allora il re disse a Ester: «I Giudei hanno fatto perire cinquecento uomini nella città di Susa, e come pensi si siano comportati nel resto del paese? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato».
13 Essa rispose: «Se piace al re, si dia facoltà ai Giudei di fare anche domani in Susa come hanno fatto oggi; ed i [corpi dei] dieci figli di Aman siano appesi alle forche».13 Ester disse al re: «Sia concesso ai Giudei di comportarsi allo stesso modo domani, fino a quando saranno impiccati i dieci figli di Aman».
14 Il re comandò che così fosse fatto, e subito ne fu affisso in Susa l'editto, ed i dieci figli d'Aman furono appiccati.14 Ed egli permise che così si facesse e consegnò ai Giudei della città i corpi dei figli di Aman per essere appesi.
15 Radunatisi pertanto i Giudei il giorno quattordici del mese di Adar, uccisero in Susa altri trecento uomini; ma nulla presero delle loro sostanze.15 I Giudei si radunarono nella città di Susa il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero trecento uomini, ma non fecero alcun saccheggio.
16 Così pure, in tutte le province soggette all'impero del re, i Giudei difesero la propria vita uccidendo i propri nemici e persecutori, così che s'arrivò al numero di settantacinquemila uccisi; ma nessuno prese nulla de' loro averi.16 Il resto dei Giudei che si erano radunati nel regno, si aiutarono a vicenda ed ebbero tregua dai loro nemici: infatti ne sterminarono quindicimila nel tredicesimo giorno del mese di Adar, ma non fecero alcun saccheggio.
17 Il giorno tredici del mese di Adar fu dunque per tutti il primo della strage, ed il giorno quattordici cessarono dall'uccisione. Stabilirono pertanto che questo fosse un giorno solenne, e che d'allora in poi sempre l'avrebbero celebrato con banchetti, feste e conviti.17 Il quattordicesimo giorno dello stesso mese si riposarono e trascorsero quel giorno di riposo con gioia ed esultanza.
18 Quelli invece che avevano preso le armi in Susa, nei giorni tredici e quattordici di quel mese le usarono uccidendo, ed il giorno quindici le posarono. Perciò stabilirono questo per giorno solenne di banchetti e di feste.18 Invece nella città di Susa i Giudei che si erano radunati anche il quattordicesimo giorno, ma senza riposarsi, trascorsero nella gioia e nell’esultanza anche il quindicesimo giorno.
19 Gli altri Giudei, che dimoravano in città non murate e villaggi, presero il giorno quattordici del mese di Adar per fare festa e convito ed in quello fanno allegria, e si mandano scambievolmente doni di vivande e di cibi.19 È per questo dunque che i Giudei sparsi in ogni provincia straniera celebrano con gioia il quattordicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo. Coloro che risiedono invece nelle città principali celebrano con gioia anche il quindicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo.
20 Mardocheo dunque scrisse tutte queste cose, e fattane una lettera la mandò ai Giudei che dimoravano in tutte le province del re, tanto vicine quanto lontane,20 Mardocheo scrisse queste cose su un libro e lo mandò ai Giudei che vivevano nel regno di Artaserse vicini e lontani,
21 acciò annoverassero tra i giorni di festa il quattordici ed il quindici del mese di Adar, ed al tornare d'ogni anno li celebrassero solennemente;21 per stabilire questi giorni come festivi, da celebrare il quattordici e il quindici del mese di Adar.
22 perchè in quei giorni i Giudei presero la rivincita sui loro nemici, e la tristezza ed il lutto si cambiarono in allegrezza e tripudio. Fossero dunque questi giorni di banchetti e di feste, e tutti si mandassero vicendevolmente doni di cibi, e facessero regali ai poveri.22 In quei giorni infatti i Giudei ebbero tregua dai loro nemici, e quello fu il mese, Adar, nel quale essi passarono dal pianto alla gioia e dal dolore a un giorno di festa; perciò esso deve essere considerato tutto quanto come un periodo di giorni festivi, di nozze ed esultanza, in cui si inviano doni agli amici e ai poveri.
23 Ed i Giudei adottarono per rito solenne tutto quello che allora avevano cominciato a fare, e che Mardocheo per lettera aveva ordinato.23 I Giudei approvarono il racconto che aveva scritto loro Mardocheo:
24 Poichè Aman figlio d'Amadati, della stirpe di Agag, nemico e persecutore dei Giudei, aveva ai loro danni fatto il proposito d'ucciderli e sterminarli; ed aveva gettato il Pur, che nella nostra lingua [ebraica] significa Sorte.24 come Aman, figlio di Amadàta, il Macèdone, li aveva combattuti, come egli aveva emesso il decreto e aveva tirato le sorti per farli scomparire
25 Ma poi Ester si presentò al re, supplicando che quelle macchinazioni fossero sventate da una lettera reale, e che il male di Aman preparato contro i Giudei ricadesse sul capo di lui. Ed infine, egli ed i suoi figliuoli erano stati appiccati ad un patibolo.25 e come egli era andato dal re dicendogli di impiccare Mardocheo; ma tutti i mali che egli aveva cercato di far cadere sopra i Giudei erano venuti sopra di lui, ed era stato impiccato lui e i suoi figli.
26 Perciò, da allora in poi, quei giorni furono chiamati Purim, cioè delle Sorti, perchè era stato gettato nell'urna, il Pur, cioè la Sorte. E tutto quel che avvenne trovasi descritto in quella lettera e nel presente libro.26 Perciò quei giorni furono chiamati Purìm a motivo delle sorti, poiché nella loro lingua esse sono chiamate Purìm, e a motivo delle parole di questa lettera, che ricordava tutto quello che avevano sofferto e che era loro capitato.
27 Ora, per quello che ebbero allora a soffrire, e per quello in che poi gli eventi si cambiarono, i Giudei obbligarono sè, i loro discendenti, e tutti quelli che volessero abbracciare la loro religione, di guisa che a nessuno sia lecito passare senza solennità questi due giorni; di ciò fa fede questo scritto e ne torna a suo tempo la memoria al succedersi d'un anno all'altro.27 Mardocheo stabilì e i Giudei approvarono per sé, per i loro discendenti e per quelli che si fossero uniti a loro, che non si sarebbero comportati in modo diverso: questi giorni dovevano essere un memoriale da osservare di generazione in generazione, in ogni città, famiglia e provincia.
28 Questi son giorni, che mai potranno passare in dimenticanza, e di generazione in generazione verranno celebrati in ogni provincia su tutta la terra; nè v'è città, nella quale i giorni di Purim, cioè delle Sorti, non siano festeggiati da' Giudei e dalla loro stirpe, obbligata com'è a queste osservanze.28 Questi giorni dei Purìm saranno celebrati in ogni tempo, e il loro ricordo non sia lasciato cadere dai loro discendenti.
29 La regina Ester figlia di Abiail, e Mardocheo giudeo, scrissero ancora una seconda lettera, acciò con tutta esattezza s'osservasse anche in avvenire questa solennità.29 La regina Ester, figlia di Aminadàb, e Mardocheo, il Giudeo, scrissero tutto quello che avevano fatto e confermarono la lettera dei Purìm.
30 E la mandarono a tutti i Giudei che dimoravano nelle centoventisette province del re Assuero, acciò godessero la pace, e ritenessero la verità,
31 osservando i giorni delle Sorti, e celebrandoli al tempo dovuto con allegrezza. E come Mardocheo ed Ester avevano stabilito, così essi per sè e pei loro figli presero ad osservare i digiuni, le grida, i giorni delle Sorti, Ester 9:32 e tutto quello che è contenuto nella storia di questo libro detto di Ester.31 Mardocheo e la regina Ester stabilirono per sé privatamente di digiunare; imposero allora la loro volontà contro la loro salute.