Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 DOPO questo, Giobbe aprì la sua bocca, e maledisse il suo giorno.1 Ma dopo queste cose aperse Iob la bocca sua, e maledisse lo die suo,
2 E prese a dire:2 e disse:
3 Possa perire il giorno nel quale io nacqui, E la notte che fu detto: Un maschio è nato.3 Perisca lo dì nel quale io nacqui, e la notte nella quale detto è: conceputo è l' uomo.
4 Quel giorno sia tenebroso; Iddio non ne abbia cura da alto, E non risplenda la luce sopra esso.4 Quello dì si riverta in tenebre; non lo ricerchi lo Signore di sopra, (e non sia in memoria) e non risplenda di lume.
5 Tenebre, ed ombra di morte rendanlo immondo; La nuvola dimori sopra esso; Queste cose rendanlo spaventevole, quali sono i giorni più acerbi.5 Iscurino in lui le tenebre, e l'ombra della morte; occupi lui la oscuritade, e sia involto d'amaritudine.
6 Caligine ingombri quella notte; Non rallegrisi fra i giorni dell’anno, Non sia annoverata fra i mesi.6 Quella notte lo tenebroso turbamento possegga; non sia computata nelli dì dell' anno, nè sia annumerata nelli mesi.
7 Ecco, quella notte sia solitaria, Non facciansi in essa canti alcuni.7 Sia quella notte sola, nè degna di lode.
8 Maledicanla coloro che maledicono i giorni, I quali son sempre apparecchiati a far nuovi lamenti.8 Maledicano lei coloro che maledicono lo dì, i quali sono apparecchiati di suscitare Leviatan (cioè il diavolo).
9 Oscurinsi le stelle del suo vespro; Aspetti la luce, ma non ne venga alcuna, E non vegga le palpebre dell’alba;9 Sieno ottenebrate le stelle dalla sua oscurità; aspetti la luce, e non la vedino, nè lo nascimento. della levata aurora.
10 Perciocchè non serrò gli usci del seno di mia madre, E non fece sì che gli occhi miei non vedessero l’affanno10 Imperciò ch' ella non ha rinchiuso l'uscio del ventre che mi portò, e non tolse i mali dagli occhi miei.
11 Perchè non morii io dalla matrice? Perchè non trapassai come prima uscii del seno?11 Perchè non morii io nel ventre? perchè uscito del ventre non perii io incontanente?
12 Perchè mi furono pòrte le ginocchia? Perchè le mammelle, acciocchè io poppassi?12 Perchè ricevuto sopra le ginocchia? perchè lattato colle poppe?
13 Conciossiachè ora giacerei, e mi riposerei; Io dormirei, e pezzo fa sarei in riposo,13 E (se mi fossi morto) ora mi staria cheto, e nel mio sonno mi riposerei,
14 Con i re, e con i consiglieri della terra, I quali edificavano i luoghi deserti;14 colli re e colli consoli della terra, i quali edificano a loro le cose solitarie,
15 Ovvero co’ principi, che aveano dell’oro, Ed empievano le lor case d’argento;15 ovvero colli principi che posseggono l'oro, e riempiono le case loro d' ariento;
16 Ovvero anche del tutto non sarei stato, come un abortivo nascosto, Come il feto che non ha veduta la luce.16 ovvero, sì come quelli che sono nati non al suo tempo (cioè dispersi) nascosto non saria quivi, ovvero sì come quelli che furono conceputi, e non videro luce.
17 Quivi cessano gli empi di travagliare altrui, E quivi si riposano gli stanchi.17 Ivi li malvagi sì cessarono da' loro gridi, e quivi si riposarono i stancati di fortezza.
18 Parimente i prigioni hanno requie, E non odono più la voce del sollecitator delle opere.18 E di qui adietro vinti parimente senza molestia non esaudirono la voce dello importuno dimandatore.
19 Quivi è il piccolo e il grande; E il servo franco del suo signore19 Lo piccolo e il grande quivi sono, lo servo e lo libero dal signore suo.
20 Perchè dà egli la luce al miserabile, E la vita a coloro che sono in amaritudine d’animo?20 Perchè è data al misero luce, e la vita a coloro che nella amaritudine dell' anima sono?
21 I quali aspettano la morte, e pure ella non viene; E la ricercano più che tesori nascosti;21 I quali aspettano la morte, e non viene, sì come quelli che cavano lo tesoro.
22 E si rallegrano, fino a festeggiarne, E gioiscono, quando hanno trovato il sepolcro.22 E allegranosi molto, poi che abbino trovato lo sepolcro.
23 Perchè dà egli la luce all’uomo, la cui via è nascosta, E il quale Iddio ha assiepato d’ogn’intorno?23 All' uomo, al qual la via è nascosta, e halló intorniato Iddio di tenebre?
24 Conciossiachè, avanti che io prenda il mio cibo, il mio sospiro venga, E i miei ruggiti si versino come acqua.24 Innanzi ch' io mangi, sospiro; e sì come acque andante, così è lo pianto mio.
25 Perchè ciò di che io avea spavento mi è avvenuto, E mi è sopraggiunto quello di che avea paura.25 Perciò che la paura mia, ch' io temea, avvenuta a me; e quello che io dubitava, m'è incontrato.
26 Io non ho avuta tranquillità, nè riposo, nè quiete; Ed è venuto il turbamento26 Or non ho io dissimulato? Or non stetti io cheto? Or non mi riposai? Ed è venuta sopra di me la indignazione.