Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 4


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1Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.2E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.3Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.4Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.5E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.6Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.7Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.8Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.9Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).10Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.11Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.12La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.13E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.14Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.15Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.16Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.17Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.18Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.19Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.20E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.21E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.22Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.23Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.24Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.25Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.26Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.27Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.28E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.29Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.30In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.31E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.32Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.33Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.34Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.35Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.36Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.