Scrutatio

Domenica, 18 maggio 2025 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 31


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.1 Le veglie per arricchire consumano le carni, e le sue ansie tolgono il sonno.
2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).2 I pensieri dell'avvenire turbano i sensi, e come grave malattia tolgono il sonno.
3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).3 Il ricco faticò per accumulare ricchezze, e nel suo riposo si sazierà dei suoi beni.
4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.4 Il povero lavora per mancanza di sostentamento, e alla fine è privo di tutto.
5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.5 Chi ama l'oro non sarà senza peccato, e chi ama la corruzione ne sarà ripieno.
6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.6 Molti sono andati in perdizione a causa dell'oro, e la sua bellezza fu la loro rovina.
7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli che a lui sacrificano: guai a coloro che gli van dietro! Ma per lui periranno tutti gli stolti.
8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.8 Beato il ricco che è trovato senza macchia, che non è andato dietro all'oro, e non ha sperato nel danaro e nei tesori.
9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.9 Chi è costui e gli daremo lode? Certo ha fatto maraviglie nella sua vita.
10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.10 Colui che, provato coll'oro, è trovato perfetto avrà gloria eterna: poteva peccare e non peccò, fare del male e non lo fece;
11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.11 per questo i suoi beni sono resi stabili nel Signore, e le sue elemosine saran celebrate nell'assemblea dei santi.
12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.12 Se tu siedi a tavola splendida, non essere il primo a spalancar la gola verso di essa.
13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.13 Non dire: « C'è molta roba sulla tavola! »
14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.14 Ricordati che è funesto l'occhio cattivo.
15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.15 Quale cosa tra le create è peggior dell'occhio? Perciò per qualunque cosa inonda la faccia di lacrime, se vede.
16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.16 Non essere il primo a stendere la mano, chè, contaminato dal l'invidia, tu non abbia ad arrossire.
17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).17 Non ti urtare cogli altri nel prender le vivande.
18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.18 Giudica le cose che riguardano il prossimo da te stesso.
19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.19 Mangia, come uomo frugale, quello che ti metton davanti, se non vuoi, col mangiar molto, restare antipatico.
20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.20 Sii il primo a cessare, per buona creanza, ma evita l'eccesso, per non disgustare.
21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.21 E se siedi in mezzo a molti, non stender la mano prima di loro, e non essere il primo a chieder da bere.
22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.22 E' piu che sufficiente per un uomo educato un po' di vino; nel dormire non ne avrà disturbi, e non sentirà dolori.
23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;23 L'insonnia, la colica, gli strazi sono per l'uomo intemperante.
24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.24 L'uomo parco ha salubre sonno, dorme fino al mattino, e sta bene in sè.
25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.25 Se tu sei stato forzato a mangiare troppo, alzati da tavola e vomita, e ti sentirai meglio, e non attirerai sul tuo corpo malattie.
26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.26 Figlio, dammi retta, non mi disprezzare, ed a ultimo troverai (vere) le mie parole.
27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.27 In ogni tua azione sii diligente, e non incapperai in alcun malore.
28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...28 Chi è splendido nelle vivande è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza resa alla sua generosità è sicura.
29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.29 Contro chi è tirchio nel pane mormora la città, e la testimonianza resa alla sua spilorceria è vera.
30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.30 I bravi nel bere il vino non li provocare, perchè il vino ne ha fatti morire molti.
31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.31 Il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto fino all'ubriachezza fa conoscere il cuore dei superbi.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.32 Rende la vita conveniente agli uomini il vino usato con sobrietà: se ne beverai con moderazione, sarai sobrio.
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?33 Che vita può avere chi sta senza vino?
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.34 Chi priva della vita? La morte.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.35 Il vino fu creato da principio per la gioia, non per l'ubriachezza.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.36 Rallegra l'anima e il cuore il vino bevuto con moderazione.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.37 E' salute per l'anima e pel corpo il bere con sobrietà.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.38 Il molto vino è causa d'irritazioni, d'ira e di molto rovine.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.39 E' amarezza per l'anima il vino bevuto in quantità.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.40 L'animosità dell'ubriachezza è una pietra d'inciampo per lo stolto: fa diminuire le forze ed è causa di ferite.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.41 In un banchetto dove si beve vino non riprendere il prossimo, e non lo disprezzare nella sua allegria.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.42 Non gli dire parole d'ingiuria, e non lo seccare col chiedergli il tuo.