SCRUTATIO

Lunedi, 18 agosto 2025 - Sant´ Elena ( Letture di oggi)

Proverbi 21


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1 Il cuore e potere del re (e di tutti gli altri uomini) sono nella mano di Dio in tutto; e in molto poco tempo, quando gli piace, ha fatto d' uno malvagio, uomo buono, (quando la grazia dello Spirito Santo gli mette in cuore, che lascia il suo peccato, e sì si confessa).1 Il cuore del re è come un rivo d'acqua nelle mani del Signore, Egli lo volgerà dovunque gli piace.
2 E sono molte genti, che altri credono che menino buona vita, e che sieno in buono stato; ma niuno conosce il cuore altro che Iddio.2 Ad ognuno sembra retta la sua condotta, ma il Signore pesa i cuori.
3 E piace più a Dio fare misericordia e diritto giudicio, che sacrificio (che uomo gli possa fare).3 Praticare la misericordia e la giustizia è più gradito al Signore che i sacrifizi.
4 Allegrezza di cuore fa ribaldire gli occhi; (coloro che desiderano le cose che veggiono, debbono molto odiare e' loro occhi, che hanno molto spesso mala pace ne' loro cuori); i disleali non desìderano se non male, e non saranno già lieti se non possono fare male.4 Occhio altero vuol dire cuore superbo, fiaccola degli empi è il peccato.
5 Il prode uomo e il savio averanno tuttavia assai; ma il malvagio e il pigro saranno tuttavia in miseria e in povertà.5 I disegni dell'uomo forte conducon sempre all'abbondanza, ogni pigro è sempre nella miseria.
6 Quello che con malvagità hanne acquistato grande ricchezza, e' metterà rigoglio; per la qual cosa anderà alle pene dello inferno.6 Chi ammassa ricchezze con lingua ingannatrice è vano, senza cervello, e cadrà nei lacci di morte.
7 Ciò che i falsi giudici hanno avuto e preso a fare disleale giudicamento, graverae loro troppo (nella fede; al dì del giudicio parleranno contro a loro per li doni che n' hanno avuto).7 Le rapine degli empi li precipiteranno nella rovina, perchè non han voluto fare1 ciò che è giusto.
8 (L'uomo fue fatto per Iddio servire propriamente, e per guardarsi da peccare, e fare bene; e) quando egli fa contro a' comandamenti, egli fae altrimenti contro a lui (ed esce fuori di diritta via); ma se fa ciò che deve, piace molto a colui che lo forinò.8 La via dell'uomo perverso è tortuosa, ma la condotta dell'uomo puro è retta.
9 Molto vale meglio all' uomo, che si tenga di tutti i diletti carnali, e intenda a bene fare, che non vale compagnia di femina che non sia piacevole e di buona maniera.9 Meglio dimorare in un angolo del tetto, che abitare in comoda casa con donna litigiosa.
10 La volontà dell' uomo disleale è tuttavia a mal fare; e già a suo potere non averà pietà nè mercede del suo prossimo, (s' egli hae mestiere di lui).10 L'anima dell'empio desidera il male, non avrà compassione del suo prossimo.
11 Le disavventure, che vengono a' cattivi uomini, sì possono castigar medesimamente i fanciulli; ma quelli tengono compagnia al prode uomo e santo, apparano tuttavia sapienza.11 Punito che1 sia l'empio, metterà piti giudizio il semplice, e se frequenterà il sapiente, acquisterà scienza.
12 I prodi uomini sono alcuna volta in grande tormento (e in grande pena, per castigare i folli e) per trarre i malvagi di loro malizia.12 Il giusto si prende pensiero della casa dell'empio, per ritirare gli empi dal male.
13 Quello che non degna d' udire il povero uomo che mercede gli chiede (o che gli domanda limosina o che gli chiegga consiglio), e’verrà il giorno che griderae mercede, e non sarà udito; (tutto simigliantemente colui che non ha pietade nel suo cuore d'altrui disavventura e d'altrui peccato, che giudica e a lui non tiene, e' non si guarda già pure che gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, inanzi che vegna alla fine; e perciò è molto ardito chi altrui giudica, chè niuno non sa ciò che gli addiviene).13 Chi chiude i suoi orecchi al grido del povero, griderà anch'egli e non sarà ascoltato.
14 Molto puote essere lieto chi puote fare limosina di sua diritta fatica; chè (quando elli l' ha fatta sanza rigoglio e sanza rimostranza,) egli estingue il peccato dall'ira di Dio; ma niuno la deve fare in maniera che il mondo la vegga, (ma solamente il grande Signore, per cui ello la fa, elli la renderà, quando il mondo sarà finito).14 Un regalo fatto in segreto calma l'ira, un dono di sottomano calma il più grande sdegno.
15 Assai deve essere lieto lo prode uomo a fare giudicamento; (chè quando non si sente di niente colpevole, non teme se non Iddio;) ma coloro che fanno male, (e sono in malo stato) debbono (dottare e) temere (la vendetta de' giudicii terreni e il giudicamento di Dio).15 E' una gioia pel giusto praticare la giustizia, è spavento pei malfattori.
16 Colui che Iddio non teme, (nè castigamento di prode uomo, elli non riceve misericordia, e tuttavia cresce il suo peccato sanza ritornare in via di veritade) sarae giudicato nella mente con esso i diavoli.16 L'uomo che1 erra lungi dal cammino della sapienza andrà a stare coi giganti.
17 Colui che è ghiotto della bocca, sarà povero tutto tempo; chi troppo desidera cose assai, non sarà già mai ricco.17 Chi ama i banchetti sarà nella miseria, chi ama il vino e gli unguenti non potrà arricchire.
18 Quello che a prode uomo fa male (a torto e sanza ragione) sarae dannato per suo misfatto; e i disleali saranno giudicati per lo male ch' egli hanno fatto (a coloro che non li hanno servito; sì come fue a Pilato ed Erode e gli altri mali fattori, che feciono tormentare e uccidere coloro che amavano Dio e temevano).18 L'empio è dato pel giusto, l'iniquo per gli uomini onesti.
19 Meglio viene a uno uomo (che ami pace) in povera villa stare (ed essere semplice), che avere compagnia di femina troppo adirosa e maliziosa (ed essere riccamente in cittade o in a tra buona villa).19 Meglio abitare in un deserto, che con una donna litigiosa e stizzosa.
20 Il consiglio dell' uomo, il quale Iddio più ama, vale un tesoro; (in tutto suo affare non troverà già uomo, se non dolcezza e umilità;) ma già il malvagio non cura sì poco di grazia, ch' ella non sia male impiegata; (chè ello non si conosce mai in niuno bene).20 Vi son dei tesori preziosi e dell'olio nella casa del giusto, ma l'uomo imprudente li dissiperà.
21 Quello che ha la mano diritta in giustizia e in misericordia, viverà lungamente in buono stato,' e sarà in gloria e in riposo.21 Chi cerca la giustizia e la misericordia troverà vita, giustizia e gloria.
22 (Niuno deve avere fidanza in sua forza nè in sua virtude, chè tosto è abbattuta forza d' uomo, quando Dio vuole. E perciò dice Salomone :) la forte città prese il savio uomo, e abbattè la securità ch' ella aveva in sua forza. (Il savio è il nostro Signore, che abbatte la forza della città, quando egli abbatte l'orgoglio dell' uomo).22 Il saggio dà la scalata alla città dei forti, e distrugge il baluardo in cui essa confidava.
23 Quello che guarda la sua bocca, e lascia la lingua da dire male d' altrui e di dire parole ree, elli guarda la sua anima di dolore e di tribulazione.23 Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva l'anima sua dagli affanni.
24 Il folle è chiamato rigoglioso e stolto; medesimamente fellonie e rigogliosi debbono odiare sopra tutte cose.24 Il superbo e l'arrogante si chiama ignorante, perchè nella rabbia agisce con superbia.
25 Quello che niente vuole fare (e che non ha che perdere) non è maraviglia già se sarae a fine; chè uomo ozioso (e povero che tosto) s' abbandona a fare follia.25 I desideri uccidono il pigro, perchè le sue mani non han voluto far nulla.
26 L'uomo di male affare tosto desidera l' altrui cose; ma il prode uomo non ha cura dell' altrui, anzi dona del suo a coloro che mestiere n' hanno.26 Egli di continuo brama e desidera, ma il giusto dona senza mai cessare.
27 Molto odia Iddio (offeso, che malvagio uomo faccia) elemosina ch' è fatta di malvagio acquisto; (e oblazione nulla non gli piace, se non per umilità e diritta fatica a chi la fa).27 I sacrifizi dell'empio sono abbominevoli, perchè sono offèrti i frutti dei peccati.
28 (Quello che fa sembianti di servire a Dio, nè non ha cura nè volontà, farà mala fine; ma quello che a Dio serve semplicemente e di buona volontà, sarà tuttavia in bene qui e nell' altro secolo nella compagnia di Dio). Testimonio falso perirà; e l'obediente parlerà vittoria.28 Il testimonio bugiardo perirà; l'uomo ubbidiente canterà vittoria.
29 E l'uomo disleale si tiene forte nella sua malizia (e odia castigamento di Dio e di prode uomo); ma quello che sente il suo peccato, e sa che Iddio è crucciato, ammenda tosto sua vita, (quand' egli gli manda un poco di malizia).29 L'empio fa spudoratamente la faccia tosta, ma l'uomo onesto corregge la sua condotta.
30 Contro a Dio non vale nè sapere nè consiglio nè prodezza di uomo; (nè contro al suo volere non può niuno, e sia grande signore se sa).30 Non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio che valga contro il Signore.
31 L'uomo apparecchia cavalli e arme per andare in guerra (e in battaglia); ma da Dio viene la vittoria. (Dio dae battaglia a qual parte più gli piace, e fae alcuna volta a poche genti sopramontare, e uscire molta grande assembrata di genti).31 Si prepara il cavallo per il giorno della battaglia, ma è il Signore colui che dà la vittoria.