SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Proverbi 1


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Queste sono le parabole di Salomone, figliuolo del re David,1 Parabolæ Salomonis, filii David, regis Israël,
2 per dare sapienza e disciplina,2 ad sciendam sapientiam et disciplinam ;
3 per intender le parole della prudenza, e per ricever verace dottrina, giustizia, giudicio ed equità,3 ad intelligenda verba prudentiæ,
et suscipiendam eruditionem doctrinæ,
justitiam, et judicium, et æquitatem :
4 acciò che a' fanciulli sia dato astuzia, e a' giovani scienza e intendimento.4 ut detur parvulis astutia,
adolescenti scientia et intellectus.
5 Udendo l'uomo savio, si farà più savio; e appararà di gubernare (sua vita e l'altrui).5 Audiens sapiens, sapientior erit,
et intelligens gubernacula possidebit.
6 Considerarà le parabole e la interpretazione, le parole de' savii e gli loro parlari oscuri.6 Animadvertet parabolam et interpretationem,
verba sapientum et ænigmata eorum.
7 Lo principio della sapienza è il timore di Dio. Ma i stulti spregiano la dottrina e la sapienza.7 Timor Domini principium sapientiæ ;
sapientiam atque doctrinam stulti despiciunt.
8 O figliuolo, audi la disciplina (e la correzione). del tuo padre, e non spregiare la legge della madre tua,8 Audi, fili mi, disciplinam patris tui,
et ne dimittas legem matris tuæ :
9 acciò ch' egli creschi grazia al capo tuo, e orni il collo tuo.9 ut addatur gratia capiti tuo,
et torques collo tuo.
10 Figliuolo mio, se gli uomini peccatori ti persuaderanno agli loro errori, non consentire a loro.10 Fili mi, si te lactaverint peccatores,
ne acquiescas eis.
11 Se diranno: vieni con noi, e mettiamo agguato contra la vita d' altrui, e poniamo secretamente i lacci contra allo innocente senza colpa (ovver sua cagione);11 Si dixerint : Veni nobiscum, insidiemur sanguini ;
abscondamus tendiculas contra insontem frustra ;
12 deglutiamolo vivo, come fa lo inferno, e trattiamolo come degno di morte;12 deglutiamus eum sicut infernus viventem,
et integrum quasi descendentem in lacum ;
13 e poi prenderemo il suo avere, e le sue cose metteremo nelle nostre case (egli è molto ricco);13 omnem pretiosam substantiam reperiemus ;
implebimus domos nostras spoliis :
14 ora accempàgnati con noi, e tutto il guadagno sia nostro a comune;14 sortem mitte nobiscum,
marsupium unum sit omnium nostrum :
15 figliuolo mio, non andare appresso a cotal gente, e guàrdati dalle loro vie.15 fili mi, ne ambules cum eis ;
prohibe pedem tuum a semitis eorum :
16 Però che non intendono se non a far male, e non vogliono se non spander sangue (e uccider gente).16 pedes enim illorum ad malum currunt,
et festinant ut effundant sanguinem.
17 Ma vanamente si tendono le reti dinanzi degli uomini prudenti.17 Frustra autem jacitur rete
ante oculos pennatorum.
18 Ma in verità peccano contra a loro stessi, e fanno malizie contro a loro anime.18 Ipsi quoque contra sanguinem suum insidiantur,
et moliuntur fraudes contra animas suas.
19 Cotali sono le vie di tutti gli avari; molte cose penserà l'avaro, come possi acquistare l'avere delle genti.19 Sic semitæ omnis avari :
animas possidentium rapiunt.
20 La sapienza prèdica (e grida) ne' luoghi manifesti, e nelle piazze estende la voce sua.20 Sapientia foris prædicat ;
in plateis dat vocem suam :
21 (Con frequenza) grida dove si còngregano le turbe; nelle porte della città chiama in alto, e dice:21 in capite turbarum clamitat ;
in foribus portarum urbis profert verba sua, dicens :
22 O voi, miei fanciulli, per che amate singularmente le cose puerili? e come stulti desiderate ciò che non vi giova? e come imprudenti avete in odio la scienza?22 Usquequo, parvuli, diligitis infantiam,
et stulti ea quæ sibi sunt noxia cupient,
et imprudentes odibunt scientiam ?
23 Convertitevi (e ritornate) alla mia correzione; e io vi manifestarò la mia intelligenza, e dimostrerovvi (per esperimento) lo effetto delle mie parole.23 convertimini ad correptionem meam.
En proferam vobis spiritum meum,
et ostendam vobis verba mea.
24 Per che io vi chiamai, e voi vi faceste beffe di me; io stesi la mano mia, e non fu chi guardasse.24 Quia vocavi, et renuistis ;
extendi manum meam, et non fuit qui aspiceret :
25 Avete spregiato ogni mio consiglio, e le reprensioni mie non avete estimate.25 despexistis omne consilium meum,
et increpationes meas neglexistis.
26 Anche nella destruzione vostra me ne riderò; e spregiarovvi, quando vi intraverrà quello di che vi temevi.26 Ego quoque in interitu vestro ridebo,
et subsannabo cum vobis id quod timebatis advenerit.
27 Quando caderete repentinamente in calamitade, e lo interito quasi come sùbita tempesta sopra di voi ruinerà; quando sopra voi verrà tribulazione e angustia (sùbito vi dispiacerà);27 Cum irruerit repentina calamitas,
et interitus quasi tempestas ingruerit ;
quando venerit super vos tribulatio et angustia :
28 allora mi chiameranno, e io non esaudirò; la mattina si leveranno, e non mi troveranno.28 tunc invocabunt me, et non exaudiam ;
mane consurgent, et non invenient me :
29 Però che loro non mi volsero udire, e non curarono del timore di Dio;29 eo quod exosam habuerint disciplinam,
et timorem Domini non susceperint,
30 nè si curorono del mio consiglio, e maledissero a tutte le mie correzioni.30 nec acquieverint consilio meo,
et detraxerint universæ correptioni meæ.
31 Mangeranno de' frutti delle vie loro, e (delle opere) de' consigli loro si saziaranno.31 Comedent igitur fructus viæ suæ,
suisque consiliis saturabuntur.
32 La opera de' fanciulli (e puerile) ucciderà loro, e la prosperità de' pazzi perderà loro.32 Aversio parvulorum interficiet eos,
et prosperitas stultorum perdet illos.
33 Qualunque mi udirà si riposerà senza paura; e (con delettazione) si riposerà nell' abbondanza, rimosso il timore de' cattivi.33 Qui autem me audierit, absque terrore requiescet,
et abundantia perfruetur, timore malorum sublato.