Ester 15
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1 Io Ieronimo trovai questo arrecato nella translazione pubblica. E (per questo pericolo che venia sopra il popolo giudaico) andò Mardocheo alla regina, e sì la pregò ch' ella dovesse [entrare al re, e] pregare per lo popolo suo, e per quelli della patria sua. | 1 Et mandavit ei (haud dubium quin esset Mardochæus) ut ingrederetur ad regem, et rogaret pro populo suo et pro patria sua. |
2 E sì disse: ricorditi delli giorni della tua umiltà, e come io sì ti ho sempre nutricata; tu sai che Aman, il quale è secondo al re, hae ordinata la nostra morte. | 2 Memorare, inquit, dierum humilitatis tuæ, quomodo nutrita sis in manu mea, quia Aman secundus a rege locutus est contra nos in mortem : |
3 E perciò chiama Dio in tuo aiuto, e va allo re, e digli che debba liberarne di questa crudelissima morte. Ed io Ieronimo trovai questo che sèguita nella pubblica translazione. | 3 et tu invoca Dominum, et loquere regi pro nobis, et libera nos de morte. |
4 Il terzo dì Ester pigliò la vestimenta regale, e tutto l'ornamento suo. | 4 Die autem tertio deposuit vestimenta ornatus sui, et circumdata est gloria sua. |
5 E risplendendo in quello abito regale, e invocando Iddio rettore e salvatore di tutti, chiamò a sè due damigelle. | 5 Cumque regio fulgeret habitu, et invocasset omnium rectorem et salvatorem Deum, assumpsit duas famulas, |
6 E all' una s'appoggiava, quasi dimostrando che per lo suo viver delicato lei non potesse sostenere il corpo suo. | 6 et super unam quidem innitebatur, quasi præ deliciis et nimia teneritudine corpus suum ferre non sustinens : |
7 E l'altra la seguitava, sostenendo le vestimenta molte ornate a modo regale. | 7 altera autem famularum sequebatur dominam, defluentia in humum indumenta sustentans. |
8 E la faccia sua pareva una rosa; e negli occhii suoi mostrava allegrezza, occultando la grande tristizia che avea nel cuore contrito di molto timore, (e in questo modo andò allo re in vestimenta regali adornata). | 8 Ipsa autem roseo colore vultum perfusa, et gratis ac nitentibus oculis, tristem celabat animum, et nimio timore contractum. |
9 E passata che fue tutte le porte, stette dinanzi al re, dove lui sedea sopra la sedia sua, vestito con le sue vestimenta regali; e risplendea tutto per l'oro e le pietre preziose, e l'aspetto suo era (molto) terribile. | 9 Ingressa igitur cuncta per ordinem ostia, stetit contra regem, ubi ille residebat super solium regni sui, indutus vestibus regiis, auroque fulgens, et pretiosis lapidibus : eratque terribilis aspectu. |
10 E alzando la faccia, e guardando cogli occhii la regina, come fosse istato quasi a modo d' uno drago, (e vedendo) la regina (uno così terribile viso e uno così terribile aspetto, ebbe grandissima paura e timore, e) mutò la faccia sua, come fosse cenere, e cadde tramortita sopra una delle damigelle. | 10 Cumque elevasset faciem, et ardentibus oculis furorem pectoris indicasset, regina corruit, et in pallorem colore mutato, lassum super ancillulam reclinavit caput. |
11 E subitamente Iddio rivolse il cuore dello re in sì grande benignità, ch' esso discese della sedia sua, e prese la regina nelle sue braccia persino che ritornasse in sè; e facevale vezzi, e diceva queste parole: | 11 Convertitque Deus spiritum regis in mansuetudinem, et festinus ac metuens exilivit de solio, et sustentans eam ulnis suis donec rediret ad se, his verbis blandiebatur : |
12 che hai tu Ester? Io sono tuo fratello, non avere paura alcuna. | 12 Quid habes, Esther ? ego sum frater tuus : noli metuere. |
13 (Però che il comandamento, il quale è stato fatto, non si intende per te, nè) non morirai tu; però che questo comandamento si tocca all' altra gente, e non a te. | 13 Non morieris : non enim pro te, sed pro omnibus hæc lex constituta est. |
14 E però togli e piglia la verga dell' oro. | 14 Accede igitur, et tange sceptrum. |
15 Ed Ester incontanente la piglioe; e lo re sì gli puose il braccio al collo, e basciolla, e disse: perchè non mi parli tu? | 15 Cumque illa reticeret, tulit auream virgam, et posuit super collum ejus, et osculatus est eam, et ait : Cur mihi non loqueris ? |
16 E la regina (ritornata in sè) rispose e disse: io ti viddi nello aspetto tuo, sì come tu fossi stato uno angelo del paradiso, e io vedendo tanta gloria, spaventai ed ebbi paura. | 16 Quæ respondit : Vidi te, domine, quasi angelum Dei, et conturbatum est cor meum præ timore gloriæ tuæ. |
17 E nella faccia se' molto maraviglioso, e tutto pieno di grazie. | 17 Valde enim mirabilis es, domine, et facies tua plena est gratiarum. |
18 E parlando queste parole, sùbito cadde in terra, e con grande pena l'aiutarono. | 18 Cumque loqueretur, rursus corruit, et pene exanimata est. |
19 Lo re si turboe (in sè medesimo), e l'altre genti tutte la confortavano (molto prosperosamente, e con sollecitudine di pace e tranquillità). | 19 Rex autem turbabatur, et omnes ministri ejus consolabantur eam. |