SCRUTATIO

Sabato, 14 giugno 2025 - Sant´ Eliseo ( Letture di oggi)

Ester 15


BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Io Ieronimo trovai questo arrecato nella translazione pubblica. E (per questo pericolo che venia sopra il popolo giudaico) andò Mardocheo alla regina, e sì la pregò ch' ella dovesse [entrare al re, e] pregare per lo popolo suo, e per quelli della patria sua.1 E le mandò a dire (certamente Mardocheo a Ester) che si presentasse al re, e lo pregasse pel suo popolo e per la sua patria.
2 E sì disse: ricorditi delli giorni della tua umiltà, e come io sì ti ho sempre nutricata; tu sai che Aman, il quale è secondo al re, hae ordinata la nostra morte.2 « Ricordati, le disse, dei giorni del tuo basso stato, come fosti nutrita dalla mia mano. Avendo Aman, che è il secondo dopo il re, parlato contro di noi per sterminarci,
3 E perciò chiama Dio in tuo aiuto, e va allo re, e digli che debba liberarne di questa crudelissima morte.
Ed io Ieronimo trovai questo che sèguita nella pubblica translazione.
3 tu, invocato il Signore, parla per noi al re e liberaci dalla morte ». (E anche le cose seguenti).
4 Il terzo dì Ester pigliò la vestimenta regale, e tutto l'ornamento suo.4 Il terzo giorno, Ester, deposte le vesti di penitenza, si ammantò della sua gloria.
5 E risplendendo in quello abito regale, e invocando Iddio rettore e salvatore di tutti, chiamò a sè due damigelle.5 E nello splendore dell'abbigliamento reale, dopo avere invocato Dio, arbitro e salvatore di tutti, prese con sé due damigelle.
6 E all' una s'appoggiava, quasi dimostrando che per lo suo viver delicato lei non potesse sostenere il corpo suo.6 Si appoggiava ad una di esse, quasi non potesse sostenere il suo corpo, a motivo della sua delicatezza e debolezza estrema;
7 E l'altra la seguitava, sostenendo le vestimenta molte ornate a modo regale.7 l'altra delle damigelle seguiva la sua signora, e ne reggeva le vesti, che strascicavamo per terra.
8 E la faccia sua pareva una rosa; e negli occhii suoi mostrava allegrezza, occultando la grande tristizia che avea nel cuore contrito di molto timore, (e in questo modo andò allo re in vestimenta regali adornata).8 Ma essa, nel volto soffuso di rosa, negli occhi graziosi e brillanti, nascondeva l'animo afflitto e oppresso dalla gran paura.
9 E passata che fue tutte le porte, stette dinanzi al re, dove lui sedea sopra la sedia sua, vestito con le sue vestimenta regali; e risplendea tutto per l'oro e le pietre preziose, e l'aspetto suo era (molto) terribile.9 Passate successivamente tutte le porte, si presentò dinanzi al re, che stava assiso sul suo soglio reale, coperto del regio ammanto, folgoreggiante per l'oro e per le pietre preziose; il suo aspetto era terribile.
10 E alzando la faccia, e guardando cogli occhii la regina, come fosse istato quasi a modo d' uno drago, (e vedendo) la regina (uno così terribile viso e uno così terribile aspetto, ebbe grandissima paura e timore, e) mutò la faccia sua, come fosse cenere, e cadde tramortita sopra una delle damigelle.10 Sìccome egli, alzato lo sguardo, mostrò negli occhi ardenti il furore dell'animo, la regina svenne, e, divenuta pallida pallida, piegò la vacillante testa sopra la damigella.
11 E subitamente Iddio rivolse il cuore dello re in sì grande benignità, ch' esso discese della sedia sua, e prese la regina nelle sue braccia persino che ritornasse in sè; e facevale vezzi, e diceva queste parole:11 Ma Dio volse a clemenza il cuore del re, il quale subito, spaventato, balzò dal suo trono, e sorreggendola sulle sue braccia, finché non si fu riavuta, si mise ad accarezzarla, dicendole queste parole:
12 che hai tu Ester? Io sono tuo fratello, non avere paura alcuna.12 « Che hai, o Ester? Io sono tuo fratello: non temere.
13 (Però che il comandamento, il quale è stato fatto, non si intende per te, nè) non morirai tu; però che questo comandamento si tocca all' altra gente, e non a te.13 Tu non morrai; perchè questa legge è fatta per tutti gli altri, non per te.
14 E però togli e piglia la verga dell' oro.14 Su, accostati, tocca lo scettro ».
15 Ed Ester incontanente la piglioe; e lo re sì gli puose il braccio al collo, e basciolla, e disse: perchè non mi parli tu?15 Ma essa non fiatava. Allora prese lo scettro e glielo pose sul collo, e la baciò e disse: « Perchè non mi parli? »
16 E la regina (ritornata in sè) rispose e disse: io ti viddi nello aspetto tuo, sì come tu fossi stato uno angelo del paradiso, e io vedendo tanta gloria, spaventai ed ebbi paura.16 Ester rispose: « Io ti ho visto, o signore, come un angelo di Dio, e il mio cuore è restato turbato dal timore della tua gloria.
17 E nella faccia se' molto maraviglioso, e tutto pieno di grazie.17 Davvero, tu sei oltremodo ammirabile, o signore, e la tua faccia è piena di grazie ».
18 E parlando queste parole, sùbito cadde in terra, e con grande pena l'aiutarono.18 Mentre così parlava svenne di nuovo, perdendo quasi ogni sentimento.
19 Lo re si turboe (in sè medesimo), e l'altre genti tutte la confortavano (molto prosperosamente, e con sollecitudine di pace e tranquillità).19 Il re n'era impensierito e tutti i suoi ministri cercavan di consolarla.