Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Genesi 31


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Sennonché egli sentì parlare i figli di Làbano in questi termini: "Giacobbe si è preso tutto quello che era di nostro padre e ha messo insieme tutta questa ricchezza con quanto era di nostro padre".1 OR egli udì le parole de’ figliuoli di Labano, che dicevano: Giacobbe ha tolto a nostro padre tutto il suo avere; e di quello ch’era di nostra padre, egli ha acquistata tutta questa dovizia.
2 Giacobbe osservò pure il volto di Làbano; si accorse che non era più come prima verso di lui.2 Giacobbe ancora vide che la faccia di Labano non era verso lui qual soleva esser per addietro.
3 Inoltre il Signore disse a Giacobbe: "Torna alla terra dei tuoi padri e al tuo parentado e io sarò con te".3 E il Signore disse a Giacobbe: Ritornatene al paese de’ tuoi, ed al tuo luogo natio, ed io sarò teco.
4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, perché venissero nella campagna, presso il suo gregge,4 E Giacobbe mandò a chiamar Rachele e Lea, a’ campi, presso della sua greggia.
5 e disse loro: "Io vedo che il volto di vostro padre non è più come prima verso di me; ma il Dio del padre mio è stato con me.5 E disse loro: Io veggo che la faccia di vostro padre non è inverso me qual soleva esser per addietro; e pur l’Iddio di mio padre è stato meco.
6 Voi stesse sapete che io ho servito vostro padre con tutte le mie forze,6 E voi sapete che ho servito a vostro padre di tutto il mio potere.
7 mentre vostro padre mi ha ingannato e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.7 Ma egli mi ha ingannato, e m’ha cambiato il mio salario dieci volte; ma Iddio non gli ha permesso di farmi alcun danno.
8 Se egli diceva: "Le bestie punteggiate saranno il tuo salario", tutto il gregge figliava delle bestie punteggiate; ma se diceva: "Le bestie striate saranno il tuo salario", allora tutto il gregge figliava delle bestie striate.8 Se egli diceva così: Le macchiate saranno il tuo salario, tutta la greggia figliava parti macchiati; e se diceva così: Le vergate saranno il tuo salario, tutta la greggia figliava parti vergati.
9 Così Dio ha sottratto il bestiame di vostro padre e lo ha dato a me.9 E Iddio ha tolto il bestiame a vostro padre, e me lo ha dato.
10 Una volta, al tempo in cui il gregge entrava in calore, io alzai gli occhi in sogno e vidi che i becchi in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati.10 Ed avvenne una volta, al tempo che le pecore entrano in calore, che io alzai gli occhi, e vidi in sogno che i becchi ed i montoni che ammontavano le pecore e le capre, erano vergati, macchiati e grandinati.
11 E l'angelo di Dio mi disse in sogno: "Giacobbe!". Risposi: "Eccomi!".11 E l’angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe. Ed io dissi: Eccomi.
12 Riprese: "Alza gli occhi e guarda: tutti i becchi che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto quello che ti fa Làbano.12 Ed egli disse: Alza ora gli occhi, e vedi tutti i becchi e i montoni, che ammontano le capre e le pecore, come son tutti vergati, macchiati, e grandinati; perciocchè io ho veduto tutto quello che Labano ti fa.
13 Io sono il Dio di Betel! Tu ungesti là una stele sacra e mi facesti un voto. Ora, lévati; parti da questo paese e ritorna al tuo paese natale!".13 Io son l’Iddio di Betel, dove tu ugnesti quel piliere, e dove tu mi facesti quel voto; ora levati, e partiti di questo paese, e ritornatene nel tuo natio paese.
14 Rachele e Lia gli risposero e dissero: "Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre?14 E Rachele e Lea risposero, e dissero: Abbiamo noi più alcuna parte od eredità in casa di nostro padre?
15 Forse non siamo state tenute da lui in conto di straniere, dal momento che ci ha vendute e in più si è mangiato il nostro prezzo?15 Non fummo noi da lui reputate straniere, quando egli ci vendette? ed oltre a ciò egli ha tutti mangiati i nostri danari.
16 Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ed ora fa' pure quanto Dio ti ha detto!".16 Conciossiachè tutte queste facoltà che Iddio ha tolte a nostro padre, già fosser nostre e de’ nostri figliuoli; ora dunque fa’ pur tutto quello che Iddio ti ha detto
17 Allora Giacobbe si levò, caricò i suoi figli e le sue mogli sui cammelli17 E Giacobbe si levò, e mise i suoi figliuoli e le sue mogli in su de’ cammelli.
18 e menò via tutto il suo bestiame e tutto il suo avere che si era acquistato in Paddan-Aram, per andare da Isacco, suo padre, nella terra di Canaan.18 E ne menò tutto il suo bestiame, e tutte le sue facoltà ch’egli avea acquistate; il bestiame ch’egli avea acquistato in Paddan-aram per venirsene nel paese di Canaan, ad Isacco suo padre.
19 Intanto Làbano era andato a tosare le sue greggi e Rachele rubò gl'idoli che appartenevano a suo padre.19 Or Labano se n’era andato a tondere le sue pecore; e Rachele rubò gl’idoli di suo padre.
20 Giacobbe riuscì a eludere la perspicacia di Làbano, l'arameo, senza lasciargli capire che stava per fuggire,20 E Giacobbe si partì furtivamente da Labano, Sirio; perciocchè egli non gliel dichiarò; conciossiachè egli se ne fuggisse.
21 e così poté fuggire lui con tutto il suo avere. Si levò, dunque, passò il fiume, e si diresse verso la montagna di Gàlaad.21 Egli adunque se ne fuggì, con tutto quello ch’egli avea; e si levò, e passò il Fiume, e si dirizzò verso il monte di Galaad.
22 Al terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito;22 E il terzo giorno appresso fu rapportato a Labano, che Giacobbe se n’era fuggito.
23 allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo inseguì per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulla montagna di Gàlaad.23 Allora egli prese seco i suoi fratelli, e lo perseguì per sette giornate di cammino; e lo raggiunse al monte di Galaad.
24 Ma Dio venne da Làbano, l'arameo, in sogno notturno e gli disse: "Bada di non litigare con Giacobbe, né in bene né in male!".24 Ma Iddio venne a Labano, Sirio, in sogno di notte, e gli disse: Guardati che tu non venga a parole con Giacobbe, nè in bene, nè in male
25 Làbano andò dunque a raggiungere Giacobbe, che aveva piantato la sua tenda sulla montagna. Làbano aveva pure piantato la sua tenda sulla montagna di Gàlaad.25 Labano adunque raggiunse Giacobbe. E Giacobbe avea tesi i suoi padiglioni in sul monte; e Labano, co’ suoi fratelli, tese parimente i suoi nel monte di Galaad.
26 Disse allora Làbano a Giacobbe: "Che cosa hai fatto? Hai rubato il mio cuore e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!26 E Labano disse a Giacobbe: Che hai tu fatto, partendoti da me furtivamente, e menandone le mie figliuole come prigioni di guerra?
27 Perché sei fuggito di nascosto, ti sei sottratto da me né mi avvertisti, in modo che io ti avessi potuto accomiatare con festa e con canti, a suon di tamburelli e di cetre?27 Perchè ti sei fuggito celatamente, e ti sei furtivamente partito da me, e non me l’hai fatto assapere? ed io ti avrei accommiatato con allegrezza e con canti, con tamburi e con cetere.
28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Il tuo modo di fare è stato da folle!28 E non mi hai pur permesso di baciare i miei figliuoli e le mie figliuole; ora tu hai stoltamente fatto.
29 Sarebbe il mio parere di farvi del male, ma il Dio di tuo padre mi parlò la notte scorsa dicendo: "Bada di non litigare con Giacobbe né in bene né in male!".29 E’ sarebbe in mio potere di farvi del male; ma l’Iddio del padre vostro mi parlò la notte passata, dicendo: Guardati che tu non venga a parole con Giacobbe, nè in bene, nè in male.
30 Certo, tu te ne sei andato perché avevi una grande nostalgia della casa di tuo padre, ma perché mi hai rubato i miei dèi?".30 Ora dunque, siitene pure andato, poichè del tutto bramavi la casa di tuo padre; ma, perchè hai tu rubati i miei dii?
31 Giacobbe rispose a Làbano: "Io avevo paura e pensavo che tu mi avresti tolto con la forza le tue figlie.31 E Giacobbe rispose, e disse a Labano: Io me ne son così andato, perchè io avea paura; perciocchè io diceva che mi conveniva guardar che talora tu non rapissi le tue figliuole d’appresso a me.
32 Ma chiunque sia colui presso il quale avrai trovato i tuoi dèi, egli dovrà morire! Alla presenza dei nostri fratelli riscontra quanto vi può essere di tuo presso di me e prenditelo!". Giacobbe non sapeva infatti che li aveva rubati Rachele.32 Colui, appo il quale tu avrai trovati i tuoi dii, non sia lasciato vivere; riconosci, in presenza de’ nostri fratelli, se vi è nulla del tuo appo me, e prenditelo. Or Giacobbe non sapeva che Rachele avesse rubati quegl’iddii.
33 Allora Làbano entrò nella tenda di Giacobbe, poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di Lia ed entrò nella tenda di Rachele.33 Labano adunque entrò nel padiglione di Giacobbe, e nel padiglione di Lea, e nel padiglione delle due serve, e non li trovò; ed uscito del padiglione di Lea, entrò nel padiglione di Rachele.
34 Ora Rachele aveva preso gli dèi e li aveva messi nella sella del cammello, poi s'era seduta sopra di essi, così Làbano frugò in tutta la tenda ma non li trovò.34 Ma Rachele avea presi quegl’idoli, e li avea messi dentro l’arnese d’un cammello, e s’era posta a sedere sopra essi; e Labano frugò tutto il padiglione, e non li trovò.
35 Ella disse a suo padre: "Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho ciò che avviene regolarmente alle donne". Così Làbano cercò in tutta la tenda e non trovò gli dèi.35 Ed ella disse a suo padre: Non prenda il mio signore sdegno, ch’io non posso levarmi su davanti a te; perciocchè io ho quello che sogliono aver le donne. Egli adunque investigò, ma non trovò quegl’idoli
36 Allora a Giacobbe scoppiò l'ira, litigò contro Làbano e prese a dirgli: "Qual è la legge che ho violato e qual è la mia offesa perché tu ti sia precipitato a inseguirmi?36 E Giacobbe si adirò, e contese con Labano, e gli parlò, e gli disse: Qual misfatto, o qual peccato ho io commesso, che tu mi abbi così ardentemente perseguito?
37 Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutti gli arnesi di casa tua? Mettilo qui davanti ai fratelli miei e ai fratelli tuoi e facciano da arbitri tra noi due.37 Poichè tu hai frugate tutte le mie masserizie, che hai tu trovato di tutte le masserizie di casa tua? mettilo qui davanti a’ tuoi e miei fratelli, acciocchè giudichino chi di noi due ha ragione.
38 Vent'anni sono stato con te! Le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e gli abbacchi del tuo gregge non li ho mai mangiati.38 Già son vent’anni ch’io sono stato teco; le tue pecore e le tue capre non hanno disperduto, ed io non ho mangiati i montoni della tua greggia.
39 Giammai ti riportai una bestia sbranata; io stesso di tasca mia ne riparavo il danno; e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte.39 Io non ti ho portato ciò ch’era lacerato; io l’ho pagato; tu me lo hai ridomandato: come ancora se alcuna cosa era stata rubata di giorno o di notte.
40 Di giorno mi divorava il caldo e di notte il freddo, il sonno svaniva dai miei occhi.40 Io mi son portato in maniera che il caldo mi consumava di giorno, e di notte il gelo, e il sonno mi fuggiva dagli occhi.
41 Vent'anni ho trascorso a casa tua! T'ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.41 Già son vent’anni ch’io sono in casa tua, io ti ho servito quattordici anni per le tue due figliuole, e sei anni per le tue pecore; e tu mi hai mutato il mio salario dieci volte.
42 Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo, il Terrore d'Isacco, tu ora mi avresti mandato via a mani vuote; ma Dio ha veduto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha sentenziato!".42 Se l’Iddio di mio padre, l’Iddio di Abrahamo, e il terrore d’Isacco, non fosse stato meco, certo tu mi avresti ora rimandato voto. Iddio ha veduta la mia afflizione, e la fatica delle mie mani: e però la notte passata ne ha data la sentenza
43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: "Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste pecore sono pecore mie e tutto quello che vedi è mio. E che posso io fare oggi a queste mie figlie e ai loro figlioli che esse hanno partorito?43 Labano rispose a Giacobbe, e gli disse: Queste figliuole son mie figliuole, e questi figliuoli son miei figliuoli, e queste pecore son mie pecore, e tutto quello che tu vedi è mio; e che farei io oggi a queste mie figliuole, ovvero a’ lor figliuoli che esse hanno partoriti?
44 Vieni, stringiamo un patto io e te; il Signore sia testimonio tra me e te".44 Ora dunque, vieni, facciam patto insieme, tu ed io; e sia ciò per testimonianza fra me e te.
45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come stele.45 E Giacobbe prese una pietra, e la rizzò per un piliere.
46 Poi disse ai suoi fratelli: "Raccogliete pietre!". Quelli presero pietre e ne fecero un mucchio, poi mangiarono su quel mucchio.46 E Giacobbe disse a’ suoi fratelli: Raccogliete delle pietre. Ed essi presero delle pietre, e ne fecero un mucchio, e mangiarono quivi.
47 Làbano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.47 E Labano chiamò quel mucchio Iegar-sahaduta; e Giacobbe gli pose nome Galed.
48 Làbano disse: "Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te". Per questo fu chiamato Gal-Ed48 E Labano disse: Questo mucchio è oggi testimonio fra me e te; perciò fu nominato Galed:
49 e anche Mizpa, perché disse: "Il Signore starà come vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l'un l'altro.49 ed anche Mispa; perciocchè Labano disse: Il Signore riguardi fra te e me, quando non ci potremo vedere l’un l’altro.
50 Se tu maltratterai le mie figlie o se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma Dio sarà testimonio tra me e te".50 Se tu affliggi le mie figliuole, ovvero, se tu prendi altre mogli oltre alle mie figliuole, non un uomo è testimonio fra noi; vedi: Iddio è testimonio fra me e te.
51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: "Ecco questo mucchio ed ecco questa stele sacra che io ho eretto tra me e te;51 Labano, oltre a ciò, disse a Giacobbe: Ecco questo mucchio che io ho ammonticchiato, ed ecco questo piliere fra me e te.
52 questo mucchio è testimone e questa stele sacra è testimone che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte, per fare del male.52 Questo mucchio sarà testimonio, e questo piliere ancora sarà testimonio, che nè io non passerò questo mucchio per andare a te, nè tu non passerai questo mucchio e questo piliere, per venire a me, per male.
53 Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor giudichino tra noi". Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco.53 L’Iddio di Abrahamo, e l’Iddio di Nahor, l’Iddio del padre loro, sieno giudici fra noi. Ma Giacobbe giurò per lo terrore d’Isacco, suo padre.
54 Poi Giacobbe offrì un sacrificio sulla montagna e invitò i suoi fratelli a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulla montagna.54 E Giacobbe sacrificò un sacrificio in su quel monte, e chiamò i suoi fratelli a mangiar del pane. Essi adunque mangiarono del pane, e dimorarono quella notte in su quel monte.
55 E la mattina, Labano si levò a buon’ora, e baciò le sue figliuole, e i suoi figliuoli, e li benedisse. Poi se ne andò, e ritornò al suo luogo