Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: Un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese.1 Poi incominciò a dir loro in parabola: "Un uomo piantò una vigna, la cinse con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, l'affittò a coloni e partì per un viaggio.
2 E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna.2 A suo tempo mandò dai coloni un suo servo per avere da essi la sua parte di frutti della vigna.
3 Ma quelli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vote.3 Ma quelli, presolo, lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.
4 E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente.4 Allora egli mandò di nuovo un altro servo; ma gli ruppero la testa e insultarono anche lui.
5 E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero.5 Ne mandò un altro e l'uccisero. Così fu pure per molti altri, che percossero o uccisero.
6 Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: Avran rispetto per mio figliuolo.6 Gli restava ancora uno: il suo figlio diletto. Inviò anche lui per ultimo, dicendosi: Rispetteranno mio figlio!
7 Ma i vignaiuoli dissero tra di loro: Questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità.7 Quei coloni, invece, si dissero l'un l'altro: "Costui è l'erede! Venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra!".
8 E presolo, lo ammazzarono, e lo gettarono fuori della vigna.8 E presolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
9 Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna.9 Che cosa farà il padrone della vigna? Verrà, sterminerà i coloni e affiderà la vigna ad altri.
10 E non avete voi letto questa scrittura: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è diventata pietra fondamentale dell'angolo.10 Non avete letto questo passo della Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata pietra angolare:
11 Dal Signore è stata fatta tal cosa: ed ella è mirabile negli occhi nostri?11 dal Signore è stato fatto ciò ed è cosa meravigliosa ai nostri occhi?".
12 E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro; ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se ne andarono.12 Allora essi cercavano di impadronirsi di lui; ma ebbero paura della folla. Avevano compreso, infatti, che egli aveva detto questa parabola per loro. Perciò, lasciatolo, se ne andarono via.
13 E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per coglierlo in parole.13 Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo in qualche parola.
14 Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini; ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nol pagheremo?14 Raggiuntolo, costoro gli dicono: "Maestro, sappiamo che sei sincero e non ti preoccupi di nessuno, poiché non guardi in faccia alle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. E' lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?".
15 Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: Perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga.15 Ma egli, avendo conosciuta la loro falsità, disse loro: "Perché mi tentate? Portatemi un denaro, perché lo veda".
16 E glielo presentarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: Di Cesare?16 Glielo portarono ed egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare".
17 E Gesù ripigliò, e disse loro: Rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano.17 Allora Gesù disse loro: "Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio". Ed essi ne rimasero stupiti.
18 E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la risurrezione: e lo interrogarono con dire:18 Vennero pure dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione. Gli domandarono:
19 Maestro, ci ha ordinato Mosè, che se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello.19 "Maestro, Mosè ha scritto per noi: Se il fratello di uno muore e lascia la moglie e non lascia un figlio, il di lui fratello prenda la donna e susciti prole al proprio fratello.
20 Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli.20 Or c'erano sette fratelli. Il primo prese moglie, ma morì e non lasciò prole.
21 E il secondo prese la di lui moglie, e morì: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo.21 La prese il secondo, ma anch'egli morì senza lasciar prole. Allo stesso modo fece il terzo...
22 E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna.22 Tutti e sette non lasciarono prole e alla fine morì anche la donna.
23 Nella risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie.23 Alla risurrezione, quando essi risorgeranno, di chi ella sarà moglie, giacché tutti e sette l'ebbero per moglie?".
24 Ma Gesù rispose loro, e disse: Non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le scritture, né la potenza di Dio?24 Rispose loro Gesù: "Non è proprio per questo che voi siete in errore: perché, cioè, non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio?
25 Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito; ma saranno quali gli Angeli di Dio nel cielo.25 Infatti, quando risorgeranno dai morti, non si ammoglieranno né si mariteranno, ma saranno come angeli in cielo.
26 Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosé, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: Io sono il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe?26 Riguardo, poi, ai morti che vengono risuscitati, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del roveto, come Dio gli disse: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe?
27 Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore.27 Egli, dunque, non è Dio dei morti, ma dei vivi. Per questo voi siete gravemente in errore".
28 E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti.28 Allora gli si avvicinò uno scriba che li aveva sentiti discutere e, avendo visto che Gesù aveva risposto bene, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
29 E Gesù risposagli: Il primo di tutti i comandamenti egli è: Senti, Israele: il Signore Dio tuo è un Dio solo.29 Gli rispose Gesù: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore nostro Dio è l'unico Signore
30 E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo spirito, e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento.30 e tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è.31 Il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento maggiore di questi".
32 E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v' è un solo Dio, e non ve n' è altro fuori di lui.32 Gli disse lo scriba: "Bene, Maestro. Hai detto giustamente che Egli è unico e che non c'è altri all'infuori di lui;
33 E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tatti gli olocausti, e sagrifizj.33 che amare lui con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza, con tutta la forza e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
34 Vedendo Gesù, com' egli aveva saviamente risposto, gli disse: Non se' lungi dal regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo.34 Vedendo che aveva risposto saggiamente, allora Gesù gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno osava fargli più domande.
35 E ragionando Gesù, e insegnando nel tempio, diceva: In che modo dicono gli Scribi: che il Cristo è figliuolo di Davidde?35 Prendendo la parola, mentre stava insegnando nel tempio, Gesù domandò: "Come mai gli scribi dicono che il Messia è figlio di Davide?
36 Conciossiachè lo stesso Davidde disse per Ispirito santo: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi.36 Davide stesso, infatti, mosso dallo Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sgabello ai tuoi piedi.
37 Lo stesso Davidde adunque lo chiama Signore: come adunque è suo figliuolo? E la molta turba lo udì con piacere.37 Se, dunque, Davide stesso lo chiama "Signore", come può essere suo figlio?". E la folla, numerosa, lo ascoltava con piacere.
38 E diceva loro nelle sue istruzioni: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze,38 Diceva ancora, durante il suo insegnamento: "Guardatevi dagli scribi, i quali amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, occupare i primi seggi nelle sinagoghe
39 E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti:39 e sedere ai primi posti nei banchetti;
40 I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati.40 divorano le case delle vedove e fanno finta di pregare a lungo. Riceveranno una più dura condanna".
41 E sedendo Gesù dirimpetto al gazofilaccio, osservava, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia.41 Seduto davanti al tesoro, Gesù stava osservando come la gente gettava il denaro nel tesoro. C'erano molte persone ricche, che ne gettavano molto.
42 Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante.42 Giunta, però, una povera vedova, vi gettò due spiccioli, che sono l'equivalente di un quadrante.
43 E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: In verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel gazofilaccio.43 Allora egli, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa povera vedova ha gettato più di tutti quelli che hanno gettato denaro nel tesoro.
44 Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.44 Tutti, infatti, hanno dato del loro superfluo; ma essa, nella sua indigenza, ha gettato tutto ciò che aveva, tutto il suo sostentamento".