Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: Un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese.1 E cominciò a parlare loro per parabole. Un uomo piantò una vigna, la cinse di siepe, ci scavò un frantoio, vi fabbricò una torre, l'affidò ai coloni e partì.
2 E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna.2 Poi a suo tempo mandò dai coloni un servo per riscuotere del frutto della vigna.
3 Ma quelli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vote.3 Ma quelli presolo, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote.
4 E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente.4 Allora mandò ioro un altro servo, e questo lo ferirono nel capo e lo svillaneggiarono.
5 E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero.5 Di nuovo ne mandò un altro e lo ammazzarono; e poi molti altri, dei quali chi batterono, chi uccisero.
6 Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: Avran rispetto per mio figliuolo.6 Non restandogli che l'unico figlio prediletto, da ultimo mandò anche lui da loro, dicendo: Avran riguardo al mio figliolo.
7 Ma i vignaiuoli dissero tra di loro: Questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità.7 Ma i coloni dissero tra sè: Questo è l'erede: venite, uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.
8 E presolo, lo ammazzarono, e lo gettarono fuori della vigna.8 E presolo, lo uccisero, e lo gettarono fuori della vigna.
9 Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna.9 Or che farà il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei coloni, e darà la vigna ad altri.
10 E non avete voi letto questa scrittura: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è diventata pietra fondamentale dell'angolo.10 E non avete letta questa scrittura: La pietra che gli edificatori scartarono quella è divenuta pietra angolare:
11 Dal Signore è stata fatta tal cosa: ed ella è mirabile negli occhi nostri?11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
12 E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro; ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se ne andarono.12 E tentavano di prenderlo, chè intesero come per loro avesse detta quella parabola: ma ebbero paura del popolo, e lasciatolo se ne andarono.
13 E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per coglierlo in parole.13 E gli mandarono dei Farisei e degli Erodiani, per coglierlo in parola.
14 Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini; ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nol pagheremo?14 I quali, venuti, gli dicono: Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di alcuno, perchè non guardi in faccia agli uomini, ma insegni la via di Dio con verità: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?
15 Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: Perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga.15 Ma egli, conosciutane la malizia, rispose loro: Perchè mi tentate? Portatemi un danaro, che lo veda.
16 E glielo presentarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: Di Cesare?16 E glielo presentarono. Ed egli chiese: Di chi è quest'imagine e l'iscrizione? Risposero: Di Cesare.
17 E Gesù ripigliò, e disse loro: Rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano.17 Allora Gesù disse a loro: Date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio. E si maravigliarono di lui.
18 E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la risurrezione: e lo interrogarono con dire:18 Poi vennero a lui dei Sadducei che negano la risurrezione, e così lo interrogarono:
19 Maestro, ci ha ordinato Mosè, che se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello.19 Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne sposi la vedova e ravvivi il seme dell'altro.
20 Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli.20 Or c'erano sette fratelli: e il primo s'ammogliò e morì senza figli.
21 E il secondo prese la di lui moglie, e morì: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo.21 La sua vedova la prese il secondo, che morì pure senza figli. Così il terzo.
22 E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna.22 E nella stessa guisa l'ebbero tutti e sette, senza lasciar prole. Ultima di tutti morì anche la donna.
23 Nella risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie.23 Nella risurrezione, quando saran risuscitati, di chi sarà la donna? chè sette l'ebbero in moglie.
24 Ma Gesù rispose loro, e disse: Non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le scritture, né la potenza di Dio?24 Gesù rispose loro: Non v'ingannate forse perchè non sapete la Scrittura e la potenza di Dio?
25 Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito; ma saranno quali gli Angeli di Dio nel cielo.25 Quando dunque risusciteranno i morti, non si ammoglieranno nè si mariteranno, ma saranno come gli angeli del cielo.
26 Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosé, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: Io sono il Dio d'Abramo, e il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe?26 In quanto poi alla risurrezione dei morti non avete letto nel libro di Mosè, come dal roveto Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo e il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe.
27 Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore.27 Non è il Dio dei morti, ma dei vivi. Voi dunque sbagliate e molto.
28 E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti.28 Or uno degli Scribi che li aveva sentiti discutere, visto che aveva loro ben risposto, si accostò e gli domandò quale fosse il primo dei comandamenti.
29 E Gesù risposagli: Il primo di tutti i comandamenti egli è: Senti, Israele: il Signore Dio tuo è un Dio solo.29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascol­ta Israele; il Signore Dio tuo è l'unico Dio.
30 E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutto il tuo spirito, e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento.30 E amerai il Signo­re Dio tuo con tutto il tuo cuo­re, con tutta l'anima tua, e con tutta la tua intelligenza e con tutta la tua forza. Questo è il pri­mo comandamento.
31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è.31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è comandamento maggiore di questo.
32 E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v' è un solo Dio, e non ve n' è altro fuori di lui.32 E lo Scriba rispose: Hai detto benissimo, o Maestro, e con verità, che Dio è uno solo, e che non vi è altri fuori che lui,
33 E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tatti gli olocausti, e sagrifizj.33 che amarlo con tutto il cuore e con tutto l'intelletto, con tutta l'anima e con tutte le forze, e amare il prossimo come se stesso, vai più d'ogni olocausto o sacrifizio.
34 Vedendo Gesù, com' egli aveva saviamente risposto, gli disse: Non se' lungi dal regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo.34 E Gesù vedendo come egli aveva risposto assennatamente, gli disse: Non sei lontano dal regno di Dio. E nessuno ardì più d'interrogarlo.
35 E ragionando Gesù, e insegnando nel tempio, diceva: In che modo dicono gli Scribi: che il Cristo è figliuolo di Davidde?35 E Gesù mentre insegnava nel tempio prese a dire: Come fanno a dire gli Scribi che il Cristo è il Figlio di David,
36 Conciossiachè lo stesso Davidde disse per Ispirito santo: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi.36 mentre lo stesso David dice in Spirito Santo: Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra sinché io non ponga i tuoi nemici sgabello ai tuoi piedi?
37 Lo stesso Davidde adunque lo chiama Signore: come adunque è suo figliuolo? E la molta turba lo udì con piacere.37 Lo stesso David lo chiama Signore, come può dunque essere suo Figlio? E la gran folla lo ascoltava con piacere.
38 E diceva loro nelle sue istruzioni: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze,38 Nell'insegnare diceva loro: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono passeggiare in lunghe vesti, essere riveriti nelle piazze,
39 E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti:39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe ed i primi posti nei conviti;
40 I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati.40 essi che divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni; costoro avranno più rigorosa condanna.
41 E sedendo Gesù dirimpetto al gazofilaccio, osservava, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia.41 Poi, sedutosi dinanzi al gazofilacio, osservava come il popolo metteva, danaro nella cassa: e molti ricchi ne gettavano assai.
42 Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante.42 Venuta poi una povera vedova ci mise due spiccioli che fanno un quadrante.
43 E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: In verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel gazofilaccio.43 E chiamati i suoi discepoli, disse loro: In verità vi assicuro che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli che han gettato nel gazofìlacio,
44 Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.44 perchè tutti gli altri han gettato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, ha dato quanto possedeva, tutto il suo sostentamento.