Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Sono nauseato della mia vita, darò libero sfogo ai miei lamenti, parlando nell'amarezza del mio animo.1 Rincresce all' anima mia della vita mia; lasceroe contro a me lo favellare mio; favellerò nella amaritudine dell' anima mia.
2 Dirò a Dio: "Non condannarmi; fammi sapere il motivo della lite contro di me.2 Dirò al Signore Iddio: non mi condannare, mostrami per che cosa mi giudichi.
3 Ti giova forse essere violento e disprezzare l'opera delle tue mani, mentre favorisci i progetti dei malvagi?3 Or pàrti bene, se tu m' ingiurii, e costrigni me, il lavorìo delle tue mani, e lo consiglio degli malvagi aiuti?
4 Hai tu occhi di carne od osservi come fanno gli uomini?4 Ovvero hai tu occhii di carne, ovvero sì come vede l'uomo, e tu vederai?
5 Sono forse i tuoi giorni come quelli di un mortale, e i tuoi anni come quelli di un uomo,5 Or non è, come li dì dell' uomo, li dì tuoi, e li anni tuoi si come li umani tempi,
6 perché tu debba indagare la mia colpa ed esaminare il mio peccato,6 acciò che tu addimandi la iniquità mia, e li peccati miei cerchi.
7 pur sapendo che non sono colpevole e nessuno mi può liberare dalla tua mano?7 E sappi ch' io (perciò) niuna cosa delle malvagie abbia fatte, conciosia cosa che niuno sia che delle mani tue possa scampare.
8 Le tue mani mi hanno formato e modellato, integro tutt'intorno; ora vorresti distruggermi?8 Le mani tue formarono me, e fecero me tutto intorno; e così repentemente mi strabocchi?
9 Ricordati, di grazia, che mi hai fatto di argilla, e mi fai ritornare in polvere!9 Ricòrdati, priegoti, che sì come di fango abbi fatto me, e in polvere ritornerai me.
10 Non m'hai colato come latte e fatto coagulare come formaggio?10 Or non m' hai tu munto come latte, e sì come cacio m' hai constretto?
11 Di pelle e di carne mi hai rivestito, di ossa e di nervi mi hai intessuto.11 Di pelle e di carne vestisti me; d' ossa e di nervi facesti me.
12 Vita e benevolenza mi hai concesso, e la tua provvidenza ha custodito il mio spirito.12 La vita e la misericordia dèsti a me, e la visitazione tua guardò lo spirito mio.
13 Eppure nascondevi questo nel tuo cuore; ora so che pensavi così.13 Avvegnachè queste cose celi nel cuore tuo, pare che di tutte ti ricordi.
14 Se ho peccato, tu mi sorvegli e non mi lasci impunito per la mia colpa.14 Se io peccai, e allora perdonasti a me; perchè della iniquitade mia non sostieni ch' io sia netto?
15 Se sono colpevole, guai a me! Se sono innocente, non oso alzare il capo, sazio come sono d'ignominia e colmo di miseria.15 E se malvagio sarò, guai sarà a me; e se giusto, non leverò lo capo, saturato di afflizione e di miseria.
16 Se alzo la fronte, mi dai la caccia come un leone, rinnovando le tue prodezze contro di me.16 E per la superbia sì come leonessa piglierai me, e ritornato maravigliosamente tormenti me.
17 Ripeti i tuoi assalti contro di me, aumentando contro di me la tua ira, lanciando truppe sempre fresche contro di me.17 Tu rinnovi testimonii contro a me, e moltiplichi l'ira tua contra a me, e le pene salgono contro a me.
18 Perché, dunque, mi hai fatto uscire dal seno materno? Fossi morto, senza che occhio mi avesse visto!18 Perchè del ventre traesti me? il quale Iddio il volesse, ch' io fossi morto, acciò che l'occhio (mio) non [mi] avesse veduto.
19 Sarei come se non fossi mai esistito, condotto dal ventre alla tomba!19 Sarei stato quasi sì come non fossi, del ventre translatato al sepolcro.
20 Non sono poca cosa i giorni della mia esistenza? Lasciami, allora, così che possa respirare un poco,20 O non è la pochezza delli dì miei [che] finisce breve? Lascia dunque me, ch' io pianga uno poco il mio dolore;
21 prima che me ne vada, per non tornare più, nella regione di tenebre e di ombra,21 inanzi ch' io vada, e non ritorni, alla terra tenebrosa e coperta di oscuritade della morte;
22 terra oscura come caligine, regione di tenebre e di disordine, dove il chiarore è simile alla notte buia".22 terra di miseria e di oscurità, dov' è l'ombra della morte, e niuno ordine ha ella, e sempiternale paura vi abita.