Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Genesi 11


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 OR tutta la terra era d’una favella e di un linguaggio.1 (Da poi veramente il diluvio), sì era la terra d'uno labbro, e di quelle medesime parole.
2 Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono.2 E conciosia cosa che facessero processo dall'oriente, trovarono uno campo nella terra di Sennaar, nel quale luogo abitarono.
3 E dissero l’uno all’altro: Or su, facciamo de’ mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta.3 Onde disse uno al prossimo suo: venite e facciamo de' mattoni e cociamli nel fuoco. E si ebbeno i mattoni per sassi, e bitume per cemento.
4 Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra4 E disse: venite e facciamo sì una città ed una torre, la sommità della quale trapassi lo cielo; e celebreremo lo nome nostro, inanzi che noi siamo divisi per tutte le terre.
5 E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano.5 E venne lo Signore, acciò che vedesse la città e la torre, la quale edificavano i figliuoli di Adam.
6 E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato.6 E disse: ecco uno è il popolo, ed uno è il parlare a tutti: e sì cominciarono a fare questa cosa, e non si partono dai pensieri loro, infino a tanto che quello lavorio compiono.
7 Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l’uno non intenda la favella dell’altro.7 Venite dunque, andiamo e confondiamo quivi le lingue loro, acciò che non oda ciascuno la voce del prossimo suo.
8 E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città.8 E così divise il Signore loro di quello luogo in tutte le terre; e sì cessaro di edificare la città.
9 Perciò essa fu nominata Babilonia; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra9 E perciò è chiamato il nome suo Babel; imperciò che quivi fu confuso lo labbro per isviare lo linguaggio di tutta la terra. E quindi disperse loro il Signore sopra la faccia di tutte le regioni (per tutto il mondo).
10 QUESTE sono le generazioni di Sem: Sem, essendo d’età di cent’anni, generò Arfacsad, due anni dopo il diluvio.10 Queste sono le generazioni di Sem. Sem era di cento anni, quando generò Arfasad, due anni dopo il diluvio.
11 E Sem, dopo ch’ebbe generato Arfacsad, visse cinquecent’anni, e generò figliuoli e figliuole.11 E vivette Sem, poi che generoe Irfasad, cinquecento anni; e generoe figliuoli e figliuole.
12 Ed Arfacsad, essendo vivuto trentacinque anni, generò Sela.12 E vivette poi Arfasad XXXV anni, e generoe Sale.
13 Ed Arfacsad, dopo ch’egli ebbe generato Sela, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.13 E vivette Arfasad, poi che generoe Sale, CCCIII anni; e generò figliuoli e figliuole.
14 E Sela, essendo vivuto trent’anni, generò Eber.14 Sale veramente vivette XXX anni, e generò Eber.
15 E Sela, dopo ch’ebbe generato Eber, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.15 E vivette Sale, poi che generò Eber, CCCCIII anni; e generò figliuoli e figliuole.
16 Ed Eber, essendo vivuto trentaquattr’anni, generò Peleg.16 E questo Eber vivette XXXIIII anni, e generoe Faleg.
17 Ed Eber, dopo ch’ebbe generato Peleg, visse quattrocentrenta anni, e generò figliuoli e figliuole.17 E vivette Eber, poscia che generoe Faleg, CCCCXXX anni; e generoe figliuoli e figliuole.
18 E Peleg, essendo vivuto trent’anni, generò Reu.18 E vivette Faleg XXX anni, e generoe Reu.
19 E Peleg, dopo ch’ebbe generato Reu, visse dugennove anni, e generò figliuoli e figliuole.19 E si vivette Faleg, poi che generoe Reu, CCVIIII anni; e generoe figliuoli e figliuole.
20 E Reu, essendo vivuto trentadue anni, generò Serug.20 E vivette Reu XXXII anni, e generò Sarug.
21 E Reu, dopo che ebbe generato Serug, visse dugensette anni, e generò figliuoli e figliuole.21 E vivette Reu, poi che generò Sarug, ducento VII anni; e generoe (in questo tempo) figliuoli e figliuole.
22 E Serug, essendo vivuto trent’anni, generò Nahor.22 E vivette Sarug XXX anni, e generò Nacor.
23 E Serug, dopo che ebbe generato Nahor, visse dugent’anni, e generò figliuoli e figliuole.23 E vivette Sarug, poi che generó Nacor, CC anni; e generò figliuoli e figliuole.
24 E Nahor, essendo vivuto ventinove anni, generò Tare.24 E vivette Nacor XXVIIII anni, e generò Tare.
25 E Nahor, dopo ch’ebbe generato Tare, visse cendiciannove anni, e generò figliuoli e figliuole.25 E vivette Nacor, poi che generò Tare, CXIX anni; e generò figliuoli e figliuole.
26 E Tare, essendo vivuto settant’anni, generò Abramo, Nahor, e Haran26 E vivette Tare Lxx anni, e generoe Abram e Nacor ed Aran.
27 E queste sono le generazioni di Tare: Tare generò Abramo, Nahor e Haran; e Haran generò Lot.27 Qui conteremo la generazione di Tare: Tare generoe Abram e Nacor ed Aran; questo Aran generoe Lot.
28 Or Haran morì in presenza di Tare suo padre, nel suo natio paese, in Ur de’ Caldei.28 Morto è Aran inanzi che Tare suo padre, nella terra medesima dove nacque, cioè in Ur dei Caldei.
29 Ed Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, la quale era figliuola di Haran, padre di Milca e d’Isca.29 Dopo questo, Abram e Nacor menarono moglie: lo nome della moglie di Abram, Sarai; lo nome della moglie di Nacor, Melca, figliuola d'Aran, padre di Melca e di Iesca.
30 Or Sarai era sterile, e non avea figliuoli.30 Ma in verità Sarai, (moglie di Abram) era sterile (cioè che non potea menare figliuoli) e non avea figliuoli.
31 E Tare prese Abramo suo figliuolo, e Lot figliuol del suo figliuolo, cioè di Haran, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figliuolo; ed essi uscirono con loro fuori d’Ur de’ Caldei, per andar nel paese di Canaan; e, giunti fino in Charan, dimorarono quivi.31 Adunque tolse Tare Abram suo figliuolo, e Lot figliuolo di Aran, figliuolo di suo figliuolo, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figliuolo; e menò loro di Ur de' Caldei, acciò ch' egli andassero nella terra di Canaan; e vennero insino ad Aran (città) ed abitarono quivi.
32 E il tempo della vita di Tare fu dugentocinque anni; poi morì in Charan32 E compiuti (e stati quivi) sono i dì di Tare, (padre di Abram e di Nacor e di Aran) CCV anni; e morio in Aran (città).