Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Qoelet 7


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Meglio un buon nome che un buon profumo e il giorno della morte che quello della nascita.1 Quid necesse est homini majora se quærere,
cum ignoret quid conducat sibi in vita sua,
numero dierum peregrinationis suæ,
et tempore quod velut umbra præterit ?
aut quis ei poterit indicare
quod post eum futurum sub sole sit ?
2 Meglio andare in una casa dove si fa cordoglio, che in una casa dove si fa baldoria, perché è questa la fine di tutti gli uomini e il vivo così ci riflette.2 Melius est nomen bonum quam unguenta pretiosa,
et dies mortis die nativitatis.
3 Meglio la tristezza del riso, perché davanti a un volto triste il cuore si fa migliore.3 Melius est ire ad domum luctus
quam ad domum convivii ;
in illa enim finis cunctorum admonetur hominum,
et vivens cogitat quid futurum sit.
4 Il pensiero del sapiente è rivolto alla casa in cordoglio, il pensiero dello stolto alla casa in allegria.4 Melior est ira risu,
quia per tristitiam vultus corrigitur animus delinquentis.
5 Meglio ascoltare il rimprovero del sapiente piuttosto che l'adulazione degli stolti,5 Cor sapientium ubi tristitia est,
et cor stultorum ubi lætitia.
6 perché come lo scoppiettio degli sterpi sotto la pentola, così è il riso dello stolto. Ma anche questo è vanità,6 Melius est a sapiente corripi,
quam stultorum adulatione decipi ;
7 perché l'oppressione può rendere stolto il sapiente, e un donativo può corrompere il cuore.7 quia sicut sonitus spinarum ardentium sub olla,
sic risus stulti.
Sed et hoc vanitas.
8 Meglio la fine di una cosa che il suo inizio, meglio la longanimità che la superbia.8 Calumnia conturbat sapientem,
et perdet robur cordis illius.
9 Non essere facile ad irritarti nell'intimo, perché l'irritazione ha sede nel seno degli stolti.9 Melior est finis orationis quam principium.
Melior est patiens arrogante.
10 Non ti domandare com'è che il tempo passato è migliore di quello di oggi, perché questo problema non viene da saggezza.10 Ne sis velox ad irascendum,
quia ira in sinu stulti requiescit.
11 E' bene avere oltre alla sapienza un patrimonio: è un vantaggio per quelli che vedono il sole,11 Ne dicas : Quid putas causæ est
quod priora tempora meliora fuere quam nunc sunt ?
stulta enim est hujuscemodi interrogatio.
12 perché si vive all'ombra della sapienza, si vive all'ombra del danaro; ma vale di più il sapere, perché la sapienza fa vivere chi la possiede.12 Utilior est sapientia cum divitiis,
et magis prodest videntibus solem.
13 Cerca di capire l'opera di Dio, perché nessuno può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo.13 Sicut enim protegit sapientia, sic protegit pecunia ;
hoc autem plus habet eruditio et sapientia,
quod vitam tribuunt possessori suo.
14 Nei giorni felici sii lieto, nei giorni del dolore rifletti: gli uni come gli altri vengono per volere di Dio, perché l'uomo non possa sapere mai nulla del proprio futuro.14 Considera opera Dei,
quod nemo possit corrigere quem ille despexerit.
15 Tutto ho veduto nei giorni miei vani. C'è il giusto che perisce nonostante la sua giustizia, e l'empio che vive a lungo nonostante la sua malvagità.15 In die bona fruere bonis,
et malam diem præcave ;
sicut enim hanc, sic et illam fecit Deus,
ut non inveniat homo contra eum justas querimonias.
16 Cerca perciò di non essere né troppo giusto né troppo saggio, se non vuoi perire.16 Hæc quoque vidi in diebus vanitatis meæ :
justus perit in justitia sua,
et impius multo vivit tempore in malitia sua.
17 Ma non essere nemmeno troppo cattivo né troppo stolto, se non vuoi perire prima del tuo tempo.17 Noli esse justus multum,
neque plus sapias quam necesse est,
ne obstupescas.
18 E' bene che tu stia attaccato a una cosa, ma che tu non ti discosti nemmeno dall'altra. Quel che conta è che tu tema Dio, e riuscirai in entrambe le cose.18 Ne impie agas multum,
et noli esse stultus,
ne moriaris in tempore non tuo.
19 La sapienza rappresenta per il saggio una forza maggiore di quella di dieci potenti in una città,19 Bonum est te sustentare justum :
sed et ab illo ne subtrahas manum tuam ;
quia qui timet Deum nihil negligit.
20 per quanto sulla terra non ci sia nessun uomo che sia giusto, che faccia il bene senza peccare.20 Sapientia confortavit sapientem
super decem principes civitatis ;
21 Inoltre, non prestare attenzione a tutte le parole che si dicono, perché non ti capiti di sentire il tuo servo parlar male di te,21 non est enim homo justus in terra
qui faciat bonum et non peccet.
22 ché la tua coscienza sa che anche tu, molte volte, hai parlato male degli altri.22 Sed et cunctis sermonibus qui dicuntur
ne accomodes cor tuum,
ne forte audias servum tuum maledicentem tibi ;
23 Poiché è con la sapienza che avevo fatte tutte queste considerazioni, decisi di diventare sapiente, ma la sapienza era lontana da me.23 scit enim conscientia tua
quia et tu crebro maledixisti aliis.
24 Lontano è il reale ed estremamente profondo. Nessuno ne verrà a capo.24 Cuncta tentavi in sapientia.
Dixi : Sapiens efficiar :
et ipsa longius recessit a me,
25 Allora mi detti a riflettere nel mio cuore per cercare la sapienza e l'interpretazione delle cose, facendo esperienza del male, dell'insipienza, della stoltezza e della follia.25 multo magis quam erat.
Et alta profunditas, quis inveniet eam ?
26 E questo ho trovato, che la donna è più amara della morte, perché essa è un laccio, il suo cuore è una rete e catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio ne può scampare, ma il peccatore ci resta preso.26 Lustravi universa animo meo,
ut scirem et considerarem,
et quærerem sapientiam, et rationem,
et ut cognoscerem impietatem stulti,
et errorem imprudentium :
27 Ecco, questo è ciò che ho trovato, ha detto Qohèlet, nel cercare la ragione di tutto, cosa per cosa:27 et inveni amariorem morte mulierem,
quæ laqueus venatorum est,
et sagena cor ejus ;
vincula sunt manus illius.
Qui placet Deo effugiet illam ;
qui autem peccator est capietur ab illa.
28 aquello che cerco, non l'ho trovato.28 Ecce hoc inveni, dixit Ecclesiastes,
unum et alterum ut invenirem rationem,
29 Ma questo l'ho trovato: Dio ha fatto l'uomo semplice; è lui che va in cerca di tanti e tanti perché.29 quam adhuc quærit anima mea,
et non inveni.
Virum de mille unum reperi ;
mulierem ex omnibus non inveni.
30 Solummodo hoc inveni,
quod fecerit Deus hominem rectum,
et ipse se infinitis miscuerit quæstionibus.
Quis talis ut sapiens est ?
et quis cognovit solutionem verbi ?