Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Allora quei tre personaggi cessarono di replicare a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.1 Lasciarono adunque questi tre uomini di rispondere a Iob, perciò che parea loro che fosse giusto.
2 Ma Eliu, figlio di Barachele il buzita, del clan di Ram, si mise in collera contro Giobbe. Il suo sdegno si accese, perché questi pretendeva di aver ragione contro Dio.2 E adirato e indegnato è Eliu figliuolo di Barachel Buzite, dello parentado di Ram; ed è adirato contro a Iob, perciò ch' elli diceva ch' era giusto innanzi al Signore.
3 Si mise in collera anche contro i suoi tre amici, perché non avendo dato risposta, avevano riconosciuto Dio colpevole.3 E al tutto contro alli amici suoi indignato è, imperciò che non aveano trovata responsione ragionevole, ma solamente condannavano Iob.
4 Ora Eliu aveva atteso, mentre essi parlavano con Giobbe, perché essi erano più anziani di lui;4 Adunque Eliu aspettava Iob favellante; perciò ch' erano più vecchi di lui coloro che favellavano.
5 però quando Eliu vide che non c'era più risposta sulla bocca di questi tre uomini, si mise in collera.5 E conciosia cosa che lui avesse udito che non potessono respondere, adiratosi è fortemente.
6 Prese quindi la parola Eliu, figlio di Barachele il buzita, e disse: "Io sono ancor giovane e voi anziani; per questo ho esitato e temuto di esporvi la mia opinione.6 E rispose Eliu figliuolo di Barachel Buzite, e disse più giovane di tempo sono, e voi più antichi; dunque (qui è) chinato lo capo, mi son vergognato di dimostrare a voi la mia sentenza.
7 Pensavo: "Parleranno gli anni, e l'età avanzata insegnerà la sapienza".7 In verità io sperai che la età più lunga favellasse, e la moltitudine degli anni insegnasse la sapienza.
8 Però nell'uomo c'è uno spirito, il soffio dell'Onnipotente, che rende intelligente.8 Ma, secondo ch' io vidi, lo spirito è nelli uomini, e la inspirazione Odell' nnipotente dà la intelligenza.
9 Non sono i molti anni a dare la sapienza, né per essere anziano uno sa giudicare.9 Non sono di lungo tempo li savii, nè li vecchi intendono lo giudicio.
10 Perciò oso dire: "Ascoltatemi, esporrò anch'io la mia opinione".10 E però dirò: attendete me, e anche io mostrerò a voi la mia scienza.
11 Ecco, contavo sui vostri discorsi; ho prestato attenzione ai vostri argomenti, finché ricercavate delle risposte.11 Certo io aspettai le vostre parole; udi' la vostra prudenza, infino che voi disputavate colle vostre parole.
12 Per quanto ascoltassi con attenzione, nessuno di voi fu capace di criticare Giobbe, di rispondere alle sue parole.12 E insino ch' io pensava che voi diceste alcuna cosa, considerava; ma, secondo ch' io veggio, non è chi possa riprendere Iob (di voi), e rispondere di voi alle parole sue.
13 Non dite dunque: "Noi abbiamo trovato la sapienza, solo Dio la può confutare, non un uomo".13 Acciò che forse voi non diciate: noi abbiamo trovata la sapienza, Iddio gittoe lui, ma non l'uomo.
14 Giobbe non ha rivolto a me le sue parole, e non risponderò con i vostri ragionamenti.14 Niuna cosa favellò a me; e io risponderò a lui, non secondo le vostre parole.
15 Essi, sconcertati, non rispondono più, mancano loro le parole.15 Temettono coloro, e non risposero più, e partironsi da loro li favellari.
16 Debbo ancora attendere, dato che non parlano, poiché stanno lì senza rispondere?16 Adunque, perciò ch' io aspettai, e non favellorono; stettero e non risposero più;
17 Replicherò anch'io per la mia parte, esporrò anch'io ciò che so.17 e io risponderò la mia parte, e mostrerò la mia scienza.
18 Perché sono pieno di cose da dire; mi preme lo spirito che è dentro di me.18 Certo io sono pieno di parole, e constrigne me lo spirito del ventre mio.
19 Ecco, dentro di me c'è come un vino che non ha sfogo, come degli otri nuovi che scoppiano.19 Però che lo ventre mio è quasi mosto sanza spiraglio, e dirompe li nuovi vaselli.
20 Parlerò dunque e ne avrò sollievo, aprirò la bocca e risponderò.20 E favellerò, e ispirerò uno poco; aprirò le mie labbra, e risponderoe.
21 Non guarderò in faccia a nessuno, non adulerò nessuno,21 Non torroe la persona dell' uomo, e Iddio all' uomo non assomigliarò.
22 perché non so adulare; altrimenti il mio Creatore in breve mi eliminerebbe.22 Certo io non soe quanto basteroe, e se dopo uno pochettino torrae me lo mio fattore.