Scrutatio

Lunedi, 17 giugno 2024 - San Marciano ( Letture di oggi)

Salmi 9


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Al maestro del coro. Su «La morte del figlio». Salmo. Di Davide.
1 Nella fine, per le cose occulte del figliuolo, salmo di David.
2 (Alef) Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,annuncerò tutte le tue meraviglie.
2 Signore, io mi confesserò a te in tutto il cuore mio; io racconterò tutte le tue maraviglie.
3 Gioirò ed esulterò in te,canterò inni al tuo nome, o Altissimo,
3 Io mi farò lieto, e rallegrerommi in te; e salmeggerò, o Altissimo, al tuo nome,
4 (Bet) mentre i miei nemici tornano indietro,davanti a te inciampano e scompaiono,
4 In convertendo addietro lo inimico mio; infirmerannosi, e periranno dalla faccia della terra.
5 perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:ti sei seduto in trono come giudice giusto.
5 Però che tu hai fatto il giudicio mio e la causa mia; sedesti sopra il trono (tuo), tu che giudichi con giustizia.
6 (Ghimel) Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
6 Tu hai ripreso le genti, ed è perito lo empio; tu hai disfatto il nome loro in eterno, e nel secolo del secolo.
7 Il nemico è battuto, ridotto a rovine per sempre.È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto.
7 L'arme delli nemici mancarono nella fine; e le loro città tu hai distrutte.
8 (He) Ma il Signore siede in eterno,stabilisce il suo trono per il giudizio:
8 La memoria loro è perita collo (loro) strepito; ma il Signore rimane sempre.
9 governerà il mondo con giustizia,giudicherà i popoli con rettitudine.
9 Egli ha apparecchiato nel giudicio la sedia sua; egli giudicherà il mondo nella equità, e giudicherà il popolo in giustizia.
10 (Vau) Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,un rifugio nei momenti di angoscia.
10 E fatto è il Signore rifugio al povero; il qual presta favore in quelle cose che bisognano nelle tribulazioni.
11 Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.
11 E spereranno in te quelli i quali conobbero il tuo nome; però che non abbandonasti tutti coloro che addimandarono te, Signore.
12 (Zain) Cantate inni al Signore, che abita in Sion,narrate le sue imprese tra i popoli,
12 Cantate al Signore, il quale abita in Sion; annunciate tra le genti li suoi studii.
13 perché egli chiede conto del sangue versato,se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri.
13 Però che cercando il sangue [di] loro si arricordò; e non s'è dimenticato il clamore delli poveri.
14 (Het) Abbi pietà di me, Signore,vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,tu che mi fai risalire dalle porte della morte,
14 Abbi misericordia di me, Signore mio; vedi la umiltà mia delli miei nemici;
15 perché io possa annunciare tutte le tue lodi;alle porte della figlia di Sionesulterò per la tua salvezza.
15 tu, che me esalti delle porte della morte; acciò annuncii le tue laude nelle porte della figliuola di Sion.
16 (Tet) Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.
16 Rallegrerommi nel salutare tuo. Inficcate sono le genti nella morte, che s'hanno fatta. In questo lacciuolo, il quale hanno ascoso, è stato pigliato il piè loro.
17 Il Signore si è fatto conoscere, ha reso giustizia;il malvagio è caduto nella rete, opera delle sue mani.
17 Sarà conosciuto Iddio, facendo giudicio; nelle opere delle sue mani è compreso il peccatore.
18 (Iod) Tornino i malvagi negli inferi,tutte le genti che dimenticano Dio.
18 Siano rivoltati i peccatori nello inferno, tutte le genti che si dimènticano di Dio.
19 (Caf) Perché il misero non sarà mai dimenticato,la speranza dei poveri non sarà mai delusa.
19 Però che il povero non sarà dimenticato nella fine; la pazienza del povero non perirà nella fine.
20 Sorgi, Signore, non prevalga l’uomo:davanti a te siano giudicate le genti.
20 Lèvati, Signore; non sia confortato l'uomo; sieno giudicate le genti nel tuo conspetto.
21 Riempile di spavento, Signore,riconoscano le genti di essere mortali.21 Signore, ordina sopra di loro uno formator della legge, acciò che sappino le genti, che sono uomini.
22 Per che Signore sei tu (partito e) andato dalla lunga, e hai in dispregio il suo bisogno nelle tribulazioni?
23 Quando l'uomo empio insuperbisce, il povero s'accende; saranno presi ne' consigli nelli quali
24 Però che lo peccatore è laudato nelli desiderii dell' anima sua; e lo iniquo è benedetto.
25 Il peccatore ha irritato il Signore; e secondo la moltitudine dell' ira sua non lo cercherae.
26 Iddio non è dinanzi a lui; le vie sue ha bruttate in ogni tempo. Sono tolti i tuoi giudicii dinanzi dalla faccia sua; egli avrà la signoria di tutti i suoi nemici.
27 E disse nel suo cuore: non sarò mosso da generazione in generazione, sanza male.
28 La bocca del quale è piena di maledizione, d' amaritudine e d'inganno; sotto alla lingua sua è fatica e dolore.
29 Siede nelle insidie con li ricchi nelli luoghi celati, acciò che uccida li innocenti.
30 Gli occhi suoi ragguardano nel povero; pone le insidie ascostamente, sì come leone nella sua spelonca. Pone le insidie per pigliare il povero; e (massimamente) cerca di pigliarlo, mentre li persuade.
31 Nel lacciuolo suo umiliarà lui; chinerassi, e cadrà, quando avrà signoreggiato sopra i poveri.
32 E disse nel cuore suo: Iddio s'è dimenticato, rivolse la faccia sua acciò che non vegga nella fine.
33 Signore Iddio, lèvati, sia esaltata la mano tua; non ti dimenticare del povero.
34 Per che cagioné il malvagio vae irritando il Signore? E' disse nel cuore suo: elli non lo richiederà.
35 Vedi però, che tu consideri la fatica e il dolore, acciò che tu te li poni nelle mani tue. A te è stato lasciato il povero; all' orfano tu darai aiuto.
36 Spezza il braccio del peccatore e del malvagio; sarà cercato il peccato suo, e non sarà trovato.
37 Iddio regnerà in eterno, e nel secolo del secolo; perirete, genti, della terra di colui.
38 Il desiderio delli poveri, Iddio lo esaudisce; la preparazione del cuore loro hae udito l'orecchio tuo.
39 Giudica (Signore) in favore del pupillo e dell' umile, acciò che non ardisca più l'uomo di magnificarsi sopra della terra.