Scrutatio

Lunedi, 12 maggio 2025 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Iob 28


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 L'ariento ha li principii delle sue vene; ed è lo luogo suo all' oro, nel quale si fa.1 Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
2 Lo ferro della terra è tolto; e la pietra, soluta per caldo, in rame si converte.2 Il ferro lo si estrae dal suolo,
il rame si libera fondendo le rocce.
3 Lo tempo pose alle tenebre; e la fine di tutte le cose elli considera (in veritade), la pietra della scuritade e l'ombra della morte.3 L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
4 Dividerà il torrente dal popolo peregrinante coloro de' quali s'è dimenticato lo piede dello abbisognante, e li uomini senza via.4 In luoghi remoti scavano gallerie
dimenticate dai passanti;
penzolano sospesi lontano dagli uomini.
5 La terra, della quale nasceva il pane nello suo luogo, con fuoco è sovversa.5 La terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Il luogo di zaffiro le pietre sue, e li pezzi di quella è oro.6 Sede di zaffìri sono le sue pietre
e vi si trova polvere d’oro.
7 Non seppe la via dell' uccello, nè non [la] riguardò l'occhio dell' avoltore.7 L’uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l’occhio del falco,
8 Non calcarono quella i figliuoli de' mercatanti, nè non passò per quella la lionessa.8 non lo calpestano le bestie feroci,
non passa su di esso il leone.
9 Alla pietra istese la sua mano; sovvertì dalle radici li monti.9 Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
10 Nelle pietre li rivi fesse; e ogni cosa preziosa vide l'occhio suo.10 Nelle rocce scava canali
e su quanto è prezioso posa l’occhio.
11 E in verità le cose profonde delli fiumi ragguarda, e le cose nascose produce nella luce.11 Scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
12 Ma la sapienza dov'è trovata? o chi è lo luogo della intelligenza?12 Ma la sapienza da dove si estrae?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
13 Non sa l'uomo lo prezzo suo, nè non è trovato nella terra delli suavemente viventi. ·13 L’uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: non è in me, e lo mare favella: non è meco.14 L’oceano dice: “Non è in me!”
e il mare dice: “Neppure presso di me!”.
15 Non si darà l' oro ottimo per quella, nè non sarà appiccato l'ariento nella commutazione sua.15 Non si scambia con l’oro migliore
né per comprarla si pesa l’argento.
16 Non sarae assomigliato alli tinti colori dell' India, nè alla pietra sardonica preziosissima, ovvero allo zaffiro.16 Non si acquista con l’oro di Ofir
né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.
17 Non si agguaglierae a lei l'oro ovvero lo vetro; nè non saranno commutati per lei li vaselli dell' oro (eccelsi).17 Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
18 E' soprastanti non si ricorderanno della comparazione sua; ma la sapienza si trae delle cose nascose.18 Coralli e perle non meritano menzione:
l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.
19 Non si agguaglierà a lei lo topazio di Etiopia, nè sarà accompagnata alle (belle) tinture mondissime.19 Non la eguaglia il topazio d’Etiopia,
con l’oro puro non si può acquistare.
20 Donde verrà adunque (cioè) la sapienza (nascosta)? e quale è il luogo della intelligenza?20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
21 È agli occhii di tutti i viventi ancora nascosa; ed è celata agli uccelli del cielo.21 È nascosta agli occhi di ogni vivente,
è ignota agli uccelli del cielo.
22 E la perdizione e la morte dissono: noi abbiamo udito la sua fama.22 L’abisso e la morte dicono:
“Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.
23 Iddio intende la via sua, ed elli conosce il luogo di quella.23 Dio solo ne discerne la via,
lui solo sa dove si trovi,
24 In verità li fini del mondo lui ragguarda; e guarda ogni cosa ch' è sotto il cielo.24 perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
25 Chi fece lo carico a' venti, e dell' acque appiccò la misura;25 Quando diede al vento un peso
e delimitò le acque con la misura,
26 quando poneva alle piove la legge, e la via alla sonante tempesta;26 quando stabilì una legge alla pioggia
e una via al lampo tonante,
27 allotta vide quella, e (certo) narrò e apparecchiò e investigò.27 allora la vide e la misurò,
la fondò e la scrutò appieno,
28 E disse all' uomo: ecco la paura del Signore, quella è la sapienza, e partirsi dal male è intelligenza.28 e disse all’uomo:
“Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza,
evitare il male, questo è intelligenza”».