Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Proverbi 1


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Parabolae Salomonis filii David regis Israel
1 Queste sono le parabole di Salomone, figliuolo del re David,
2 ad sciendam sapientiam et disciplinam,
ad intellegenda verba prudentiae;
2 per dare sapienza e disciplina,
3 ad suscipiendam eruditionem doctrinae,
iustitiam et iudicium et aequitatem,
3 per intender le parole della prudenza, e per ricever verace dottrina, giustizia, giudicio ed equità,
4 ut detur parvulis astutia,
adulescenti scientia et recogitatio.
4 acciò che a' fanciulli sia dato astuzia, e a' giovani scienza e intendimento.
5 Audiat sapiens et addet doctrinam,
et intellegens dispositiones possidebit:
5 Udendo l'uomo savio, si farà più savio; e appararà di gubernare (sua vita e l'altrui).
6 animadvertet parabolam et allegoriam,
verba sapientium et aenigmata eorum.
6 Considerarà le parabole e la interpretazione, le parole de' savii e gli loro parlari oscuri.
7 Timor Domini principium scientiae.
Sapientiam atque doctrinam stulti despiciunt.
7 Lo principio della sapienza è il timore di Dio. Ma i stulti spregiano la dottrina e la sapienza.
8 Audi, fili mi, disciplinam patris tui
et ne reicias legem matris tuae,
8 O figliuolo, audi la disciplina (e la correzione). del tuo padre, e non spregiare la legge della madre tua,
9 quia diadema gratiae sunt capiti tuo,
et torques collo tuo.
9 acciò ch' egli creschi grazia al capo tuo, e orni il collo tuo.
10 Fili mi, si te lactaverint peccatores,
ne acquiescas eis.
10 Figliuolo mio, se gli uomini peccatori ti persuaderanno agli loro errori, non consentire a loro.
11 Si dixerint: “ Veni nobiscum, insidiemur sanguini,
abscondamus tendiculas contra insontem frustra;
11 Se diranno: vieni con noi, e mettiamo agguato contra la vita d' altrui, e poniamo secretamente i lacci contra allo innocente senza colpa (ovver sua cagione);
12 deglutiamus eos sicut infernus viventes
et integros quasi descendentes in lacum:
12 deglutiamolo vivo, come fa lo inferno, e trattiamolo come degno di morte;
13 omnem pretiosam substantiam reperiemus,
implebimus domos nostras spoliis;
13 e poi prenderemo il suo avere, e le sue cose metteremo nelle nostre case (egli è molto ricco);
14 sortem mitte nobiscum,
marsupium unum sit omnium nostrum ”;
14 ora accempàgnati con noi, e tutto il guadagno sia nostro a comune;
15 fili mi, ne ambules cum eis,
prohibe pedem tuum a semitis eorum.
15 figliuolo mio, non andare appresso a cotal gente, e guàrdati dalle loro vie.
16 Pedes enim illorum ad malum currunt
et festinant, ut effundant sanguinem.
16 Però che non intendono se non a far male, e non vogliono se non spander sangue (e uccider gente).
17 Frustra autem iacitur rete ante oculos pinnatorum.
17 Ma vanamente si tendono le reti dinanzi degli uomini prudenti.
18 Ipsique contra sanguinem suum insidiantur
et moliuntur fraudes contra animas suas.
18 Ma in verità peccano contra a loro stessi, e fanno malizie contro a loro anime.
19 Sic semitae omnis ad rapinam intenti:
animam ipsius possidentis rapiunt.
19 Cotali sono le vie di tutti gli avari; molte cose penserà l'avaro, come possi acquistare l'avere delle genti.
20 Sapientia foris praedicat,
in plateis dat vocem suam,
20 La sapienza prèdica (e grida) ne' luoghi manifesti, e nelle piazze estende la voce sua.
21 in capite viarum frequentium clamitat,
in foribus portarum urbis profert verba sua:
21 (Con frequenza) grida dove si còngregano le turbe; nelle porte della città chiama in alto, e dice:
22 “ Usquequo, parvuli, diligitis infantiam,
et derisores sibi derisionem cupient,
et imprudentes odibunt scientiam?
22 O voi, miei fanciulli, per che amate singularmente le cose puerili? e come stulti desiderate ciò che non vi giova? e come imprudenti avete in odio la scienza?
23 Convertimini ad correptionem meam;
en proferam vobis spiritum meum
et ostendam vobis verba mea.
23 Convertitevi (e ritornate) alla mia correzione; e io vi manifestarò la mia intelligenza, e dimostrerovvi (per esperimento) lo effetto delle mie parole.
24 Quia vocavi, et renuistis,
extendi manum meam, et non fuit qui aspiceret;
24 Per che io vi chiamai, e voi vi faceste beffe di me; io stesi la mano mia, e non fu chi guardasse.
25 despexistis omne consilium meum
et increpationes meas neglexistis.
25 Avete spregiato ogni mio consiglio, e le reprensioni mie non avete estimate.
26 Ego quoque in interitu vestro ridebo
et subsannabo, cum terror vobis advenerit,
26 Anche nella destruzione vostra me ne riderò; e spregiarovvi, quando vi intraverrà quello di che vi temevi.
27 cum irruerit ut procella terror,
et interitus quasi tempestas ingruerit,
quando venerit super vos tribulatio et angustia ”.
27 Quando caderete repentinamente in calamitade, e lo interito quasi come sùbita tempesta sopra di voi ruinerà; quando sopra voi verrà tribulazione e angustia (sùbito vi dispiacerà);
28 Tunc invocabunt me, et non exaudiam,
instanter quaerent me et non invenient me,
28 allora mi chiameranno, e io non esaudirò; la mattina si leveranno, e non mi troveranno.
29 eo quod exosam habuerint disciplinam
et timorem Domini non elegerint
29 Però che loro non mi volsero udire, e non curarono del timore di Dio;
30 nec acquieverint consilio meo
et despexerint universam correptionem meam.
30 nè si curorono del mio consiglio, e maledissero a tutte le mie correzioni.
31 Comedent igitur fructus viae suae
suisque consiliis saturabuntur.
31 Mangeranno de' frutti delle vie loro, e (delle opere) de' consigli loro si saziaranno.
32 Aversio parvulorum interficiet eos,
et securitas stultorum perdet illos.
32 La opera de' fanciulli (e puerile) ucciderà loro, e la prosperità de' pazzi perderà loro.
33 Qui autem me audierit, absque terrore requiescet
et tranquillus erit timore malorum sublato.
33 Qualunque mi udirà si riposerà senza paura; e (con delettazione) si riposerà nell' abbondanza, rimosso il timore de' cattivi.