Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 11


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Separazione degli animali mondi dagli immondi. I figliuoli d'Israele siano santi, come lo è il Signore.

1E il Signore parlò a Mosè, ed Aronne, e disse:2Dite a' figliuoli d'Israele: Tra tutti gli animali della terra questi son quelli che voi mangerete:3De' quadrupedi mangerete tutti quelli che hanno lo zoccolo fesso, e ruminano:4Di tutti quelli che ruminano, e han lo zoccolo, ma non fesso, come il cammello, e gli altri, voi non ne mangerete, e li conterete tra gl’immondi.5Il porcospino, il quale rumina, ma non ha lo zoccolo fesso, è immondo:6Parimente la lepre, perché ella pure rumina; ma non ha fesso lo zoccolo:7E il porco, il quale ha fesso lo zoccolo, ma non rumina.8Delle carni di questi animali non vi ciberete, e non toccherete i loro corpi morti; perocché sono immondi per voi.9Ecco gli animali acquatici, de' quali è lecito mangiare: tutti quelli che hanno le ali, e le squame tanto nel mare come ne' fiumi, e negli stagni, voi li mangerete:10Ma tutto quel che si muove, e ha vita nell'acque, e non ha ali, né squame, lo avrete in abominazione, ed esecrazione.11Non vi ciberete di essi, e schiverete di toccarli morti.12Saranno impuri tutti gli acquatici, che non hanno ale, o squame.13Degli uccelli non dovete mangiare, ma lasciar da parte i seguenti: l’aquila, il grifone, e l'aquila di mare,14E il falcone, e l’avoltoio colle sue specie,15E il corvo, e tutte le specie simili al corvo,16Lo struzzolo, e la civetta, il laro e l'avoltoio con tutte le sue specie,17Il gufo, il mergo, e l’ibi,18E il cigno, e l’onocrotalo, e il porfirione,19La cicogna, e il caradrio colle sue specie, l'upupa, e il pipistrello.20Tutti gli animali che volano e camminano a quattro gambe, gli avrete in abbominazione:21Ma tutti quelli che camminano a quattro piedi, ma hanno gli stinchi di dietro più lunghi, co’ quali saltano sopra la terra,22Li potete mangiare: e tale è il bruco colle sue specie, l'attaco, e l’ophiomaco, e la cavalletta, ognuno colle sue specie.23Ma tutti i volatili, che hanno quattro piedi, gli avrete in esecrazione:24E chiunque li toccherà morti, contrarrà impurità, e sarà immondo fino alla sera:25E se sarà necessario, ch’ei porti alcuno di tali animali morto, laverà le sue vesti, e sarà immondo fino al tramontar del sole.26Qualunque animale, che ha lo zoccolo, ma non lo ha fesso, e non rumina, sarà immondo, e chi lo toccherà contrarrà immondezza.27Tra gli animali quadrupedi quelli che hanno mani, sulle quali camminano, saranno immondi: chi toccherà i corpi loro morti, sarà impuro fino alla sera.28E chi porterà simili cadaveri, laverà le sue vesti, e sarà immondo fino alla sera; perché tutti questi (animali) sono immondi per voi.29Degli animali, che si muovono sopra la terra, questi ancora si conteranno tra gl’immondi: lo scoiattolo, e il topo, e il coccodrillo, ciascuno secondo la sua specie,30Il migale, il camaleonte, lo stellione, la lucertola, la talpa:31Tutti questi sono immondi: chi li toccherà morti, sarà immondo fino alla sera:32E se da’ loro corpi morti alcuna cosa venga a cadere sopra qualsivoglia altra, questa sarà immonda, sia ella o un vaso di legno, o una veste, o una pelle, o un panno di Cilicia, e ogni arnese, che serve a far qualche cosa, tuttociò si laverà nell’acqua, e sarà immondo fino alla sera, e così sarà di poi purificato.33Ma il vaso di terra, dentro del quale sia caduta alcuna di tali cose, contrae immondezza, e perciò dee spezzarsi.34Qualunque cibo, di cui voi vi nudrite, se viene a versarvisi sopra dell'acqua, sarà immondo: e ogni liquore, che può beversi, se viene da qualsisia vaso (immondo) sarà immondo.35E se di tali bestie morte alcuna cosa viene a cadere sopra un vaso, questo sarà immondo: sieno forni, sieno pignatte co' piedi, contrarranno immondezza, e si distruggeranno.36Le fontane, le cisterne, e tutti i serbatoi d'acque non contrarranno immondezza. Chi toccherà un corpo morto in esse acque sarà immondo.37Se cade sopra il grano da seminare, non lo farà immondo.38Ma ove uno abbia bagnato nell’acqua il seme, se questo poi sarà toccato da un corpo d'animale morto, immediatamente sarà impuro.39Se morrà da sé un animale di quelli che è permesso a voi di mangiare, chi lo toccherà, sarà immondo fino alla sera:40E chi n'avrà mangiato, o n'avrà portata qualche parte, laverà le sue vesti, e sarà immondo fino alla sera.41Tutto quello che si strascina sopra la terra, sarà abbominevole, e non sarà usato per nudrimento.42Voi non mangerete d’alcun di quegli animali, che avendo quattro piedi, cammina sul suo petto, o ha molti piedi, o si strascina per terra, perocché sono cose abbominevoli.43Non vogliate contaminare le anime vostre, e non toccate alcuna di queste cose per non diventar immondi.44Perocché io sono il Signore Dio vostro: siate santi, perché santo son io: non contaminate le anime vostre per ragion di alcuno de' rettili, che si muovono sulla terra.45Perocché io sono il Signore, che vi ho tratti dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Voi sarete santi, perocché io son santo.46Questa è la legge riguardante le bestie, e i volatili, e tutti gli animali viventi, che guizzano nell'acqua, o strisciano sulla terra,47Affinché conosciate la differenza tra il mondo, e l'immondo, e sappiate quel che abbiate a mangiare, o rifiutare.

Note:

11,2:Questi son quelli che voi mangerete. Dio proibì al suo popolo di cibarsi di certi animali, primo, per esercizio continuo di temperanza, e di religiosa obbedienza; in secondo luogo, avvezzandosi questo popolo a una certa mondezza esteriore veniva a tenersi lontano dalle mmondezze e da' bagordi degl'idolatri; onde era insieme questo divieto un nuovo muro di separazione tral popolo di Dio, e le altre nazioni immerse tutto nel culto de' falsi dei; in terzo luogo, questi animali, che son dichiarati immondi, erano simboli de' vizj, de' quali Dio vuole, che si guardino i suoi servi; cosi la mondezza esteriore dovea senire di disposizione ad un'altra mondezza assai più cara al Signore, e voluto da lui, la mondezza del cuore. Vedi Tertull. cont. March. lib. 2., Novab. de' cibi Giudaici, s. Clem. lib. 2. Pedag., Origene hom. 7. in Levit., Cirillo cont. Jul., s. Agost. cont. Adim. cap. XV. La immondezza, che portavan seco questi animali, era puramente esteriore e legale, la quale, non imbrattava l'anima (fuori che uno ne avesse mangiato deliberatamente per disobbedienza): ma allontanava da' sacrifizj, e dall'ingresso del Santuario. Qualche distinzione tragli animali puri e impuri si è veduta anche avanti alla legge. Gen. VII. 2.

11,3:Tutti quelli che hanno lo zoccolo fisso. I LXX. e il Siriaco intesero quegli animali, che hanno il piè diviso in due parti, o sia bifida, come il bue, il cervo, la capra, la pecora, a differenza di quelli, che hanno il piè diviso in più dita, o sia agnelli, come i cani, i gatti, gli orsi, i lupi, ec.

11,4:Come il cammello. Questo animale rumina, ed ha anche lo zoccolo un po' diviso, ma coperto con una forte pelle; onde con ragione disse Mosè, che il piede del cammello non è diviso.

11,5:Il porcospino. Intorno a molti degli animali notati qui da Mosè si disputa grandemente tra gl'interpreti: mi contenterò di riportare l'opinione, che mi parrà la più probabile: qui la volgata dice il cherogrillo; e così i LXX. Bochart crede, ch'ei sia una specie di topo buono a mangiare, che trovasi nell'Arabia; ma il sentimento espresso nella traduzione è assai comune

11,6:La lepre, perché ella pure rumina. Non è, che veramente la lepre rumini; ma ella fa certo movimento della gola, pel quan sembra, ch'ella rumini, e ha nello stomaco un certo presame, come lo hanno gli animali, che ruminano.
Non ha fesso lo zoccolo. Non ha il piede diviso in due parti, ma in molti ugnelli. Vedi vers. 3.

11,7:E il porco. Quest'animale in, ed è tutt'ora in grande aversione a molto nazioni; altre lo adoravano.

11,8:E non toccherete i loro corpi morti. Qualunque corpo morte di morte naturale era impuro: molto più i corpi morti delle bestie impure.

11,13:L'aquila, il grifone, e l'aquila dimore, il grifone (nell'Ebreo perès) crede Bochart, che sia una seconda specie d'aquila la quale mangiato che ha l'animale, porta in alto le ossa per farle cader sulle pietre, e mangiarne il midollo; e che per aver il rostro molto aduco ella sia detto griphe nella volgata.

11,16:Il loro. E una gallina d'acqua.

11,17:L'ibi. Uccello notissimo dell'Egitto.

11,18:L' onocrotalo. Secondo Bochart è un uccello simile al cigno, ma che stride e ragghia come un asino, donde ebbe il nome.
Il porfirione. Alcuni credono che sia la gazzera. Bochart lo crede una specie d'avvoltoio.

11,19:Il curadrio. Credesi una specie di falcone montano.

11,20:Che volano, e camminano a quattro gambe. Entrano in questa proibizione le mosche, le api, ec.

11,22:Tale e il bruco. Il bruco, l'attaco, e l'ophiomaco sono specie di locuste. Il bruco, come notò S. Agostino in Ps. 104., è il feto della locusta: l'attaco, ovvero attelato, è una specie di locusta senz'ali, o con ali cosi piccole, che l'ajutan per camminare, ma non non buone per volare: l'ophiomaco è un genere di locuste, che combattono co' serpenti, dalla qual cosa ebbero il nome: la locusta finalmente in questo luogo significa la cavalletta grande e grossa. Vedasi da s. Matteo III. 4., che le locuste si mangiavano nella Palestina, ed elle si mangino tutt'ora dalla povera gente nelle coste dell'Africa.

11,25:E se sarà necessario, ch'ei porti ec. Per esempio, se uno trovasse un simile animale morto sulla strada, o vicino a sua casa, onde bisognasse levarlo per non soffrire l'infezione del cadavere.
Sarà immondo fino al tramontar del sole. Quand' anche, contratta l'immondezza, di gran mattino ci si fosse lavato subito, contuttociò ei restava immondo fino alla sera, e separato dalle cose sante.

11,26:E chi la toccherà, contrarrà ec. Intendesi chi toccherà quest'animale morto.

11,27:Quelli, che hanno mani, ec. Gli orsi, le scimmie, i ranocchi, ec.

11,30:Il migale. Il topo scoiattolo, come porta il nome Greco. Alcuni traducono la mignatta; ma questa si può contare piuttosto tragli animali aquatici.
Il camaleonte. Più famoso pelle favole tenute sopra di lui, che per quello, ch' egli si è.

11,31:Chi ti toccherà ec. Riguardo a questi rettili il solo toccargli anche vivi recava im mondezza, vers. 41. 43., e cap. v. 2.

11,33:Ogni vaso, dentro del quale contrae immondezza. Contrae l'immondezza sì il vaso, e sì quello, che v'è dentro.

11,34:Se venga a versarvisi sopra dell'acqua. Vale a dire dell'acqua, che sia impura, come per esempio quella, che esce da un vaso immondo.

11,35:Sieno forni. Intendonsi forni a mano, ma di terra.

11,36:Le fontane ... non contrarranno immondezza. Quantunque vi cadesse dentro qualche cosa d'immondo. Eccezione stabilita da Dio pel bisogno, che ha l'uomo dell'acqua.

11,37-38:Se cade sopra il grano. Se alcuna cosa di tali bestie (dalle quali s'è parlato. vers. 35) cade sul grano da seme, questo non ne resterà contaminato. Anche in questo Dio ebbe riguardo al comodo degli uomini: ma se il seme era bagnato, la cosa va altrimenti; perché allora al seme s'attacca più facilmente l'immondezza delle carni morte.

11,40:E chi n'avrà mangiato, ec. Chi n'avrà mangiate senza sapere di mangiare, o di portar cosa immonda; perocchè se l'avesse fatto scientemente, egli era degno di morte.

11,43:Non vogliate contaminare le anime vostre. Potevano contaminarlo disprezzando la legge, e facendo volontariamente contro l'ordine del Signore; e allora non il toccamento di tali cose, ma la disobbedienza rendeva l'uomo veramente immondo agli occhi di Dio.

11,44:Siate nati perché santo son io. Qual paragone! potrebb'egli essere, che Dio raccomandasse sì altamente ai suoi servi di farsi santi, com'egli è santo, coll'osservanza di tali precetti, se questi non fossero diretti ad inspirare a' medesimi Ebrei l'amore, lo studio di quella purezza interiore, la quale sola è degna di Dio, e alla quale non giunge, se non il vero amor di Dio? Certamente chi tanta cura prendevasi per serbar mondo l'uomo esteriore, molto più bramava, che tosse perfetto, e senz'ombra d'immondezza l'uomo ascoso del cuore: ma moltissimi degli Ebrei contentandosi della lettera smarrirono lo Spirito della legge, e meritarono perciò i rimproveri di Cristo e degli Apostoli. Vedi Matth. X. II.