Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Siracide 40


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Una molestia grande è destinata a tutti gli uomini, e un giogo pesante posa sopra i figliuoli di Adamo dal giorno, in cui escon dall'utero della madre fino al di della lor sepoltura nel seno della madre comune.1 - Grande travaglio fu destinato a tutti gli uomini, e grave giogo [imposto] ai figliuoli d'Adamo, dal giorno ch'escon dal ventre della loro madre, sino al giorno della sepoltura nel [seno del]la madre comune:
2 Le loro sollecitudini, i timori del cuore, le apprensioni di quel, che aspettano, e il di che tutto finisce:2 loro pensieri, le ansie del loro cuore, la preoccupazione dell'aspettativa, e il dì della morte.
3 Da colui, che è assiso sopra un seggio di gloria, fino a quello, che giace per terra, e sulla cenere:3 Da colui ch'è assiso sopra un trono di gloria, al miserabile che giace nella polvere e nella cenere;
4 Da colui, che veste l'iacinto, e porta corona, fino a quello, che è coperto di rozza tela di lino: il furore, la gelo sia, l'inquietezza, l'agitazione, il timor della morte, l'ira ostinata, e le risse,4 da colui che veste di porpora e porta la corona,a colui ch'è ricoperto di ruvido lino; [in tutti infierisce] rabbia, gelosia, agitazione, ansietà, paura della morte, rancore continuo e lotta!
5 Anche nel tempo di ristorarsi nel letto, il sonno della notte la immaginazione di lui perturba.5 Anche nel tempo che [uno] si riposa sul letto, il sonno notturno perturba le sue idee.
6 Poco, e quasi nulla ha di requie, e dipoi ne' suoi sogni, come quando uno sta di sentinella,6 Per poco tempo, quasi un nulla, gusta riposo, e n'[è sturbato] da sogni, come [fosse] nel giorno ch'è di sentinella. -
7 E turbato dalle visioni del suo spirito, e come chi fugge nel giorno della battaglia, si sveglia allorché è in salvo, e ammira il suo vano timore:7 E' conturbato dai fantasmi del suo cuore, come un fuggito via nel dì della battaglia: e giunto in salvo, si sveglia, e si meraviglia della vana paura.
8 Così va per tutti gli animali dall'uomo fino alla bestia, ma sette volte peggio pei peccatori.8 Per ogni vivente, dall'uomo fino alla bestia, — e per i peccatori sette volte di più
9 Oltre a ciò la morte, le uccisioni, la spada, le oppressioni, la fame, le rovine; i flagelli:9 ancora — peste e strage, conflitti e spada, oppressione e fame, rovina e flagelli!
10 Tutte queste cose furon fatte per gli iniqui, e per essi venne il diluvio.10 Contro gl'iniqui è stato creato tuttociò, e per essi venne il diluvio.
11 Tutto quel, che vien dalla terra torna nella terra, come tutte le acque ritornano al mare.11 Tutto quanto provien dalla terra, ritorna alla terra e tutte le acque fan ritorno al mare.
12 Tutte le largizioni, e le ingiustizie periranno; ma la rettitudine sussisterà per tutti i secoli.12 Ogni dono e ingiustizia periranno, ma la fedeltà durerà in eterno.
13 Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, e il loro fracasso è come di un gran tuono in tempo di pioggia.13 Le ricchezze degli ingiusti seccheranno come un torrente, e svaniranno come il fracasso di gran tuono durante la tempesta.
14 Uno si allegrerà nell'aprire la mano; ma i prevaricatori alla fine anderanno in fumo.14 Quando uno apre la mano [a beneficare], se ne troverà contento; ma i prevaricatori andranno in malora,
15 I nipoti degli empj non moltiplicheranno i rami loro, e le radici immonde sulla cima di un masso fanno romore.15 I rampolli degli empi non metteran molti rami, e le radici degli immondi [stanno] in cima a una roccia.
16 Come ogni erba verde in sito umido, e sul margine del fiume è spiantata prima d'ogni altra erba.16 La verzura [ch'è] presso ogni acqua e sulla sponda d'un rivo prima d'ogni altra erba è estirpata.
17 La benignità è come un giardino benedetto; e la misericordia non perisce giammai.17 [Ma] la benignità è come un giardino benedetto, e la beneficenza perdura in eterno.
18 Dolce è la vita dell'operaio contento di sua sorte, e in essa egli troverà un tesoro.18 Dolce è la vita dell'operaio che basta a se stesso, e in essa troverai un tesoro.
19 Danno un nome di durata i figliuoli, e la fondazione di una città; ma a queste cose sarà preferita una moglie immacolata.19 [L'aver] figliuoli e il fabbricare una città danno un nome duraturo; ma meglio d'[entrambe] queste cose è stimata una moglie irreprensibile,
20 Il vino, e la musica rallegrano il cuore, ma più di ambedue que'ste cose l'amore della sapienza.20 Il vino e la musica rallegrano il cuore; ma meglio d'entrambi l'amor della sapienza.
21 Il flauto, e il saltero fan soave concerto, ma l'un, e l'altro è superato da una lingua soave.21 Il flauto e l'arpa fan soave concento, ma meglio d'entrambi è una lingua gentile.
22 Piacerà al tuo occhio la venustà, o la bellezza, ma più di queste i verdeggianti seminati.22 Della grazia e della bellezza si compiace il tuo occhio; ina meglio d'entrambe sono i seminati verdeggianti.
23 L'amico, e il compagno, che vengono opportunamente (son graditi), ina più dell'uno, e dell'altro una moglie unita col marito.23 L'amico e il compagno càpitano in buon punto; ma meglio d'entrambi una moglie col marito.
24 I fratelli sono un buon soccorso nel tempo di afflizione; ma la misericordia più di essi è atta a salvare.24 Fratelli [e parenti] son d'aiuto nel tempo della tribolazione ma meglio di loro [entrambi] è la carità che salva.
25 L'oro, e l'argento tengono l'uomo in piedi, ma più di essi piace il buon consiglio.25 L'oro e l'argento consolidano i piedi; ma meglio d'entrambi è stimato un [buon] consiglio.
26 Le ricchezze, e il valore ingrandiscono il cuore: ma più di queste cose il timor del Signore.26 La ricchezza e la forza esaltano il cuore; ma meglio [d'entrambi è] il timor del Signore.
27 Non manca mai nulla al timore di Dio, e con esso non occorre cercar chi ajuti.27 Non si soffre penuria col timor di Dio, nè v'è, con esso, da ricercare aiuto.
28 Il timor del Signore è come un giardino di benedizione, egli è ammantato di magnificenza, che ogni altra sorpassa.28 Il timore del Signore è come un giardino di benedizione, e sopra ad ogni magnificenza fu steso quel velo.
29 Figliuolo, nel tempo di tua vita non ridurti in mendicità; perocché o meglio morire, che mendicare.29 Figliuolo, nel tempo della tua vita non ridurti alla mendicità: meglio morire che mendicare.
30 Un uomo, che ha l'occhio alla mensa altrui, non impiega sua vita a provvedere il suo vitto, perché si sostenta della pietanza d'un altro:30 Chi volge rocchio alla mensa altrui, la sua vita non può considerarsi una vita. Egli contamina l'anima sua con cibi estranei;
31 Ma un uomo ben educato, e saggio si guarderà da tal cosa.31 ma un uomo ben educato e saggio si guarda bene [da ciò]!
32 Alla bocca dello stolto sarà dolce la mendicità, e nel ventre di lui arderà il fuoco.32 In bocca a un impudente sarà dolce il mendicare, ma un fuoco avvamperà nelle sue viscere.