Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Genesi 43


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Frattanto la fame vessava crudelmente tutta la terra.1 Ancora la fame ogni terra premeva.
2 E consumati i viveri, che aveano portati d'Egitto, disse Giacobbe a' suoi figli: Tornate a comprarci qualche poco da mangiare.2 E consumati i cibi i quali aveano arrecati d'Egitto, disse Iacob a' figliuoli suoi: ritornate, e comperate uno poco d'esca.
3 Rispose Giuda: Quell'uomo c'intimò con giuramento, dicendo: Non vedrete la mia faccia, se non menate con voi il fratello vostro più piccolo.3 Rispuose Iuda: dinunziò a noi quello uomo, sotto testificazione di giuramento, dicendo: voi non vederete la faccia mia, se lo fratello vostro minore non menate con voi.
4 Se adunque tu vuoi mandarlo con noi, anderemo insieme, e compreremo quello che ti bisogna:4 Sicchè dunque, se voi manderete lui con esso noi, anderemo insieme, e compraremo a te le cose necessarie.
5 Se tu non vuoi, non andremo: perché quell'uomo, come abbiam detto più volte, ci ha intimato, e ha detto: Non vedrete la mia faccia senza il fratello vostro più piccolo.5 E se tu non vuoli, noi non v'anderemo: in reritade quello uomo, siccome spesse volte abbiamo detto, dinunziò a noi dicente: voi non re derete la faccia mia senza lo vostro fratello minore.
6 Disse a lui Israele: Per mia sventura avete fatto sapere a colui, che avevate ancora un altro fratello.6 Disse a loro Israel: voi faceste questa cosa in mia miseria, che voi diceste a lui, che voi avevate un altro fratello.
7 Ma quelli risposero: Quell'uomo c'interrogò per ordine intorno a tutta la nostra stirpe: se il padre era vivo: se avevamo altro fratello; e noi gli rispondevamo a tenore delle sue ricerche: potevamo noi sapere, ch'ei fosse per dire: Conducete con voi il vostro fratello?7 Ma quelli respuosero: ha domandato noi l'uomo, per ordine, la nostra schiatta, se lo padre vivea, e se noi avevamo fratello; noi respondemmo a lui conseguentemente quello che ci domandò; oh potevamo noi sapere quello che dovea dire: menate con esso voi lo fratello vostro?
8 Disse ancor Giuda a suo padre: Manda con me il fanciullo, affinché partiamo, e possiamo salvar la vita, e non muoiamo noi, e i nostri pargoletti.8 E Iuda disse allo padre suo: manda lo fanciullo meco, acciò che noi facciamo prode e possiamo vivere, acciò non moriamo noi e li figliuoli nostri.
9 Io entro mallevadore pel fanciullo: fammene render conto: s'io nol riconduco, e nol rendo a te, sarò per sempre reo di peccato contro di te.9 Io ricevo lo fanciullo; della mano mia ri chiedi lui; se io non lo menerò e renderò lui a te, sarò degno di peccato in te ogni tempo.
10 Se non fossimo stati a bada, saremmo già ritornati la seconda volta.10 Se non ci avesse interceduto la dilazione (della via), l'altra volta averemmo venuto.
11 Disse adunque ad essi il padre loro Israele: Se bisogna così, fate quel che volete: prendete ne' vostri vasi de' frutti più lodati di questo paese; e portategli in dono a quell'uomo, un po' di resina, e di miele, e dello storace, e della mirra, e del terebinto, e delle mandorle.11 Adunque Israel, padre loro, disse: se così è bisogno, fate quello che voi volete; tollete delle cose ottime della terra nelli nostri vasi, e portate a quello uomo doni, e un poco di resina e di mele e di sto race, di stacte e di terebinti e delle màndole.
12 Portate anche con voi il doppio del denaro; e riportate quello che avete trovato ne' sacchi, che forse non sia stato sbaglio.12 E doppia la pecunia portate con voi; e quella che voi trovaste ne' sacchi riportate con voi, acciò che per errore non fosse fatto.
13 Ma prendete ancora il vostro fratello, e andate a trovar quell'uomo.13 Ma il fratello vostro tollete, e andate a quello uomo,
14 E il mio Dio onnipotente vel renda propizio, e rimandi con voi quel vostro fratello, che ha nelle mani, e questo Beniamin. Io poi sarò come uomo rimaso privo di figliuoli.14 acciò che Dio mio onnipotente faccia a voi quello esser placabile, e rimandi con esso voi lo fratello vostro, il quale egli tiene, e questo Beniamin. Io adunque, quasi cieco, sanza figliuoli sarò.
15 Presero adunque quegli i doni, e il doppio del denaro, e Beniamin, e calarono in Egitto, e si presentarono a Giuseppe.15 Tolsero adunque gli uomini gli doni e la pecunia doppia e Beniamin; e andarono in Egitto, e stettero dinanzi a Iosef.
16 E quegli avendogli veduti, e insieme con essi Beniamin, diede ordine al suo maestro di casa, dicendo: Conduci costoro in casa, e uccidi le vittime, e prepara il convito: perocché questi mangeranno a mezzogiorno con me.16 Li quali quando quegli gli ebbe veduti, e Beniamin insieme, comandò al dispensatore della casa sua, dicendo: mena (insieme) quegli uomini nella casa, e uccidi del bestiame, e ordina lo convito; perciò che mangeranno meco nel meridie.
17 Fece egli quello che gli era stato imposto, e condusse coloro dentro la casa.17 E fece quegli siccome gli era comandato, e meno gli uomini dentro nella casa.
18 Ed ivi pieni di paura dicean tra di loro: Per ragion del denaro, che riportammo già ne' nostri sacchi, siam condotti qua dentro: volendo egli aggravarci con questa calunnia per ridurre violentemente in ischiavitù noi, e i nostri asini.18 E quivi, spaventati, dissero insieme: per la pecunia, che noi reportavamo prima ne sacchi nostri, introdutti siamo, acciò che si divulghi in noi la ca lunnia, ed isforzatamente sottoponghi alla servitudine e noi e gli asini nostri.
19 Per la qual cosa sulla stessa porta si accostarono al maestro di casa,19 Per la quale cagione, vegnendo a quelle porte al dispensatore,
20 E dissero: Ti preghiamo, signore, che ci ascolti. Siam già venuti altra volta a comprar da vivere:20 favellarono: noi ti preghiamo, signore, che tu ci odi. Innanzi noi ci venimmo per comperare del grano.
21 E compratone, giunti che fummo allo albergo aprimmo i nostri sacchi, e trovammo il denaro alla bocca dei sacchi, il quale abbiamo ora riportato dello stesso peso.21 Lo quale comparato, quando noi venimmo all'abitazione nostra, aprimmo li sacchi nostri, e trovammo la pecunia nella bocca de' sacchi; la quale ora di quello medesimo peso l'aviamo riportata.
22 E abbiamo ancor portato altro denaro per comprare quello che ci bisogna: noi non sappiamo chi rimettesse quello nelle nostre borse.22 E ancora ci abbiamo recato altro argento, acciò che noi compariamo quelle cose che ci sono necessarie; non è nella nostra conscienzia chi la reponesse nelle sacca nostre.
23 Ma quegli rispose: Pace con voi, non temete: il vostro Dio, e il Dio del padre vostro ha posti que' tesori ne' vostri sacchi, perocché il denaro, che deste a me, lo ho io in buona moneta. E condussegli a veder Simeone.23 E quegli respuose: la pace sia con voi, non temete. Iddio vostro e Iddio del padre vostro diede a voi gli tesori ne'sacchi vostri; e la pecunia che voi deste a me, provata io l'ho. E meno a loro Simeone.
24 Ed entrati che furono nella casa, portò dell'acqua, e lavarono i loro piedi, e diede da mangiare a' loro asini.24 E menati nella casa, recò dell' acqua, e la varono i piedi loro, e diede a mangiare agli asini suoi.
25 Ed eglino approntavano i regali, per quando fosse venuto Giuseppe a mezzo giorno: perocché avevano udito, come ivi doveano mangiare.25 Ma quegli paravano i doni, tanto che ve nisse Iosef nel meridie; e aveano udito che doveano mangiare qui del pane.
26 Entrò dunque Giuseppe in casa sua, e quelli offerirono a lui i doni, presentandoli colle loro mani, e lo adorarono inchinandosi fino a terra.26 Adunque Iosef venne nella casa sua; ed egli, gli doni tegnenti nelle mani loro, adorârlo inchinati nella terra.
27 Ma egli, renduto loro benignamente il saluto, gl'interrogò dicendo: Il vecchio padre vostro, di cui mi parlaste, è egli sano? vive egli ancora?27 Ma quegli, benignamente risalutati loro, gli domandò, dicendo: oh è salvo lo padre vostro vecchio, del quale voi m'avete detto? Vive egli ancora?
28 Risposero: Sta bene il tuo servo il padre nostro; ei vive tuttora. E incurvatisi lo adorarono.28 Li quali rispuosero: salvo è lo servo tuo padre nostro, e ancora vive. E inchinati adora rono lui.
29 Ma Giuseppe alzati gli occhi vide Beniamin suo fratello uterino, e disse: È egli questi il fratel vostro più piccolo, di cui mi avevate parlato? E soggiunse: Abbia Dio misericordia di te, figlio mio.29 E volgendo Iosef gli occhi suoi, vidde Beniamin, suo fratello di quello medesimo ventre, e disse: è questo lo vostro fratello piccolo, del quale voi m'avevate detto? E un'altra volta disse: Iddio abbia misericordia di te, figliuolo mio!
30 E in fretta si ritirò, perché le viscere di lui si erano commosse a causa del suo fratello, e gli scappavano le lacrime: ed entrato in camera pianse.30 E partissi in fretta, imperciò ch' erano commosse l'interiore sue sopra il fratello suo: dirompe vansi le lacrime, ed entrando nella camera pianse.
31 E di poi lavatosi la faccia venne fuora, e si fe' forza, e disse: Portisi da mangiare.31 E poscia si lavò la faccia, e venne conte nendosi, e disse: ponete gli pani.
32 E imbandita che fu la mensa a parte per Giuseppe ed anche a parte per gli Egiziani, che mangiavano insieme, e a parte pe' fratelli (perocché non è lecito agli Egiziani di mangiar cogli Ebrei, e profano credono tal convito),32 I quali posti, dall'una parte Iosef istava, e dall'una parte i fratelli suoi; e quegli d'Egitto, i quali mangiavano insieme, da un'altra parte; perchè illecito è agli Egizii mangiare colli Ebrei, e pensano che sia sacrilegio questo medesimo convito.
33 Sederono alla destra di lui, il primogenito secondo la sua maggioranza, e il più piccolo secondo la sua età. E restavano maravigliati oltre modo,33 Adunque sedetteno innanzi a lui, lo primo genito secondo le primegenite sue, e lo minimo secondo l'etade sua. E maravigliansi molto,
34 Ricevendo le porzioni, che eran loro mandate da lui: e la porzione maggiore, che era cinque volte più grossa fu per Beniamino. E bevvero, e si esilararono con lui.34 recevute le parti le quali egli recevevano; e la maggiore parte venne a Beniamin, sì che in cinque parti eccedeva. E bevenno, e inebriati sono con lui.