Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

ΠΑΡΟΙΜΙΑΙ - Proverbi - Proverbs 28


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LXXBIBBIA VOLGARE
1 ωσπερ δροσος εν αμητω και ωσπερ υετος εν θερει ουτως ουκ εστιν αφρονι τιμη1 Il malvagio uomo fugge prima che l' uomo lo cacci; (che spesso diviene che alcuno si difenda della cosa innanzi che ne sia dimandato, e quello mostra che meglio è colpevole nella cosa;) anco come il bene non teme per natura cosa che li possa gravare, tutto così il buono uomo non teme malizia d'altrui; (chè sua fidanza ha nel nostro Signore).
2 ωσπερ ορνεα πεταται και στρουθοι ουτως αρα ματαια ουκ επελευσεται ουδενι2 Egli è alcuna volta avvenuto, che in una terra è più signori, che in una altra, (e più sia la terra male guardata e peggior città); e ciò adviene per lo peccato della terra. (Però dice la Scrittura: la terra che saviamente è mantenuta, e ove ciascuno non è signore e non fa sua volontà, non puote essere se none buona; chè) il buono e diritto signore la guarda a diritto e saviamente, e intende la ragione di ciascuno per la dirittura; la vita del buono signore sarà più lunga.
3 ωσπερ μαστιξ ιππω και κεντρον ονω ουτως ραβδος εθνει παρανομω3 Quando il povero uomo è di tale potere, che egli fa male a suo potere, somiglia alla tempesta, che si guasta le biade che ne nasce la fame, (al tetto dove piove tutta via sanza dimorare, per che il caro tempo viene; e quello che con diritto s' affatica e lavora e acquista e guadagna ciò che gli bisogna, il guarda meglio che non fa colui che il toglie e in-. vola; che gli pare che non costi nulla).
4 μη αποκρινου αφρονι προς την εκεινου αφροσυνην ινα μη ομοιος γενη αυτω4 Quelli che non (hanno cura di ben fare, e non hanno ne' cuori loro se none malizia, e non) tengono punto la legge, li disleali lodano (per malizie che veggiono loro fare); ma i prodi uomini, che guardano i comandamenti di Dio, sono incontro a coloro quanto possono.
5 αλλα αποκρινου αφρονι κατα την αφροσυνην αυτου ινα μη φαινηται σοφος παρ' εαυτω5 I malvagi uomini (dove che sieno) non ameranno già dirittura (nè bene fatto); ma coloro che amano Iddio, e che lo temono in loro cuore, odiano i disleali e li traditori.
6 εκ των εαυτου ποδων ονειδος πιεται ο αποστειλας δι' αγγελου αφρονος λογον6 Meglio vale uno povero, semplice uomo (che sua vita mantiene in umilitade, sanza altrui vita gravare o ingannare), che non fa uno ricco, grande uomo, che tutta sua intenzione hae in altrui cose attrarre, e non ha cura come se le abbia.
7 αφελου πορειαν σκελων και παροιμιαν εκ στοματος αφρονων7 Quello che guarda i comandamenti (de' prìncipi) della legge non temerà già crudeltà nè povertà e potenza di mala giustizia; ma colui che tiene compagnia a malvagi uomini, ghiottoni e disleali genti, (non sarà già lungamente senza disavventura, e perciò) metterà duolo e pena ne' suoi amici.
8 ος αποδεσμευει λιθον εν σφενδονη ομοιος εστιν τω διδοντι αφρονι δοξαν8 Colui che raduna ricchezza d'usura o di mal tolletto, grava molto la povera gente; (chè perciò sono molte genti, cioè femine e molti uomini, andati a dolore e a male).
9 ακανθαι φυονται εν χειρι του μεθυσου δουλεια δε εν χειρι των αφρονων9 L'uomo che non vuole udire nè intendere castigamento di legge, (non è già maraviglia s'egli viene a meno, e) sua preghiera non piacerà già a Dio (mentre che menerà tale vita).
10 πολλα χειμαζεται πασα σαρξ αφρονων συντριβεται γαρ η εκστασις αυτων10 Colui che inganna il prode uomo, e che lo tiene e mette in mala via (e in peccato, misfa contro a Dio e al suo prossimo, per tale vita, se non la lascia,) verrà in mala fine, e li beni suoi averanno coloro li quali sono di buona fede; (e al bene ch' elli averà fatto, s'egli ne fece punto, piglieranno molte genti esempio, quando vedranno che non avverrà loro se non poco).
11 ωσπερ κυων οταν επελθη επι τον εαυτου εμετον και μισητος γενηται ουτως αφρων τη εαυτου κακια αναστρεψας επι την εαυτου αμαρτιαν [11α] εστιν αισχυνη επαγουσα αμαρτιαν και εστιν αισχυνη δοξα και χαρις11 Lo ricco uomo crede essere savio per suo avere; e molti uomini sono tenuti savi, che se fussono poveri, sarebbono tenuti folli; (e a coloro guardano molti uomini).
12 ειδον ανδρα δοξαντα παρ' εαυτω σοφον ειναι ελπιδα μεντοι εσχεν μαλλον αφρων αυτου12 (Quando vede che il prode uomo hae longamente vivuto sanza peccato, allo sguardo del mondo ha buona conoscenza; nella fine molto ne devono essere lieti quelli che l'hanno amato in questo secolo; chè per la buona vita ch' egli ha menata gli è apparecchiata la gioia che dura sempre;) molta gloria è nelle cose onde stanno lieti i giusti; là dove i malvagi uomini hanno signoria sopra povera gente, le genti e le terre vanno a male e a confusione.
13 λεγει οκνηρος αποστελλομενος εις οδον λεων εν ταις οδοις13 Quello che non discuopre la sua vita, hae confusione; (se non chiede consiglio de' suoi misfatti a colui che ha potere, non sarà già in pace di cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de' misfatti, onde si sente colpevole;) ma quello che guarda la sua mala vita e lasciala, (elli riconosce il suo peccato), e chiama mercè a Dio, averà da lui misericordia.
14 ωσπερ θυρα στρεφεται επι του στροφιγγος ουτως οκνηρος επι της κλινης αυτου14 Ciascuno uomo che in Dio crede, deve essere tuttavia in paura e in dottanza; (elli si deve tuttavia ricordare de' dolori e de' tormenti dello inferno, quelli che l'averanno sanza fallire e che non pensano di ben fare;) e quelli che a ciò non pensano, anderanno niale.
15 κρυψας οκνηρος την χειρα εν τω κολπω αυτου ου δυνησεται επενεγκειν επι το στομα15 Il principe che è avaro e vizioso e ha signoria sopra l'altre genti (loro grava molto) assomiglia il lione che va in preda e divora l'altre bestie; e somiglia tale uomo l'orso che muore di fame; (non ha pietà di cosa che venga ).
16 σοφωτερος εαυτω οκνηρος φαινεται του εν πλησμονη αποκομιζοντος αγγελιαν16 Il signore che (è reo e angoscioso e che) non vuole intendere il bene, va cercando cagione per che possa offendere coloro che sono sotto di lui; (e però vanno molte terre a male;) ma colui che odia avarizia (e non cura di malvagio avere) viverà lungamente (in bene e in pace).
17 ωσπερ ο κρατων κερκου κυνος ουτως ο προεστως αλλοτριας κρισεως17 L'uomo che non ha pietade nè mercede d'altrui, Iddio e tutto il mondo il deve odiare; e se gli avviene mala ventura, niuno n'averà ira; (ancora Iddio non averae pietade di lui nella fine).
18 ωσπερ οι ιωμενοι προβαλλουσιν λογους εις ανθρωπους ο δε απαντησας τω λογω πρωτος υποσκελισθησεται18 Quello che semplicemente crede nel nostro Signore, sarà salvo, (e secura tutta sua vita, servendolo); quello che è disleale e rigoglioso di mala vita (sarà disfatto e) cadrà sanza rilevarsi.
19 ουτως παντες οι ενεδρευοντες τους εαυτων φιλους οταν δε φωραθωσιν λεγουσιν οτι παιζων επραξα19 (Quello che travaglia suo corpo in fare penitenza e servire a Dio, sarae tutto tempo in gioia di cuore e in abbondanza di bene; ma quello che non sa cominciare penitenza nè bene fare, però che teme che non si possa tenere, sarae tutto giorno in miseria e in dolore, e anderà di male in peggio). Chi lavora il suo podere satollerassi del pane; ma chi starà pigro diventerà mendico.
20 εν πολλοις ξυλοις θαλλει πυρ οπου δε ουκ εστιν διθυμος ησυχαζει μαχη20 L'uomo leale sanza malizia e sanza invidia sarà lodato da molte genti; quello che desidera d'essere ricco (e non puote sanza tale cosa dove non ha diritto) non fie sanza colpa.
21 εσχαρα ανθραξιν και ξυλα πυρι ανηρ δε λοιδορος εις ταραχην μαχης21 L'uomo che tiene giustizia, e non fa dirittura così al povero come al ricco, fa molto grande peccato; (chè non si doverebbe piegare dalla diritta via nè per amore nè per persona;) e s' elli fa altrimenti che dirittura, elli mostra che ami più fare torto per donare, che non fa dirittura mantenere per Iddio, e lealtà e giustizia.
22 λογοι κερκωπων μαλακοι ουτοι δε τυπτουσιν εις ταμιεια σπλαγχνων22 L'uomo che desidera d' essere ricco, e ha invidia d'altrui, (nou teme di fare malizia nè peccato, pure ch' elli abbia sua volontà; e quando elli lungo tempo è stato in tale vita, e non se ne guarda, e Iddio vede che non ha cura d'amendarsi, allora li manda la morte che l'abbatte, e vanne allo inferno) non s'accorge che gli viene addosso povertà.
23 αργυριον διδομενον μετα δολου ωσπερ οστρακον ηγητεον χειλη λεια καρδιαν καλυπτει λυπηραν23 Quello che castiga il prode uomo (e scampalo da pericolo), averà grande grazia (da Dio per sua bontade), e amerallo assai più che colui che per bello sembiante lo inganna.
24 χειλεσιν παντα επινευει αποκλαιομενος εχθρος εν δε τη καρδια τεκταινεται δολους24 Elli sono una maniera di gente che pigliano arditamente delle cose di loro padre, e dicono che bene il possono fare, e non credono avere peccato; ma (la Scrittura dice che) quello che ciò fa è partefice ad uno omicidio.
25 εαν σου δεηται ο εχθρος μεγαλη τη φωνη μη πεισθης επτα γαρ εισιν πονηριαι εν τη ψυχη αυτου25 L'uomo che ha sicurtà e fidanza in sua forza e in suo potere, non è già savio; ma quello che saviamente fa sanza altrui gravare, sarà lodato dalle genti.
26 ο κρυπτων εχθραν συνιστησιν δολον εκκαλυπτει δε τας εαυτου αμαρτιας ευγνωστος εν συνεδριοις26 Chi s'affida al cuor suo è stolto; e chi va saviamente sarà salvo.
27 ο ορυσσων βοθρον τω πλησιον εμπεσειται εις αυτον ο δε κυλιων λιθον εφ' εαυτον κυλιει27 Quello che fa volentieri limosina, e dà delle sue cose per Dio a' poveri, non averà già bisogno nè povertà in sua vita; ma quello che non vuole udire il povero quand' elli il priega, sarà in povertà (e in dolore in questo secolo e nell' altro).
28 γλωσσα ψευδης μισει αληθειαν στομα δε αστεγον ποιει ακαταστασιας28 Quando i disleali uomini sono in signoria (sopra buone genti, molto è grande malaventura, chè) molti prodi uomini sono a dolore; ma quando sono alla loro mala fine, molte genti ne prendono esempio, e perciò che hanno veduta la mala ventura de' disleali, e' si castigano e prendono a fare bene (per tale esemplo).