Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Proverbi 28


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1Il malvagio uomo fugge prima che l' uomo lo cacci; (che spesso diviene che alcuno si difenda della cosa innanzi che ne sia dimandato, e quello mostra che meglio è colpevole nella cosa;) anco come il bene non teme per natura cosa che li possa gravare, tutto così il buono uomo non teme malizia d'altrui; (chè sua fidanza ha nel nostro Signore).2Egli è alcuna volta avvenuto, che in una terra è più signori, che in una altra, (e più sia la terra male guardata e peggior città); e ciò adviene per lo peccato della terra. (Però dice la Scrittura: la terra che saviamente è mantenuta, e ove ciascuno non è signore e non fa sua volontà, non puote essere se none buona; chè) il buono e diritto signore la guarda a diritto e saviamente, e intende la ragione di ciascuno per la dirittura; la vita del buono signore sarà più lunga.3Quando il povero uomo è di tale potere, che egli fa male a suo potere, somiglia alla tempesta, che si guasta le biade che ne nasce la fame, (al tetto dove piove tutta via sanza dimorare, per che il caro tempo viene; e quello che con diritto s' affatica e lavora e acquista e guadagna ciò che gli bisogna, il guarda meglio che non fa colui che il toglie e in-. vola; che gli pare che non costi nulla).4Quelli che non (hanno cura di ben fare, e non hanno ne' cuori loro se none malizia, e non) tengono punto la legge, li disleali lodano (per malizie che veggiono loro fare); ma i prodi uomini, che guardano i comandamenti di Dio, sono incontro a coloro quanto possono.5I malvagi uomini (dove che sieno) non ameranno già dirittura (nè bene fatto); ma coloro che amano Iddio, e che lo temono in loro cuore, odiano i disleali e li traditori.6Meglio vale uno povero, semplice uomo (che sua vita mantiene in umilitade, sanza altrui vita gravare o ingannare), che non fa uno ricco, grande uomo, che tutta sua intenzione hae in altrui cose attrarre, e non ha cura come se le abbia.7Quello che guarda i comandamenti (de' prìncipi) della legge non temerà già crudeltà nè povertà e potenza di mala giustizia; ma colui che tiene compagnia a malvagi uomini, ghiottoni e disleali genti, (non sarà già lungamente senza disavventura, e perciò) metterà duolo e pena ne' suoi amici.8Colui che raduna ricchezza d'usura o di mal tolletto, grava molto la povera gente; (chè perciò sono molte genti, cioè femine e molti uomini, andati a dolore e a male).9L'uomo che non vuole udire nè intendere castigamento di legge, (non è già maraviglia s'egli viene a meno, e) sua preghiera non piacerà già a Dio (mentre che menerà tale vita).10Colui che inganna il prode uomo, e che lo tiene e mette in mala via (e in peccato, misfa contro a Dio e al suo prossimo, per tale vita, se non la lascia,) verrà in mala fine, e li beni suoi averanno coloro li quali sono di buona fede; (e al bene ch' elli averà fatto, s'egli ne fece punto, piglieranno molte genti esempio, quando vedranno che non avverrà loro se non poco).11Lo ricco uomo crede essere savio per suo avere; e molti uomini sono tenuti savi, che se fussono poveri, sarebbono tenuti folli; (e a coloro guardano molti uomini).12(Quando vede che il prode uomo hae longamente vivuto sanza peccato, allo sguardo del mondo ha buona conoscenza; nella fine molto ne devono essere lieti quelli che l'hanno amato in questo secolo; chè per la buona vita ch' egli ha menata gli è apparecchiata la gioia che dura sempre;) molta gloria è nelle cose onde stanno lieti i giusti; là dove i malvagi uomini hanno signoria sopra povera gente, le genti e le terre vanno a male e a confusione.13Quello che non discuopre la sua vita, hae confusione; (se non chiede consiglio de' suoi misfatti a colui che ha potere, non sarà già in pace di cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de' misfatti, onde si sente colpevole;) ma quello che guarda la sua mala vita e lasciala, (elli riconosce il suo peccato), e chiama mercè a Dio, averà da lui misericordia.14Ciascuno uomo che in Dio crede, deve essere tuttavia in paura e in dottanza; (elli si deve tuttavia ricordare de' dolori e de' tormenti dello inferno, quelli che l'averanno sanza fallire e che non pensano di ben fare;) e quelli che a ciò non pensano, anderanno niale.15Il principe che è avaro e vizioso e ha signoria sopra l'altre genti (loro grava molto) assomiglia il lione che va in preda e divora l'altre bestie; e somiglia tale uomo l'orso che muore di fame; (non ha pietà di cosa che venga ).16Il signore che (è reo e angoscioso e che) non vuole intendere il bene, va cercando cagione per che possa offendere coloro che sono sotto di lui; (e però vanno molte terre a male;) ma colui che odia avarizia (e non cura di malvagio avere) viverà lungamente (in bene e in pace).17L'uomo che non ha pietade nè mercede d'altrui, Iddio e tutto il mondo il deve odiare; e se gli avviene mala ventura, niuno n'averà ira; (ancora Iddio non averae pietade di lui nella fine).18Quello che semplicemente crede nel nostro Signore, sarà salvo, (e secura tutta sua vita, servendolo); quello che è disleale e rigoglioso di mala vita (sarà disfatto e) cadrà sanza rilevarsi.19(Quello che travaglia suo corpo in fare penitenza e servire a Dio, sarae tutto tempo in gioia di cuore e in abbondanza di bene; ma quello che non sa cominciare penitenza nè bene fare, però che teme che non si possa tenere, sarae tutto giorno in miseria e in dolore, e anderà di male in peggio). Chi lavora il suo podere satollerassi del pane; ma chi starà pigro diventerà mendico.20L'uomo leale sanza malizia e sanza invidia sarà lodato da molte genti; quello che desidera d'essere ricco (e non puote sanza tale cosa dove non ha diritto) non fie sanza colpa.21L'uomo che tiene giustizia, e non fa dirittura così al povero come al ricco, fa molto grande peccato; (chè non si doverebbe piegare dalla diritta via nè per amore nè per persona;) e s' elli fa altrimenti che dirittura, elli mostra che ami più fare torto per donare, che non fa dirittura mantenere per Iddio, e lealtà e giustizia.22L'uomo che desidera d' essere ricco, e ha invidia d'altrui, (nou teme di fare malizia nè peccato, pure ch' elli abbia sua volontà; e quando elli lungo tempo è stato in tale vita, e non se ne guarda, e Iddio vede che non ha cura d'amendarsi, allora li manda la morte che l'abbatte, e vanne allo inferno) non s'accorge che gli viene addosso povertà.23Quello che castiga il prode uomo (e scampalo da pericolo), averà grande grazia (da Dio per sua bontade), e amerallo assai più che colui che per bello sembiante lo inganna.24Elli sono una maniera di gente che pigliano arditamente delle cose di loro padre, e dicono che bene il possono fare, e non credono avere peccato; ma (la Scrittura dice che) quello che ciò fa è partefice ad uno omicidio.25L'uomo che ha sicurtà e fidanza in sua forza e in suo potere, non è già savio; ma quello che saviamente fa sanza altrui gravare, sarà lodato dalle genti.26Chi s'affida al cuor suo è stolto; e chi va saviamente sarà salvo.27Quello che fa volentieri limosina, e dà delle sue cose per Dio a' poveri, non averà già bisogno nè povertà in sua vita; ma quello che non vuole udire il povero quand' elli il priega, sarà in povertà (e in dolore in questo secolo e nell' altro).28Quando i disleali uomini sono in signoria (sopra buone genti, molto è grande malaventura, chè) molti prodi uomini sono a dolore; ma quando sono alla loro mala fine, molte genti ne prendono esempio, e perciò che hanno veduta la mala ventura de' disleali, e' si castigano e prendono a fare bene (per tale esemplo).