Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine?1 Ho stretto un patto con i miei occhi,
di non fissare lo sguardo su una vergine.
2 E pur quale è la parte che Iddio mi ha mandata da alto? E quale è l’eredità che l’Onnipotente mi ha data da’ luoghi sovrani?2 E invece, quale sorte mi assegna Dio di lassù
e quale eredità mi riserva l’Onnipotente dall’alto?
3 La ruina non è ella per lo perverso, E gli accidenti strani per gli operatori d’iniquità?3 Non è forse la rovina riservata all’iniquo
e la sventura per chi compie il male?
4 Non vede egli le mie vie? E non conta egli tutti i miei passi?4 Non vede egli la mia condotta
e non conta tutti i miei passi?
5 Se io son proceduto con falsità, E se il mio piè si è affrettato alla fraude,5 Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
6 Pesimi pure Iddio con bilance giuste, E conoscerà la mia integrità.6 mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconosca la mia integrità.
7 Se i miei passi si sono stornati dalla diritta via, E se il mio cuore è ito dietro agli occhi miei, E se alcuna macchia mi è rimasta attaccata alla mano;7 Se il mio passo è andato fuori strada
e il mio cuore ha seguìto i miei occhi,
se la mia mano si è macchiata,
8 Semini pure io, e un altro se lo mangi; E sieno diradicati i miei rampolli8 io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
9 Se il mio cuore è stato allettato dietro ad alcuna donna, E se io sono stato all’agguato all’uscio del mio prossimo;9 Se il mio cuore si lasciò sedurre da una donna
e sono stato in agguato alla porta del mio prossimo,
10 Macini pur la mia moglie ad un altro, E chininsi altri addosso a lei.10 mia moglie macini per un estraneo
e altri si corichino con lei;
11 Perciocchè quello è una scelleratezza, Ed una iniquità da giudici.11 difatti quella è un’infamia,
un delitto da denunciare,
12 Conciossiachè quello sarebbe stato un fuoco Che mi avrebbe consumato fino a perdizione, E avrebbe diradicata tutta la mia rendita.12 quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13 Se io ho disdegnato di comparire in giudicio col mio servitore, E con la mia servente, Quando hanno litigato meco;13 Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
14 E che farei io, quando Iddio si leverà? E quando egli ne farà inchiesta, che gli risponderei?14 che cosa farei, quando Dio si alzasse per giudicare,
e che cosa risponderei, quando aprisse l’inquisitoria?
15 Colui che mi ha fatto nel seno non ha egli fatto ancora lui? Non è egli un medesimo che ci ha formati nella matrice?15 Chi ha fatto me nel ventre materno,
non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel grembo?
16 Se io ho rifiutato a’ poveri ciò che desideravano, Ed ho fatti venir meno gli occhi della vedova;16 Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano,
se ho lasciato languire gli occhi della vedova,
17 E se ho mangiato tutto solo il mio boccone, E se l’orfano non ne ha eziandio mangiato;17 se da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse anche l’orfano
18 Conciossiachè dalla mia fanciullezza esso sia stato allevato meco, Come appresso un padre; Ed io abbia dal ventre di mia madre avuta cura della vedova;18 – poiché fin dall'infanzia come un padre io l’ho allevato
e, appena generato, gli ho fatto da guida –,
19 Se ho veduto che alcuno perisse per mancamento di vestimento, E che il bisognoso non avesse nulla da coprirsi;19 se mai ho visto un misero senza vestito
o un indigente che non aveva di che coprirsi,
20 Se le sue reni non mi hanno benedetto, E se egli non si è riscaldato con la lana delle mie pecore;20 se non mi hanno benedetto i suoi fianchi,
riscaldàti con la lana dei miei agnelli,
21 Se io ho levata la mano contro all’orfano, Perchè io vedeva chi mi avrebbe aiutato nella porta;21 se contro l’orfano ho alzato la mano,
perché avevo in tribunale chi mi favoriva,
22 Caggiami la paletta della spalla, E sia il mio braccio rotto, e divelto dalla sua canna.22 mi si stacchi la scapola dalla spalla
e si rompa al gomito il mio braccio,
23 Perciocchè io avea spavento della ruina mandata da Dio, E che io non potrei durar per la sua altezza23 perché mi incute timore il castigo di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
24 Se ho posto l’oro per mia speranza; E se ho detto all’oro fino: Tu sei la mia confidanza;24 Se ho riposto la mia speranza nell’oro
e all’oro fino ho detto: “Tu sei la mia fiducia”,
25 Se mi son rallegrato perchè le mie facoltà fosser grandi, E perchè la mia mano avesse acquistato assai;25 se ho goduto perché grandi erano i miei beni
e guadagnava molto la mia mano,
26 Se ho riguardato il sole, quando risplendeva; E la luna facendo il suo corso, chiara e lucente;26 se, vedendo il sole risplendere
e la luna avanzare smagliante,
27 E se il mio cuore è stato di nascosto sedotto, E la mia bocca ha baciata la mia mano;27 si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
28 Questa ancora è una iniquità da giudici; Conciossiachè io avrei rinnegato l’Iddio disopra.28 anche questo sarebbe stato un delitto da denunciare,
perché avrei rinnegato Dio, che sta in alto.
29 Se mi son rallegrato della calamità del mio nemico, Se mi son commosso di allegrezza, quando male gli era sopraggiunto,29 Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico?
Ho esultato perché lo colpiva la sventura?
30 Io che non pure ho recato il mio palato a peccare, Per chieder la sua morte con maledizione;30 Ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurandogli la morte con imprecazioni?
31 Se la gente del mio tabernacolo non ha detto: Chi ci darà della sua carne? Noi non ce ne potremmo giammai satollare….31 La gente della mia tenda esclamava:
“A chi non ha dato le sue carni per saziarsi?”.
32 Il forestiere non è restato la notte in su la strada; Io ho aperto il mio uscio al viandante32 All’aperto non passava la notte il forestiero
e al viandante aprivo le mie porte.
33 Se io ho coperto il mio misfatto, come fanno gli uomini, Per nasconder la mia iniquità nel mio seno…33 Non ho nascosto come uomo la mia colpa,
tenendo celato nel mio petto il mio delitto,
34 Quantunque io potessi spaventare una gran moltitudine, Pure i più vili della gente mi facevano paura, Ed io mi taceva, e non usciva fuor della porta.34 come se temessi molto la folla
e il disprezzo delle famiglie mi spaventasse,
tanto da starmene zitto, senza uscire di casa.
35 Oh! avessi io pure chi mi ascoltasse! Ecco, il mio desiderio è Che l’Onnipotente mi risponda, O che colui che litiga meco mi faccia una scritta;35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L’Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
36 Se io non la porto in su la spalla, E non me la lego attorno a guisa di bende.36 vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
37 Io gli renderei conto di tutti i miei passi, Io mi accosterei a lui come un capitano.37 Gli renderò conto di tutti i miei passi,
mi presenterei a lui come un principe».
38 Se la mia terra grida contro a me, E se parimente i suoi solchi piangono;38 Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono a una sola voce,
39 Se ho mangiati i suoi frutti senza pagamento, E se ho fatto sospirar l’anima de’ suoi padroni;39 se ho mangiato il suo frutto senza pagare
e ho fatto sospirare i suoi coltivatori,
40 In luogo del grano nascami il tribolo, E il loglio in luogo dell’orzo. Qui finiscono i ragionamenti di Giobbe40 ]Sono finite le parole di Giobbe.