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Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 25


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Samuele morì, e tutto Israele si radunò e fece il lamento su di lui. Lo seppellirono presso la sua casa a Rama. Davide si alzò e scese verso il deserto di Paran.
1 Or morì Samuel, e raunossi tutto il popolo d' Israel; e pianserlo, e seppellìrlo in Ramata nella casa sua. E David si levò, e se n'andò nel deserto di Faran.
2 Vi era a Maon un uomo che possedeva beni a Carmel; costui era molto ricco, aveva tremila pecore e mille capre e si trovava a Carmel per tosare il gregge.2 Ed era uno uomo nella solitudine di Maon, e la sua possessione era in Carmelo; ed era quello uomo molto grande, e avea III milia pecore e mille capre; e accadette ch' egli andò a tondere le pecore sue in Carmelo.
3 Quest’uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigàil. La donna era assennata e di bell’aspetto, ma il marito era rude e di brutte maniere; era un Calebita.3 E avea nome quello uomo Nabal; e la moglie avea nome Abigail; ed era quella femina prudentissima e bella, e il suo marito era duro, pessimo e malizioso; [ed era della schiatta di Caleb].
4 Davide nel deserto sentì che Nabal era alla tosatura del gregge.4 Ora intendendo David nel deserto, che Nabal tondea le sue pecore,
5 Allora Davide inviò dieci domestici; Davide disse a questi domestici: «Salite a Carmel, andate da Nabal e chiedetegli a mio nome se sta bene.5 mandò dieci giovani, e disse loro: ascendete in Carmelo a Nabal; e giunti, salutatelo da mia parte pacificamente.
6 Voi direte così al mio fratello: “Pace a te e pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene!6 E diretegli così; sia pace a te, e alli fratelli miei, e alla tua casa, e a tutte le cose tue.
7 Ho sentito appunto che stanno facendo per te la tosatura. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non abbiamo recato loro alcuna offesa e niente è stato loro sottratto finché sono stati a Carmel.7 Io intesi che i tuoi pastori, i quali erano con esso noi, tondeano nel deserto le pecore; a' quali noi non fummo mai molesti, e mai non si ritrovarono meno alcuna del loro gregge, tutto il tempo che furono (e conversarono) con esso noi in Carmelo.
8 Interroga i tuoi domestici e ti informeranno. Questi domestici trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da’, ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide”».8 E di questo dimanda i tuoi servi, e dirannoti. Ora i tuoi servi trovino grazia nel tuo cospetto, però che noi siamo venuti (a te) in buon dì; onde ciò che tu hai alle mani, dà a' servi tuoi e al tuo figliuolo David.
9 I domestici di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero.9 E venuti i servi di David, dissero a Nabal tutte queste parole da parte di David e stettero quieti.
10 Ma Nabal rispose ai servi di Davide: «Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse? Oggi sono troppi i servi che vanno via dai loro padroni.10 E Nabal respuose a' servi di David, e disse: chi è David? e chi è figliuolo di Isai? oggi sono moltiplicati i servi che fuggono i suoi signori.
11 Devo prendere il pane, l’acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga?».11 Dunque torrò io il mio pane e la mia acqua e la carne delle mie bestie, le quali io ho morte per li miei tonditori, e darolle a uomini, li quali non so onde si sieno?
12 I domestici di Davide rifecero la strada, tornarono indietro e gli riferirono tutto questo discorso.12 E i servi di David ritornarono per la via sua (a David); e tornati che furono, nunciarono a David tutte le parole che Nabal avea dette.
13 Allora Davide disse ai suoi uomini: «Cingete tutti la spada!». Tutti cinsero la spada e Davide cinse la sua e partirono dietro a Davide circa quattrocento uomini. Duecento rimasero a guardia dei bagagli.
13 Allora David disse ai suoi uomini: ciascuno si cinga la sua spada. E ciascuno si cinse la sua spada, e anco David si cinse la sua spada; e seguitarono forse David quattrocento uomini, e CC ne rimasero ai loggiamenti.
14 Ma Abigàil, la moglie di Nabal, fu avvertita da uno dei domestici, che le disse: «Ecco, Davide ha inviato messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli ha inveito contro di loro.14 Ma uno de' servi di Nabal nunciò ad Abigail, moglie di Nabal, e disse: David mandò messaggi del deserto a benedicere al nostro signore, il quale gli turbò.
15 Veramente questi domestici sono stati molto buoni con noi; non ci hanno recato offesa e non ci è stato sottratto niente finché siamo stati con loro, quando eravamo in campagna.15 Questi uomini a noi sono stati assai buoni e non molesti; e giammai (di nostre greggi) non perì alcuna cosa, tutto il tempo che noi siamo conversati con esso loro nel deserto.
16 Sono stati per noi come un muro di difesa di notte e di giorno, finché siamo stati con loro a pascolare il gregge.16 Anzi erano a noi come muro, di dì e di notte, tutto il tempo che noi pascemmo le nostre gregge con esso loro.
17 Ora esamina bene ciò che devi fare, perché pende qualche male sul nostro padrone e su tutta la sua casa. Egli è un uomo perverso e non gli si può parlare».17 Per la qual cosa considera quello che tu fai; però che la è compiuta la malizia inverso del tuo marito e della tua casa; ed egli è figliuolo del diavolo, sì che non gli puote altri favellare.
18 Abigàil allora prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque pecore già pronte, cinque sea di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi, e li caricò sugli asini.18 Abigail ispaciatamente CC pani tolse, e due otri di vino, e cinque montoni cotti, e cinque misure di polenta, cento palle d' uve passe, e CC masse di fiche secche, e puosele sugli asini.
19 Poi disse ai domestici: «Precedetemi, io vi seguirò». Ma non informò il marito Nabal.
19 E disse a' servi suoi: andate innanzi, e io dopo vi seguiterò. E questo non fece sapere al suo marito Nabal.
20 Ora, mentre ella sul dorso di un asino scendeva lungo un sentiero nascosto della montagna, Davide e i suoi uomini scendevano di fronte a lei ed essa s’incontrò con loro.20 E montata ella in su l'asino e discendendo (egli) a' piedi del monte, David e i suoi discendevano incontro a lei; ai quali ella si fece innanzi, incontro a loro.
21 Davide andava dicendo: «Dunque ho custodito invano tutto ciò che appartiene a costui nel deserto; niente fu sottratto di ciò che gli appartiene ed egli mi rende male per bene.21 E David disse: veracemente, invano io hoe guardato nel deserto tutte le cose di Nabal, e non perì alcuna cosa di tutte le cose che a lui apparteneano; e ha a me renduto male per bene.
22 Tanto faccia Dio a Davide e ancora peggio, se di tutti i suoi lascerò sopravvivere fino al mattino un solo maschio!».22 E questo faccia Iddio a' nemici di David, e questo aggiunga, se io lascerò nulla di tutte le cose che a lui appartiene, insino a domattina.
23 Appena Abigàil vide Davide, smontò in fretta dall’asino, cadde con la faccia davanti a Davide e si prostrò a terra.23 E Abigail, veduto David, ispacciatamente discese dell' asino; e gittossi in terra dinanzi a lui, e adorollo sopra la terra.
24 Caduta ai suoi piedi disse: «Ti prego, mio signore, sono io colpevole! Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu ascolta le parole della tua schiava.24 E cadendo ai piedi suoi, disse: Signore mio, questa iniquità sia in me; io ti priego che la tua serva ti possa favellare, che tu intendi le mie parole.
25 Non faccia caso il mio signore a quell’uomo perverso che è Nabal, perché egli è come il suo nome: stolto si chiama e stoltezza è in lui; io, tua schiava, non avevo visto, o mio signore, i tuoi domestici che avevi mandato.25 Non ponga, il mio signore re, il cuore sopra questo nequissimo uomo Nabal; però che secondo il suo nome egli è stolto, e la sua stoltizia si è con esso lui; e io tua serva, signore mio, non vidi i tuoi servi, li quali tu mandasti.
26 Ora, mio signore, per la vita di Dio e per la tua vita, poiché Dio ti ha impedito di giungere al sangue e di farti giustizia da te stesso, ebbene ora siano come Nabal i tuoi nemici e coloro che cercano di fare il male al mio signore.26 Ora, signore mio, vive Iddio, e vive l' anima tua, il quale non ha permesso che tu venghi nel sangue, e ha salvato te e la tua mano; e ora i tuoi nemici sieno fatti come Nabal, e tutti quelli che cercano male al mio signore.
27 E ora questo dono che la tua schiava porta al mio signore, fa’ che sia dato ai domestici che seguono i passi del mio signore.27 Onde ricevi la benedizione che la serva tua cerca a te; e dànne a' servi che sèguitano il mio signore.
28 Perdona la colpa della tua schiava. Certo il Signore edificherà al mio signore una casa stabile, perché il mio signore combatte le battaglie del Signore, né si troverà alcun male in te per tutti i giorni della tua vita.28 Tolli via la iniquità dalla serva tua; però Iddio farà a te, sighore mio, casa fedele, però che combatti le battaglie del Signore; onde, tutto il tempo della tua vita, non sia trovata in te malizia.
29 Se qualcuno insorgerà a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, la vita del mio signore sarà conservata nello scrigno dei viventi presso il Signore, tuo Dio, mentre la vita dei tuoi nemici egli la scaglierà via come dal cavo della fionda.29 Certo se alcun uomo si leverà a perseguitarti, e a volere torre l'anima tua, l'anima del mio signore sarà guardata, sì come il fascio de' viventi, appo il tuo Signore Iddio; e l'anima de' tuoi nemici sarà girata, sì come impeto e giramento di rombola.
30 Certo, quando il Signore ti avrà concesso tutto il bene che ha detto a tuo riguardo e ti avrà costituito capo d’Israele,30 E quando il Signore avrà fatto a te, signore mio, tutte le cose buone che hae dette di te, e avratti fatto duca sopra Israel,
31 non sia d’inciampo o di rimorso al mio signore l’aver versato invano il sangue e l’essersi il mio signore fatto giustizia da se stesso. Il Signore farà prosperare il mio signore, ma tu vorrai ricordarti della tua schiava».31 non ti sarà questo in singhiozzo, e in iscrupolo di cuore, che tu abbi isparto il sangue innocente, ovvero che tu abbi vendicato te medesimo; e quando il Signore averà fatto bene al mio signore, ricordera'ti della tua serva (e fara'mi bene).
32 Davide disse ad Abigàil: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ti ha mandato oggi incontro a me.32 E David disse ad Abigail: benedetto sia il Signore Iddio d' Israel, il quale t' hae mandata oggi rincontro a me, e benedetto il tuo parlare.
33 Benedetto il tuo senno e benedetta tu che sei riuscita a impedirmi oggi di giungere al sangue e di farmi giustizia da me.33 E benedetta tu che m' hai oggi ritenuto, ch' io non sia andato al sangue, e che la mia mano non abbia vendicato.
34 Viva sempre il Signore, Dio d’Israele, che mi ha impedito di farti del male; perché, se non fossi venuta in fretta incontro a me, non sarebbe rimasto a Nabal allo spuntar del giorno un solo maschio».34 La quale cosa se non fosse, vive il Signore Iddio d' Israel, il quale m' hae ritenuto ch' io non ti faccia male; che se tu non fossi venuta ratto rincontro a me, non sarebbe rimaso alcuna cosa a Nabal insino alla luce di domattina, persino a quelli che piscia al parete.
35 Davide prese poi dalle mani di lei quanto gli aveva portato e le disse: «Torna a casa in pace. Vedi: ho ascoltato la tua voce e ho rasserenato il tuo volto».
35 E tolse della sua mano tutte quelle cose che gli avea portate, e dissegli: va in pace alla casa tua, ecco ch' io ho esaudita la voce tua, e onorata la presenza tua.
36 Abigàil tornò da Nabal: questi teneva in casa un banchetto come un banchetto da re. Il suo cuore era soddisfatto ed egli era fin troppo ubriaco. Ella non gli disse né tanto né poco fino allo spuntar del giorno.36 E Abigail se n'andò a Nabal; e in casa sua era convito, quasi convito di re; ed era il cuore di Nabal allegro, ed era ebrio troppo; e non gliene fece a sapere parola, nè piccola nè grande, insino alla mattina.
37 Il mattino dopo, quando Nabal ebbe smaltito il vino, la moglie gli narrò la faccenda. Allora il cuore gli si tramortì nel petto ed egli rimase come una pietra.37 La mattina venuta, avendo Nabal ismaltito il vino, la sua moglie gli significò queste parole; e il cuore dentro divenuto tutto morto, e' diventò come pietra.
38 Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì.38 E passati X dì, Iddio percosse Nabal, e morì.
39 Quando Davide sentì che Nabal era morto, esclamò: «Benedetto il Signore che ha difeso la mia causa per l’ingiuria fattami da Nabal e ha trattenuto il suo servo dal male e ha rivolto sul capo di Nabal la sua cattiveria». Poi Davide mandò messaggeri e annunciò ad Abigàil che voleva prenderla in moglie.39 E udendo David, che Nabal era morto, disse: benedetto sia il Signore, il quale ha giudicato il mio disonore della mano di Nabal, il servo suo hae guardato di male, e ha il Signore renduta la malizia di Nabal nel suo capo. E mandò David, e favellò ad Abigail per tuorla per moglie.
40 I servi di Davide andarono a Carmel e le dissero: «Davide ci ha mandato a prenderti, perché tu sia sua moglie».40 E vennero i servi di David ad Abigail in Carmelo, e favellarono a lei, e dissero: David ci ha mandati a te, per toglierti per sua moglie.
41 Ella si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua schiava diventerà una serva per lavare i piedi ai servi del mio signore».41 La quale si levò, e inchinata in terra adorò, e disse: ecco la tua serva sia serva a lavare i piedi de' servi del mio signore.
42 Abigàil si preparò in fretta, poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie.42 E con fretta si levò Abigail, e montò in su uno asino, e cinque fanciulle andarono con lei, e seguitarono i messaggi di David; e fue fatta sua moglie.
43 Davide aveva preso anche Achinòam di Izreèl e furono tutte e due sue mogli.43 E anche tolse David Achinoa di Iezrael; e amendue furono sue mogli.
44 Saul aveva dato sua figlia Mical, già moglie di Davide, a Paltì figlio di Lais, che era di Gallìm.44 E Saul diede Micol sua figliuola, moglie di David, (a uno altro uomo, cioè) a Falti figliuolo di Lais, il quale era di Gallim.