Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaia 5


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Voglio cantare per il mio diletto
il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
1 Io canterò al mio diletto il canto del mio parente della sua vigna. La vigna è fatta al mio diletto nel corno al figliuolo dell' olio.
2 Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi.
2 E fece la siepe nella vigna, e trasse le pietre di quella, e piantò la vigna eletta, ed edificò la torre nel mezzo di lei, e fece lo canale in quella vigna; e aspettò ch' ella facesse uve buone (e fedeli), ed ella fece uve salvatiche.
3 E ora, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
3 Adunque ora voi, abitatori di Ierusalem e di Giuda, giudicate tra me e la mia vigna.
4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha prodotto acini acerbi?
4 Ora è alcuna cosa ch' io dovessi fare alla mia vigna, che non gliele abbi fatto? E però aspettai che facesse uve buone (e naturali), ed ella mi fece uve salvatiche.
5 Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
5 E ora dimostrerò a voi quello ch' io farò alla mia vigna, (ma quella cosa la quale io farò alla vigna): i? li torrò a lei la sua siepe, e sarae in dispergimento; guasterò il suo muro, e sarà conculcata
6 La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
6 e diserta; e non si poterà, e non si caverà; e saranno sopra lei vepri e spine; e comande.oe alli nuvoli, che non piovano sopra lei rugiada.
7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa d’Israele;
gli abitanti di Giuda
sono la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.
7 Vigna del Signore delli eserciti la casa d' Israel è, e gli uomini di Giuda germoglio dilettabile suo; io hoe aspettato che facesse il giudicio, ed ecco la iniquità; e hoe aspettato che facesse la giustizia, ed ecco il rumore.
8 Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo,
finché non vi sia più spazio,
e così restate soli ad abitare nella terra.
8 Guai a voi che congiugnete la casa alla casa, e lo campo congiugnete al campo d' insino al termine del luogo! deh, soli voi abiterete nel mezzo della terra?
9 Ha giurato ai miei orecchi il Signore degli eserciti:
«Certo, molti palazzi
diventeranno una desolazione,
grandi e belli
saranno senza abitanti».
9 E nelle mie orecchie sono queste cose, dice il Signore delli eserciti: se non saranno case molto diserte, grandi e belle, sanza abitatore.
10 Poiché dieci iugeri di vigna
produrranno solo un bat
e un homer di seme
produrrà un’efa.
10 E quanto terreno da vigna puote lavorare dieci para di buoi in uno dì produrrà uno vasellino di vino, e XXX moggia di seme faranno tre moggia di frutti.
11 Guai a coloro che si alzano presto al mattino
e vanno in cerca di bevande inebrianti
e si attardano alla sera.
Il vino li infiamma.
11 Guai a voi che vi levate la mattina a seguitare la ebrietade, e per bere insino al vespro, e per essere riscaldati dal vino!
12 Ci sono cetre e arpe,
tamburelli e flauti
e vino per i loro banchetti;
ma non badano all’azione del Signore,
non vedono l’opera delle sue mani.
12 La citara, la lira, il tamburo e la tibia, e lo vino sì è nello convito vostro; e le operazioni del Signore non guardate, e l' operazioni delle sue mani non considerate.
13 Perciò il mio popolo sarà deportato
senza che neppure lo sospetti.
I suoi grandi periranno di fame,
il suo popolo sarà arso dalla sete.
13 E imperò lo mio popolo è menato in prigione, però che non ebbe scienza; e li gentili uomini di lui morirono di fame, e la sua moltitudine morì di sete.
14 Pertanto gli inferi dilatano le loro fauci,
spalancano senza misura la loro bocca.
Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo,
il tripudio e la gioia della città.
14 E però lo inferno dilatoe l'anima sua, e aprie la sua bocca sanza alcuno termine; e discenderanno li suoi forti uomini, e il suo populo e li grandi e gloriosi suoi, ad esso.
15 L’uomo sarà piegato,
il mortale sarà abbassato,
gli occhi dei superbi si abbasseranno.
15 L'uomo sarà umiliato e incurvato; e li occhi de' sublimi (cioè de' superbi) saranno posti sotto.
16 Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio
e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.
16 E sarae esaltato il Signore degli eserciti nel giudicio, e Iddio santo sarae santificato in giustizia.
17 Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,
sulle rovine brucheranno i grassi capretti.
17 E saranno pasciuti li agnelli secondo il suo ordine; e la terra deserta, conversa in abondanza, li forestieri la mangeranno.
18 Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da tori
e il peccato con funi da carro,
18 Guai a voi, che traete la iniquitade nelli lacciuoli della vanità, e come legame del carro il peccato!
19 che dicono: «Faccia presto,
acceleri pure l’opera sua,
perché la vediamo;
si facciano più vicini e si compiano
i progetti del Santo d’Israele,
perché li conosciamo».
19 Li quali dite: affrettisi e vegna in fretta la sua opera, acciò che la veggiamo; approssimi e venga lo consiglio del santo d' Israel, e saperemolo.
20 Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.
20 Guai a voi che dite il bene male, e il male bene; ponendo le tenebre luce, e la luce tenebre; e ponendo lo dolce amaro, e lo amaro dolce.
21 Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti.
21 Guai a voi che siete savi ne' vostri occhi, e dinanzi a voi medesimi prudenti!
22 Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,
valorosi nel mescere bevande inebrianti,
22 Guai a voi che siete potenti a bere il vino, e uomini forti a mescolare la ebrietade!
23 a coloro che assolvono per regali un colpevole
e privano del suo diritto l’innocente.
23 Guai a voi li quali giustificate lo empio per li doni, e la giustizia dell' uomo giusto togliete a lui!
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e una fiamma consuma la paglia,
così le loro radici diventeranno un marciume
e la loro fioritura volerà via come polvere,
perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
hanno disprezzato la parola del Santo d’Israele.
24 E imperò, sì come il fuoco divora la stipula, e le legne il calor della fiamma sì le consuma; così la loro radice sarà sì come favilla, e la loro pianta salirà come polvere. E hanno gittato la legge del Signore degli eserciti, e la parola del santo d'Israel hanno blasfemata.
25 Per questo è divampato
lo sdegno del Signore contro il suo popolo,
su di esso ha steso la sua mano per colpire;
hanno tremato i monti,
i loro cadaveri erano come immondizia
in mezzo alle strade.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e la sua mano resta ancora tesa.
25 Imperò è irato il furore del Signore nel suo popolo, e hae steso la mano sua sopra di lui, e hae percosso; e conturbati sono li monti, e le cose loro morte sono fatte come isterco in mezzo delle piazze. In tutte queste cose non è rimosso il suo furore, ma ancora è la sua mano estenta.
26 Egli alzerà un segnale a una nazione lontana
e le farà un fischio all’estremità della terra;
ed ecco, essa verrà veloce e leggera.
26 E leverà segno in le nazioni, e sibilerà a lui delle fini della terra; ed ecco festino verrà tostamente.
27 Nessuno fra loro è stanco o inciampa,
nessuno sonnecchia o dorme,
non si scioglie la cintura dei suoi fianchi
e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.
27 Non [è] deficiente nè faticante in lui; non dormirà frequentemente, nè dormirà, nè si scioglierà il cingolo delle sue reni, nè si romperà la coreggia del suo calzamento.
28 Le sue frecce sono acuminate,
e ben tesi tutti i suoi archi;
gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre
e le ruote dei suoi carri come un turbine.
28 E le sue sagitte acute, e tutti li suoi archi estenti. Le ugne de' suoi cavalli come pietra, e le sue ruote come impeto di tempesta.
29 Il suo ruggito è come quello di una leonessa,
ruggisce come un leoncello;
freme e afferra la preda,
la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.
29 Il suo ruggito come di leone, striderà come leoncini; e strignerà con li denti e terrà la preda; e abbracceralla, e non sarà chi la campi.
30 Fremerà su di lui in quel giorno
come freme il mare;
si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia,
e la luce sarà oscurata dalla caligine.
30 E suonerà sopra lui in quel dì come suono di mare; guarderanno nella terra, ed ecco le tenebre della tribulazione, e la luce ottenebrata è nella sua caligine.