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Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaia 26


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
«Abbiamo una città forte;
mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
1 In quel dì si canterà questo cantico nella terra di Giuda: Cittade di mia fortezza se' tu Sion salvatore; in quella sarà posto lo muro e lo antimuro.
2 Aprite le porte:
entri una nazione giusta,
che si mantiene fedele.
2 Aprite le porte, ed entreracci dentro la gente giusta, la quale osserverà la verità.
3 La sua volontà è salda;
tu le assicurerai la pace,
pace perché in te confida.
3 E lo antico errore s'è partito; tu osserverai la pace, però che in te (Signore) avemmo speranza.
4 Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna,
4 Voi speraste nel Signore nelli secoli eterni, nel forte Iddio in perpetuo.
5 perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto,
ha rovesciato la città eccelsa,
l’ha rovesciata fino a terra,
l’ha rasa al suolo.
5 Però che umilierà quelli che àbitano in altura, e la città alta. La farà venire insino alla terra, e tireralla insino alla polvere.
6 I piedi la calpestano:
sono i piedi degli oppressi,
i passi dei poveri».
6 Lo piede del povero la conculcherà, e l' andamento de' bisognosi.
7 Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
7 La via del giusto è diritta, e lo suo sentiero sì è molto diritto ad andare.
8 Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
8 Noi sostenemmo te, Signore, nella via de' tuoi giudicii; lo tuo nome e la tua memoria è nel desiderio dell' anima (mia).
9 Di notte anela a te l’anima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo.
9 L'anima mia desiderò te nella notte; ma con lo spirito mio e nel mio cuore io veglierò a te la mattina. Quando averai fatti li tuoi giudicii in terra, (tutti) li abitatori del mondo impareranno giustizia.
10 Si usi pure clemenza al malvagio:
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maestà del Signore.
10 Abbiamo misericordia al malvagio, e non apparerà a fare giustizia; nella terra de' santi èssi portato malvagiamente, e non vederà la gloria di Dio.
11 Signore, si era alzata la tua mano,
ma essi non la videro.
Vedranno, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo,
e il fuoco preparato per i tuoi nemici li divorerà.
11 O Signore, sia esaltata la tua mano, e non la veggiano; veggiano, e siano confusi li amatori del populo; e lo fuoco divori li tuoi inimici.
12 Signore, ci concederai la pace,
perché tutte le nostre imprese tu compi per noi.
12 Signore, darai la pace a noi; perchè tutte le opere nostre tu hai adoperate in noi.
13 Signore, nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
13 Signore Iddio nostro, li signori possederono noi senza te; pure in te noi ci ricordiamo del tuo nome.
14 I morti non vivranno più,
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
14 Li morenti non vivano, e li giganti non si rilevino; però tu li visitasti e rompesti, e uccidesti ogni loro memoria.
15 Hai fatto crescere la nazione, Signore,
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini della terra.
15 E tu, Signore, perdonasti alla gente, tu perdonasti alla gente: or (non) se' tu glorificato? tu allungasti tutti i termini della terra.
16 Signore, nella tribolazione ti hanno cercato;
a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro.
16 O Signore, elli ti richiesono nelle angoscie; e nelle tribulazioni della mormorazione la tua dottrina fue a loro.
17 Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
17 Si come quella che concepì, quando s' approssima al parto, dolendosi grida nelli suoi dolori, così siamo fatti noi nella tua faccia, o Signore.
18 Abbiamo concepito,
abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire:
era solo vento;
non abbiamo portato salvezza alla terra
e non sono nati abitanti nel mondo.
18 Noi concepimmo, e quasi partorimmo, partorimmo spirito di salute; noi non facemmo giustizia in terra, e però non caddero li abitatori della terra.
19 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti.
I miei cadaveri risorgeranno!
Svegliatevi ed esultate
voi che giacete nella polvere.
Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.
19 Li tuoi morti viveranno, e li miei morti si rileveranno; desedatevi, e date lode, i quali abitate nella polvere; però che rugiada di luce è la rugiada tua, e la terra de' giganti trarrai in rovina.
20 Va’, popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un momento,
finché non sia passato lo sdegno.
20 Va, o popolo mio, ed entra nelli tuoi letti, e chiudi li tuoi usci di retro da te; nasconditi uno poco per uno momento, insino a tanto che passi la (mia) indignazione.
21 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;
la terra ributterà fuori il sangue assorbito
e più non coprirà i suoi cadaveri.
21 Ecco, Iddio uscirà del suo luogo (santo); visiterà la iniquitade dello abitatore della terra contro a lui; e la terra rivelerà lo suo sangue, e non coprirà più li suoi morti.