Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 25


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Di tre cose si compiace l’anima mia,
ed esse sono gradite al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
1 In tre cose s'è compiaciuto l'animo mio, le quali sono laudate dinanzi da Dio e dalli uomini;
2 Tre tipi di persone detesta l’anima mia,
la loro vita è per me un grande orrore:
il povero superbo, il ricco bugiardo,
il vecchio adultero privo di senno.
2 cioè, la concordia de' fratelli, e l'amore del prossimo, e il marito e la moglie che si consentano insieme.
3 Se non hai raccolto in gioventù,
che cosa vuoi trovare nella vecchiaia?
3 Tre specie di genti ebbe in odio l'anima mia, e sono molto gravato dell' animo di coloro;
4 Quanto s’addice il giudicare ai capelli bianchi
e agli anziani il saper dare consigli!
4 cioè, povero superbo, ricco bugiardo, vecchio pazzo e disensato.
5 Quanto s’addice la sapienza agli anziani,
il discernimento e il consiglio alle persone onorate!
5 Tu che non radunasti nella giovinezza tua, come troverai nella vecchiezza tua?
6 Corona dei vecchi è un’esperienza molteplice,
loro vanto è temere il Signore.
6 Come è bella cosa alla canizie il giudicio, e dell' antico conoscere il consiglio!
7 Nove situazioni ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
7 E come è bellissima alli antichi la sapienza, e il glorioso intelletto e il consiglio!
8 felice chi vive con una moglie assennata,
chi non ara con il bue e l’asino insieme,
chi non ha peccato con la sua lingua,
chi non ha servito a uno indegno di lui;
8 La corona de' vecchi è il molto sapere; e la gloria loro è il timore di Dio.
9 felice chi ha trovato la prudenza,
chi parla a gente che l’ascolta;
9 Io magnificai nove cose del cuore da non sospicarle; e la decima cosa diroe nella lingua degli uomini:
10 quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore!
10 l' uomo lo quale vivendo s' allegra ne' suoi figliuoli, vedendo la sovversione delli suoi inimici.
11 Il timore del Signore vale più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà essere paragonato?
11 Beato colui che abita colla femina savia, e colui che per la lingua sua non è caduto, e colui che non servì a coloro ch' erano indegni di lui.
12 Il timore del Signore è inizio di amore per lui,
la fede è inizio di adesione a lui.
12 Beato colui che ha trovato vero amico, e colui che parla giustizia a colui che l'ascolta.
13 Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore,
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
13 Come è grande colui che trovò sapienza e scienza! ma egli non è maggiore di coloro che temono Iddio.
14 qualunque sventura, ma non quella causata da persone che odiano,
qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
14 Il timore di Dio si puose sopra tutte le cose.
15 Non c’è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c’è ira peggiore dell’ira di una donna.
15 Beato è colui a cui è donato d' avere il timore di Dio; e colui che teme Iddio, a cui sarà egli assomigliato?
16 Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
16 Lo timore di Dio è il principio del suo amore; ma il principio della fede è proprio a congiugnerlo a lui.
17 La malvagità di una donna ne àltera l’aspetto,
rende il suo volto tetro come quello di un orso.
17 Ogni piaga è tristizia del cuore; e ogni malizia si è riezza della femina.
18 Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini
e senza volerlo geme amaramente.
18 E vederà ogni piaga, e non piaga del cuore;
19 Ogni malizia è nulla di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
19 e ogni riezza, e non riezza della femina;
20 Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
20 e ogni rancore, e non rancore di coloro che odiano;
21 Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
21 e ogni vendetta, e non vendetta de' nimici.
22 Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
22 Non è capo più malvagio, che quello del serpente;
23 Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale è colei che non rende felice il proprio marito.
23 e non è ira sopra l'ira della femina. Più mi piacerebbe di abitare con leoni e draconi, che abitare con femina mala.
24 Dalla donna ha inizio il peccato
e per causa sua tutti moriamo.
24 La riezza della femina muta la faccia sua, e sì come orso diserta il volto suo, e sì come uno sacco dimostralo. In mezzo delli prossimi suoi
25 Non dare all’acqua via d’uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
25 pianse il marito suo, e udendo sospiroe uno poco.
26 Se non cammina al cenno della tua mano,
separala dalla tua carne.
26 Ogni malizia è picciola, rispetto alla malizia della femina; la parte de' peccatori caggia sopra lei.
27 Come lo salire arenoso è nelli piedi del veterano, così è la femina allinguata all' uomo pacifico.
28 Non guardare nella bellezza della femina, e non desiderare la femina nella bellezza sua.
29 L'ira della femina (nella faccia sua) e grande irreverenza e grande confusione.
30 La femina, s'ella averae principato, sarà contraria al marito suo.
31 Cuore umile e faccia trista e piaga di morte è la femina malvagia.
32 Mano debile, ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo marito.
33 Il principio del peccato fu fatto dalla femina, e per lei tutti morremo.
34 Non dare all' acqua tua uscita, eziandio poca; nè alla cattiva femina concedere licenza d' uscire fuori.
35 Se ella non anderae a lato alla tua mano, ella ti confonderae nel conspetto de' tuoi nimici.
36 Tagliala dalla carne tua, acciò ch' ella non ti usi in mala carne sempre.