Sapienza 8
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BIBBIA CEI 2008 | DIODATI |
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1 La sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra e governa a meraviglia l’universo. | |
2 È lei che ho amato e corteggiato fin dalla mia giovinezza, ho bramato di farla mia sposa, mi sono innamorato della sua bellezza. | |
3 Ella manifesta la sua nobile origine vivendo in comunione con Dio, poiché il Signore dell’universo l’ha amata; | |
4 infatti è iniziata alla scienza di Dio e discerne le sue opere. | |
5 Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, che cosa c’è di più ricco della sapienza, che opera tutto? | |
6 Se è la prudenza ad agire, chi più di lei è artefice di quanto esiste? | |
7 Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Ella infatti insegna la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini durante la vita. | |
8 Se uno desidera anche un’esperienza molteplice, ella conosce le cose passate e intravede quelle future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, comprende in anticipo segni e prodigi e anche le vicende dei tempi e delle epoche. | |
9 Ho dunque deciso di dividere con lei la mia vita, certo che mi sarebbe stata consigliera di buone azioni e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. | |
10 Per lei avrò gloria tra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. | |
11 Sarò trovato perspicace nel giudicare, sarò ammirato di fronte ai potenti. | |
12 Se tacerò, resteranno in attesa, se parlerò, mi presteranno attenzione, e se mi dilungo nel parlare, si tapperanno la bocca. | |
13 Grazie a lei avrò l’immortalità e lascerò un ricordo eterno a quelli che verranno dopo di me. | |
14 Governerò popoli, e nazioni mi saranno soggette. | |
15 Sentendo parlare di me, crudeli tiranni si spaventeranno; mi mostrerò buono con il popolo e coraggioso in guerra. | |
16 Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore il vivere con lei, ma contentezza e gioia. | |
17 Riflettendo su queste cose dentro di me e pensando in cuor mio che nella parentela con la sapienza c’è l’immortalità | |
18 e grande godimento vi è nella sua amicizia e nel lavoro delle sue mani sta una ricchezza inesauribile e nell’assidua compagnia di lei c’è la prudenza e fama nel conversare con lei, andavo cercando il modo di prenderla con me. | |
19 Ero un ragazzo di nobile indole, ebbi in sorte un’anima buona | |
20 o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia. | |
21 Sapendo che non avrei ottenuto la sapienza in altro modo, se Dio non me l’avesse concessa – ed è già segno di saggezza sapere da chi viene tale dono –, mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il mio cuore: |