Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Qoelet 10


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Le mosche morte corrompono l'aroma dell'unguento:[così] più che la sapienza e la gloria ha peso un po' di follia.1 Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere:
un po' di follia
può contare più della sapienza e dell'onore.
2 Il cuor del savio è alla sua destrae il cuor dello stolto alla sua sinistra.2 La mente del sapiente si dirige a destra
e quella dello stolto a sinistra.

3 E quando lo stolto cammina per via, essendo egli uno sciocco, tutti reputa stolti.3 Per qualunque via lo stolto cammini è privo di senno e di ognuno dice: "È un pazzo".

4 Se l'animo del potente si leva contro di te, non abbandonare il tuo posto; giacchè il rimedio [della calma] fa cessare le più grandi colpe.4 Se l'ira d'un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma placa le offese anche gravi.
5 C'è un male, ch'io vidi sotto il sole, derivante, qual errore, da chi governa:5 C'è un male che io ho osservato sotto il sole: l'errore commesso da parte di un sovrano:
6 lo stolto [cioè] posto nella dignità più altae i nobili confinati in basso.6 la follia vien collocata in posti elevati e gli abili siedono in basso.
7 Vidi schiavi a cavallo, e principi andare a piedi come schiavi.7 Ho visto schiavi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come schiavi.

8 Chi scava una fossa, ci cadrà dentro, e chi abbatte una siepe, lo morderà una serpe.8 Chi scava una fossa ci casca dentro
e chi disfà un muro è morso da una serpe.
9 Chi smuove sassi ne sarà colpito, e chi spacca le legna, corre rischio d'esserne ferito.9 Chi spacca le pietre si fa male
e chi taglia legna corre pericolo.

10 Se spuntato è il ferro, e non è più come prima, ma ha perduto il taglio, molta fatica ci vuole ad affilarlo;[così] frutto d'industre lavoro è la sapienza.10 Se il ferro è ottuso e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi; la riuscita sta nell'uso della saggezza.
11 Se il serpe morde in silenzio, non è da meno di esso chi sparla in segreto.11 Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è niente da fare per l'incantatore.

12 Le parole della bocca del savio son [piene di] grazia; le labbra dello stolto lo mandano in rovina:12 Le parole della bocca del saggio procurano benevolenza,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina:
13 il principio delle sue parole è stoltezza, e la fine del suo parlare, perniciosa follia.13 il principio del suo parlare è sciocchezza,
la fine del suo discorso pazzia funesta.

14 Lo stolto moltiplica le parole, mentre l'uomo ignora quel che fu prima di lui, e chi mai potrebbe indicargli ciò che avverrà dopo?14 L'insensato moltiplica le parole: "Non sa l'uomo quel che avverrà: chi gli manifesterà ciò che sarà dopo di lui?".

15 Il travagliarsi degli stolti gli stanca [vanamente], giacchè non sanno [neppure] andare in città!15 La fatica dello stolto lo stanca;
poiché non sa neppure andare in città.
16 Guai a te, o paese, che hai per re un fanciullo, e i cui principi si rimpinzano [sin] dal mattino.16 Guai a te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i cui prìncipi banchettano fin dal mattino!
17 Beato il paese, il cui re è nobile, e i cui principi mangiano a tempo debito, per ristorar le forze e non per gozzoviglia.17 Felice te, o paese, che per re hai un uomo libero
e i cui prìncipi mangiano al tempo dovuto
per rinfrancarsi e non per gozzovigliare.
18 Per via della pigrizia precipiterà il soffitto, e per l'inerzia delle mani farà acqua la casa.18 Per negligenza il soffitto crolla
e per l'inerzia delle mani piove in casa.
19 A sollazzo banchettan [gli stolti], e del vino [abusano] per crapulare in vita: tutto obbedisce al danaro.19 Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita;
il denaro risponde a ogni esigenza.
20 [Neppur] col pensiero non sparlare del re, e [neppur] nel segreto di tua stanza non dir male del ricco: perchè gli ucccelli del cielo trasporteran la tua voce, e i volatili riferiran le tue parole.20 Non dir male del re neppure con il pensiero
e nella tua stanza da letto non dir male del potente,
perché un uccello del cielo trasporta la voce
e un alato riferisce la parola.