Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 29


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Soggiunse indi Giobbe, ripigliando la sua parabola, e disse:1 Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2 Chi mi darà, ch'io ritorni qual era nei mesi trascorsi, come ne' giorni, in cui Dio avea la custodia di me?2 Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
3 Allorché il suo lume risplendeva sulla mia testa, e tralle tenebre io camminava guidato dalla sua luce.3 quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
4 Qual era ne' giorni di mia giovinezza allorché Dio segretamente si stava nella mia tenda.4 com'ero ai giorni del mio autunno,
quando Dio proteggeva la mia tenda,
5 Quando meco si stava l'Onnipotente, e attorno a me tutti i miei figli5 quando l'Onnipotente era ancora con me
e i giovani mi stavano attorno;
6 Quand'io col burro ungeva i miei piedi, e da' massi sgorgavano rividi olio per me.6 quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
7 Quand'io me n'andava alla porta della città, e nella piazza mi preparavano la residenza.7 Quando uscivo verso la porta della città
e sulla piazza ponevo il mio seggio:
8 In reggendomi i giovani si ritirivano, e i vecchi si alzavano, e stavano in piedi.8 vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi;
9 I principi più non fiatavano, e mettevano il dito sulle lor labbra.9 i notabili sospendevano i discorsi
e si mettevan la mano sulla bocca;
10 I grandi rattenevan la loro voce, e la loro lingua era attaccata al palato.10 la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11 Beato, diceami, chi ascoltava le mie parole, e chi mi vedea, dicea bene di me;11 con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
12 Perch'io liberava il povero che strideva, e il pupillo privo di difensore.12 perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto,
l'orfano che ne era privo.
13 Benedizioni mandava a me colui, che stava in pericolo di perire, e al cuor della vedova io porgeva conforto.13 La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
14 Mi rivestii di giustizia, e della mia equità mi adornai come di manto, e di diadema.14 Mi ero rivestito di giustizia come di un
vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
15 Io fui occhio al cieco, e piede allo zoppo.15 Io ero gli occhi per il cieco,
ero i piedi per lo zoppo.
16 Io era il padre de' poveri, e delle cause a me ignote faceva diligentissima inquisizione.16 Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
17 Io spezzava le mascelle a' malvagj, e strappava lor di tra i denti la preda.17 rompevo la mascella al perverso
e dai suoi denti strappavo la preda.
18 E diceva: Io morrò nel mio nido, e come la palma moltiplicherò i miei giorni.18 Pensavo: "Spirerò nel mio nido
e moltiplicherò come sabbia i miei giorni".
19 La mia radice diffondesi lungo le acque, e la rugiada si poserà su' miei rami.19 La mia radice avrà adito alle acque
e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.
20 Sempre nuova sarà la mia gloria, e il mio arco sarà sempre più forte nella mia mano.20 La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21 Quelli che mi ascoltavano aspettavano il mio parere, e in silenzio stavano attenti al mio consiglio.21 Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
22 Non ardivano di aggiunger cosa alle mie parole, e i miei discorsi cadevano a stille sopra di loro.22 Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
23 Ma essi aspettavano come la pioggia, e aprivano la loro bocca, come alla piova della tarda stagione.23 Mi attendevano come si attende la pioggia
e aprivano la bocca come ad acqua primaverile.
24 Se qualche volta io scherzava con essi, non sei credevano, e la ilarità del mio volto non era senza il suo frutto.24 Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
né turbavano la serenità del mio volto.
25 Se io voleva andare tra loro, stava assiso nel primo posto, e sedendo qual re circondato di armati, era con tutto ciò il consolator degli afflitti.25 Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.