Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Giobbe 35


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse:1 Adunque Eliu anche queste cose disse:
2 Hai tu stimato che ciò convenga alla ragione, Della quale tu hai detto: La mia giustizia è da Dio,2 Or parti qui eguale lo tuo pensiero, che tu dicesti io sono più giusto che Iddio?
3 Di dire: Che mi gioverà ella? Che profitto ne avrò più che del mio peccato?3 Anche dicesti: non piace a te quello che è diritto ovvero, che ti farà prò se io peccai?
4 Io ti risponderò, Ed a’ tuoi compagni teco.4 Adunque io risponderoe a' tuoi sermoni, e agli amici tuoi teco,
5 Riguarda i cieli, e vedi; E mira le nuvole, quanto sono più alte di te.5 Guarda lo cielo, e ragguarda, e contempla l'aria, che sia più alta di te.
6 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui? E se i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu?6 Se peccherai, che nuocerai a lui? e se moltiplicate saranno le tue iniquitadi, che farai contro a lui?
7 Se tu sei giusto, che cosa gli darai? Ovvero che prenderà egli dalla tua mano?7 E se pur giustamente farai, che donerai a lui, ovvero che torrà dalla mano tua?
8 Come la tua malvagità può nuocer solo ad un uomo simile a te, Così anche la tua giustizia non può giovare se non ad un figliuolo d’uomo8 All' uomo, che è simile a te, nuocerà la tua iniquità; e lo figliuolo dell' uomo aiuterae la tua giustizia.
9 Gli oppressati gridano per la grandezza dell’oppressione, E dànno alte strida per la violenza de’ grandi;9 Per la moltitudine delli calunniatori piangeranno; e urleranno per la forza del braccio de' tiranni.
10 Ma niuno dice: Ove è Dio, mio fattore, Il quale dà materia di cantar di notte?10 E non disse: dove è Iddio, il quale fece me, il quale diede li versi nella notte?
11 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo?11 il quale ammaestra noi sopra le bestie della terra, e sopra li uccelli del cielo ammaestra noi?
12 Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce, Per la superbia de’ malvagi.12 Lui chiameranno, e non esaudirà per la (sua) superbia de' rei.
13 Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l’Onnipotente non la riguarda13 Adunque non udirae Iddio indarno, e lo Onnipotente ragguarderà la cagione di ciascuno.
14 Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi? Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo.14 Ancora quando tu dirai: non considera; giudicare dinanzi a lui, e aspetta lui.
15 Certo ora quello che l’ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de’ tuoi peccati molto innanzi.15 E ora non dae lo suo furore, nè della fellonia si vendica fortemente.
16 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento16 Adunque Iob indarno aperse la sua bocca, e sanza scienza le parole moltiplica.