Giobbe 35
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DIODATI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse: | 1 Eliu prese a dire: |
2 Hai tu stimato che ciò convenga alla ragione, Della quale tu hai detto: La mia giustizia è da Dio, | 2 «Ti pare di aver pensato correttamente, quando dicesti: “Sono giusto davanti a Dio”? |
3 Di dire: Che mi gioverà ella? Che profitto ne avrò più che del mio peccato? | 3 Tu dici infatti: “A che serve? Quale guadagno ho a non peccare?”. |
4 Io ti risponderò, Ed a’ tuoi compagni teco. | 4 Voglio replicare a te e ai tuoi amici insieme con te. |
5 Riguarda i cieli, e vedi; E mira le nuvole, quanto sono più alte di te. | 5 Contempla il cielo e osserva, considera le nubi, come sono più alte di te. |
6 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui? E se i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu? | 6 Se pecchi, che cosa gli fai? Se aumenti i tuoi delitti, che danno gli arrechi? |
7 Se tu sei giusto, che cosa gli darai? Ovvero che prenderà egli dalla tua mano? | 7 Se tu sei giusto, che cosa gli dai o che cosa riceve dalla tua mano? |
8 Come la tua malvagità può nuocer solo ad un uomo simile a te, Così anche la tua giustizia non può giovare se non ad un figliuolo d’uomo | 8 Su un uomo come te ricade la tua malizia, su un figlio d’uomo la tua giustizia! |
9 Gli oppressati gridano per la grandezza dell’oppressione, E dànno alte strida per la violenza de’ grandi; | 9 Si grida sotto il peso dell’oppressione, si invoca aiuto contro il braccio dei potenti, |
10 Ma niuno dice: Ove è Dio, mio fattore, Il quale dà materia di cantar di notte? | 10 ma non si dice: “Dov’è quel Dio che mi ha creato, che ispira nella notte canti di gioia, |
11 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo? | 11 che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche, che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?”. |
12 Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce, Per la superbia de’ malvagi. | 12 Si grida, allora, ma egli non risponde a causa della superbia dei malvagi. |
13 Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l’Onnipotente non la riguarda | 13 È inutile: Dio non ascolta e l’Onnipotente non vi presta attenzione; |
14 Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi? Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo. | 14 ancor meno quando tu dici che non lo vedi, che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri, |
15 Certo ora quello che l’ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de’ tuoi peccati molto innanzi. | 15 e così pure quando dici che la sua ira non punisce né si cura molto dell’iniquità. |
16 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento | 16 Giobbe dunque apre a vuoto la sua bocca e accumula chiacchiere senza senso». |