Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giobbe 3


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 DOPO questo, Giobbe aprì la sua bocca, e maledisse il suo giorno.1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno.
2 E prese a dire:2 Prese a dire:
3 Possa perire il giorno nel quale io nacqui, E la notte che fu detto: Un maschio è nato.3 «Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.
4 Quel giorno sia tenebroso; Iddio non ne abbia cura da alto, E non risplenda la luce sopra esso.4 Quel giorno divenga tenebra,
non se ne curi Dio dall’alto,
né brilli mai su di esso la luce.
5 Tenebre, ed ombra di morte rendanlo immondo; La nuvola dimori sopra esso; Queste cose rendanlo spaventevole, quali sono i giorni più acerbi.5 Lo rivendichino la tenebra e l’ombra della morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l’oscurarsi del giorno!
6 Caligine ingombri quella notte; Non rallegrisi fra i giorni dell’anno, Non sia annoverata fra i mesi.6 Quella notte se la prenda il buio,
non si aggiunga ai giorni dell’anno,
non entri nel conto dei mesi.
7 Ecco, quella notte sia solitaria, Non facciansi in essa canti alcuni.7 Ecco, quella notte sia sterile,
e non entri giubilo in essa.
8 Maledicanla coloro che maledicono i giorni, I quali son sempre apparecchiati a far nuovi lamenti.8 La maledicano quelli che imprecano il giorno,
che sono pronti a evocare Leviatàn.
9 Oscurinsi le stelle del suo vespro; Aspetti la luce, ma non ne venga alcuna, E non vegga le palpebre dell’alba;9 Si oscurino le stelle della sua alba,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell’aurora,
10 Perciocchè non serrò gli usci del seno di mia madre, E non fece sì che gli occhi miei non vedessero l’affanno10 poiché non mi chiuse il varco del grembo materno,
e non nascose l’affanno agli occhi miei!
11 Perchè non morii io dalla matrice? Perchè non trapassai come prima uscii del seno?11 Perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12 Perchè mi furono pòrte le ginocchia? Perchè le mammelle, acciocchè io poppassi?12 Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e due mammelle mi allattarono?
13 Conciossiachè ora giacerei, e mi riposerei; Io dormirei, e pezzo fa sarei in riposo,13 Così, ora giacerei e avrei pace,
dormirei e troverei riposo
14 Con i re, e con i consiglieri della terra, I quali edificavano i luoghi deserti;14 con i re e i governanti della terra,
che ricostruiscono per sé le rovine,
15 Ovvero co’ principi, che aveano dell’oro, Ed empievano le lor case d’argento;15 e con i prìncipi, che posseggono oro
e riempiono le case d’argento.
16 Ovvero anche del tutto non sarei stato, come un abortivo nascosto, Come il feto che non ha veduta la luce.16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bambini che non hanno visto la luce.
17 Quivi cessano gli empi di travagliare altrui, E quivi si riposano gli stanchi.17 Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
18 Parimente i prigioni hanno requie, E non odono più la voce del sollecitator delle opere.18 Anche i prigionieri hanno pace,
non odono più la voce dell’aguzzino.
19 Quivi è il piccolo e il grande; E il servo franco del suo signore19 Il piccolo e il grande là sono uguali,
e lo schiavo è libero dai suoi padroni.
20 Perchè dà egli la luce al miserabile, E la vita a coloro che sono in amaritudine d’animo?20 Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
21 I quali aspettano la morte, e pure ella non viene; E la ricercano più che tesori nascosti;21 a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22 E si rallegrano, fino a festeggiarne, E gioiscono, quando hanno trovato il sepolcro.22 che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
23 Perchè dà egli la luce all’uomo, la cui via è nascosta, E il quale Iddio ha assiepato d’ogn’intorno?23 a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio ha sbarrato da ogni parte?
24 Conciossiachè, avanti che io prenda il mio cibo, il mio sospiro venga, E i miei ruggiti si versino come acqua.24 Perché al posto del pane viene la mia sofferenza
e si riversa come acqua il mio grido,
25 Perchè ciò di che io avea spavento mi è avvenuto, E mi è sopraggiunto quello di che avea paura.25 perché ciò che temevo mi è sopraggiunto,
quello che mi spaventava è venuto su di me.
26 Io non ho avuta tranquillità, nè riposo, nè quiete; Ed è venuto il turbamento26 Non ho tranquillità, non ho requie,
non ho riposo ed è venuto il tormento!».