SCRUTATIO

Sabato, 1 novembre 2025 - Tutti i Santi ( Letture di oggi)

Iob 31


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1 Feci io patto cogli occhi miei, acciò ch' io in verità non pensassi della vergine.1 Feci io patto cogli occhi miei, acciò ch' io in verità non pensassi della vergine.
2 Adunque che parte avrebbe Iddio di sopra a me, e la ereditade all' Onnipotente di cose eccelse?2 Adunque che parte avrebbe Iddio di sopra a me, e la ereditade all' Onnipotente di cose eccelse?
3 Or non è perdizione al malvagio, e alienazione a coloro che òperano la ingiustizia?3 Or non è perdizione al malvagio, e alienazione a coloro che òperano la ingiustizia?
4 Or non considera elli le mie vie, e tutti li andamenti miei annumera?4 Or non considera elli le mie vie, e tutti li andamenti miei annumera?
5 Se io andai nella vanitade, e affrettossi lo piede mio in inganno;5 Se io andai nella vanitade, e affrettossi lo piede mio in inganno;
6 pona me nella giusta statera, e sappia Iddio la mia simplicitade.6 pona me nella giusta statera, e sappia Iddio la mia simplicitade.
7 Se si partì l'andamento mio della via, se seguitò l'occhio mio il cuore, e nelle mie mani s'appiccò macchia;7 Se si partì l'andamento mio della via, se seguitò l'occhio mio il cuore, e nelle mie mani s'appiccò macchia;
8 seminarò, e uno altro mangerà; e la mia schiatta sarà deradicata.8 seminarò, e uno altro mangerà; e la mia schiatta sarà deradicata.
9 Se ingannato è lo cuore mio sopra la femina, e se io assediai l'uscio dell' amico mio;9 Se ingannato è lo cuore mio sopra la femina, e se io assediai l'uscio dell' amico mio;
10 meretrice sia di un altro la moglie mia, e sopra quella si distendano gli. altri.10 meretrice sia di un altro la moglie mia, e sopra quella si distendano gli. altri.
11 Certo questo è fellonia, e massima iniquitade.11 Certo questo è fellonia, e massima iniquitade.
12 Fuoco è, devorante insino alla perdizione, e deradicante ogni generazione (mia).12 Fuoco è, devorante insino alla perdizione, e deradicante ogni generazione (mia).
13 Se disprezzai di sottoporre me allo giudicio col servo mio e l' ancilla mia, quando contendevano contro a me;13 Se disprezzai di sottoporre me allo giudicio col servo mio e l' ancilla mia, quando contendevano contro a me;
14 che adunque faroe, quando si leverae Iddio a giudicare? e quando addomanderae, che responderò a lui?14 che adunque faroe, quando si leverae Iddio a giudicare? e quando addomanderae, che responderò a lui?
15 Or non fece me nel ventre, il quale e quello fece, e formò me uno nella vulva?15 Or non fece me nel ventre, il quale e quello fece, e formò me uno nella vulva?
16 Se io negai alli poveri quello che vole ano, e feci aspettare l'occhio della vedova;16 Se io negai alli poveri quello che vole ano, e feci aspettare l'occhio della vedova;
17 se io mangiai la mia fetta solo, e non mangioe lo pupillo di quella;17 se io mangiai la mia fetta solo, e non mangioe lo pupillo di quella;
18 perciò che dalla mia fanciullezza crescè meco la miserazione, e del ventre della madre mia venne meco;18 perciò che dalla mia fanciullezza crescè meco la miserazione, e del ventre della madre mia venne meco;
19 se disprezzai colui che passava, per ch' elli non avea il vestire, e lo povero sanza coprimento;19 se disprezzai colui che passava, per ch' elli non avea il vestire, e lo povero sanza coprimento;
20 se non benedissero me li lati suoi, e della lana delle pecore mie s'è riscaldato;20 se non benedissero me li lati suoi, e della lana delle pecore mie s'è riscaldato;
21 s' io levai sopra lo pupillo la mia mano, eziandio quando vedeva[mi] superiore nella porta;21 s' io levai sopra lo pupillo la mia mano, eziandio quando vedeva[mi] superiore nella porta;
22 l'omero mio delle sue giunture caggia, e lo mio braccio colle sue ossa sieno contrite.22 l'omero mio delle sue giunture caggia, e lo mio braccio colle sue ossa sieno contrite.
23 Certo sempre, sì come onde di mare gonfiate sopra me, temetti Iddio, e lo suo carico non potei portare.23 Certo sempre, sì come onde di mare gonfiate sopra me, temetti Iddio, e lo suo carico non potei portare.
24 S' io pensai che l'oro fosse mia fortezza, e all' oro ottimo e risplendente dissi: tu sei la fidanza mia;24 S' io pensai che l'oro fosse mia fortezza, e all' oro ottimo e risplendente dissi: tu sei la fidanza mia;
25 s' io mi rallegrai sopra le molte mie ricchezze, e perciò che più cose trovò la mia mano;25 s' io mi rallegrai sopra le molte mie ricchezze, e perciò che più cose trovò la mia mano;
26 s' io vidi lo sole quando risplendea, e la luna andante chiaramente;26 s' io vidi lo sole quando risplendea, e la luna andante chiaramente;
27 e rallegrato è in ascoso lo mio cuore, e basciai la mia mano colla mia bocca;27 e rallegrato è in ascoso lo mio cuore, e basciai la mia mano colla mia bocca;
28 la quale è massima iniquitade, e negazione contro a Dio altissimo;28 la quale è massima iniquitade, e negazione contro a Dio altissimo;
29 S' io mi rallegrai della rovina di colui che mi odiava, e rallegra'mi di colui, che li fosse venuto male;29 S' io mi rallegrai della rovina di colui che mi odiava, e rallegra'mi di colui, che li fosse venuto male;
30 in veritade io non diedi al peccare la mia gola, acciò ch' io addomandassi maledicente l' anima sua;30 in veritade io non diedi al peccare la mia gola, acciò ch' io addomandassi maledicente l' anima sua;
31 se non dissero gli uomini del mio tabernacolo chi ci darae della carne sua acciò che noi ci saziamo?31 se non dissero gli uomini del mio tabernacolo chi ci darae della carne sua acciò che noi ci saziamo?
32 di fuori non stette lo peregrino; l'uscio mio si manifestò allo viandante;32 di fuori non stette lo peregrino; l'uscio mio si manifestò allo viandante;
33 s'io nascosi, quasi come uomo, lo mio peccato, e celai nello seno mio la mia iniquitade;33 s'io nascosi, quasi come uomo, lo mio peccato, e celai nello seno mio la mia iniquitade;
34 se io mi spaventai alla troppo moltitudine, e lo disprezzo delli più prossimi spaurì me; e non maggiormente tacetti, e non uscii fuori dell' uscio;34 se io mi spaventai alla troppo moltitudine, e lo disprezzo delli più prossimi spaurì me; e non maggiormente tacetti, e non uscii fuori dell' uscio;
35 chi darà a me auditore, acciò che l' Onnipotente oda il mio desiderio; e lo libro scriva colui che giudica;35 chi darà a me auditore, acciò che l' Onnipotente oda il mio desiderio; e lo libro scriva colui che giudica;
36 acciò che collo mio omero lo porti, e poni intorno a quello, sì come corona a me?36 acciò che collo mio omero lo porti, e poni intorno a quello, sì come corona a me?
37 Per tutti li miei gradi pronunzierò quello, e sì come a principe io offerirò lui.37 Per tutti li miei gradi pronunzierò quello, e sì come a principe io offerirò lui.
38 Se contro a me la mia terra grida, e con lei gli solchi suoi piangono;38 Se contro a me la mia terra grida, e con lei gli solchi suoi piangono;
39 se li frutti suoi mangiai sanza pecunia, l'anima delli lavoratori tormentai;39 se li frutti suoi mangiai sanza pecunia, l'anima delli lavoratori tormentai;
40 per lo grano naschi a me lo tribolo, e per l'orzo la spina.40 per lo grano naschi a me lo tribolo, e per l'orzo la spina.