Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Apocalypsis 12


font
VULGATADIODATI
1 Et signum magnum apparuit in cælo : mulier amicta sole, et luna sub pedibus ejus, et in capite ejus corona stellarum duodecim :1 POI apparve un gran segno nel cielo: una donna intorniata del sole, di sotto a’ cui piedi era la luna, e sopra la cui testa era una corona di dodici stelle.
2 et in utero habens, clamabat parturiens, et cruciabatur ut pariat.2 Ed essendo incinta, gridava, sentendo i dolori del parto, e travagliava da partorire.
3 Et visum est aliud signum in cælo : et ecce draco magnus rufus habens capita septem, et cornua decem : et in capitibus ejus diademata septem,3 Apparve ancora un altro segno nel cielo. Ed ecco un gran dragone rosso, che avea sette teste, e dieci corna; e in su le sue teste v’erano sette diademi.
4 et cauda ejus trahebat tertiam partem stellarum cæli, et misit eas in terram : et draco stetit ante mulierem, quæ erat paritura, ut cum peperisset, filium ejus devoraret.4 E la sua coda strascinava dietro a sè la terza parte delle stelle del cielo, ed egli le gettò in terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che avea da partorire, acciocchè, quando avesse partorito, egli divorasse il suo figliuolo.
5 Et peperit filium masculum, qui recturus erat omnes gentes in virga ferrea : et raptus est filius ejus ad Deum, et ad thronum ejus,5 Ed ella partorì un figliuol maschio, il quale ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuol d’essa fu rapito, e portato appresso a Dio, ed appresso al suo trono.
6 et mulier fugit in solitudinem ubi habebat locum paratum a Deo, ut ibi pascant eam diebus mille ducentis sexaginta.
6 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo apparecchiato da Dio, acciocchè sia quivi nudrita milledugensessanta giorni.
7 Et factum est prælium magnum in cælo : Michaël et angeli ejus præliabantur cum dracone, et draco pugnabat, et angeli ejus :7 E si fece battaglia nel cielo; Michele, e i suoi angeli, combatterono col dragone; il dragone parimente, e i suoi angeli, combatterono.
8 et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in cælo.8 Ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo.
9 Et projectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus, et Satanas, qui seducit universum orbem : et projectus est in terram, et angeli ejus cum illo missi sunt.9 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il qual seduce tutto il mondo, fu gettato in terra; e furono con lui gettati ancora i suoi angeli.
10 Et audivi vocem magnam in cælo dicentem : Nunc facta est salus, et virtus, et regnum Dei nostri, et potestas Christi ejus : quia projectus est accusator fratrum nostrorum, qui accusabat illos ante conspectum Dei nostri die ac nocte.10 Ed io udii una gran voce nel cielo, che diceva: Ora è venuta ad esser dell’Iddio nostro la salute, e la potenza, e il regno; e la podestà del suo Cristo; perciocchè è stato gettato a basso l’accusatore de’ nostri fratelli, il quale li accusava davanti all’Iddio nostro, giorno e notte.
11 Et ipsi vicerunt eum propter sanguinem Agni, et propter verbum testimonii sui, et non dilexerunt animas suas usque ad mortem.11 Ma essi l’hanno vinto per il sangue dell’Agnello, e per la parola della loro testimonianza; e non hanno amata la vita loro; fin là, che l’hanno esposta alla morte
12 Propterea lætamini cæli, et qui habitatis in eis. Væ terræ, et mari, quia descendit diabolus ad vos habens iram magnam, sciens quod modicum tempus habet.
12 Perciò, rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, terra, e mare! perciocchè il Diavolo è disceso a voi, avendo grande ira, sapendo che egli ha poco tempo.
13 Et postquam vidit draco quod projectus esset in terram, persecutus est mulierem, quæ peperit masculum :13 E quando il dragone vide ch’egli era stato gettato in terra, perseguitò la donna, che avea partorito il figliuol maschio.
14 et datæ sunt mulieri alæ duæ aquilæ magnæ ut volaret in desertum in locum suum, ubi alitur per tempus et tempora, et dimidium temporis a facie serpentis.14 Ma furono date alla donna due ale della grande aquila, acciocchè se ne volasse d’innanzi al serpente nel deserto, nel suo luogo, per esser quivi nudrita un tempo, de’ tempi, e la metà d’un tempo.
15 Et misit serpens ex ore suo post mulierem, aquam tamquam flumen, ut eam faceret trahi a flumine.15 E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua, a guisa di fiume; per far che il fiume la portasse via.
16 Et adjuvit terra mulierem, et aperuit terra os suum, et absorbuit flumen, quod misit draco de ore suo.16 Ma la terra soccorse la donna; e la terra aperse la sua bocca, ed assorbì il fiume, che il dragone avea gettato della sua bocca.
17 Et iratus est draco in mulierem : et abiit facere prælium cum reliquis de semine ejus, qui custodiunt mandata Dei, et habent testimonium Jesu Christi.17 E il dragone si adirò contro alla donna, e se ne andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio, ed ha la testimonianza di Gesù Cristo
18 Et stetit supra arenam maris.