Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Iudicum 5


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Cecineruntque Debbora et Barac filius Abinoëm in illo die, dicentes :1 In quel giorno Debora e Barac, figlio di Abinoem, cantarono e dissero:
2 Qui sponte obtulistis de Israël animas vestras ad periculum,
benedicite Domino.
2 « O voi d'Israele che offriste volontariamente le vostre vite al pericolo, benedite il Signore!
3 Audite, reges ; auribus percipite, principes :
ego sum, ego sum, quæ Domino canam,
psallam Domino Deo Israël.
3 Ascoltate, o re, prestate l'orecchio, o principi, son io, son io che canterò al Signore: canterò sul salterio al Signore Dio di Israele.
4 Domine, cum exires de Seir,
et transires per regiones Edom,
terra mota est,
cælique ac nubes distillaverunt aquis.
4 Signore, quando uscisti da Seir e t'avanzasti per le regioni d'Edom, la terra tremò, i cieli e le nubi stillarono acqua.
5 Montes fluxerunt a facie Domini,
et Sinai a facie Domini Dei Israël.
5 Al cospetto del Signore si strussero i monti, anche il Sinai dinanzi alla faccia del Dio d'Israele.
6 In diebus Samgar filii Anath,
in diebus Jahel quieverunt semitæ :
et qui ingrediebantur per eas,
ambulaverunt per calles devios.
6 Nei giorni di Samgar figlio di Anat, nei giorni di Giaele le strade eran deserte, i viandanti prendevano dei torti sentieri.
7 Cessaverunt fortes in Israël, et quieverunt :
donec surgeret Debbora,
surgeret mater in Israël.
7 Vennero meno i forti d'Israele, stettero inermi, finché non sorse Debora, finché non sorse una madre in Israele.
8 Nova bella elegit Dominus,
et portas hostium ipse subvertit :
clypeus et hasta si apparuerint
in quadraginta millibus Israël.
8 Al Signore ha scelto nuove guerre, Egli ha rovesciate le porte dei nemici; e non si è visto uno scudo o una lancia fra i quaranta mila d'Israele.
9 Cor meum diligit principes Israël :
qui propria voluntate obtulistis vos discrimini,
benedicite Domino.
9 Il mio cuore ama i principi d'Israele. Voi che volontariamente vi offriste al pericolo, benedite il Signore.
10 Qui ascenditis super nitentes asinos,
et sedetis in judicio,
et ambulatis in via,
loquimini.
10 Voi che cavalcate asini brillanti e voi che sedete nel giudizio e voi che camminate nella via, parlate.
11 Ubi collisi sunt currus,
et hostium suffocatus est exercitus,
ibi narrentur justitiæ Domini,
et clementia in fortes Israël :
tunc descendit populus Domini ad portas,
et obtinuit principatum.
11 Là dove furono infranti i carri, dove l'esercito dei nemici fu soffocato, si narrino le giustizie del Signore, la clemenza verso i forti d'Israele. Allora il popolo del Signore discese alle porte e ottenne il principato.
12 Surge, surge Debbora ;
surge, surge, et loquere canticum :
surge Barac, et apprehende captivos tuos, fili Abinoëm.
12 Sorgi, sorgi, o Debora, sorgi, sorgi, e di' un cantico. Sorgi, o Barac, e prendi i tuoi prigionieri, figlio di Abinoem.
13 Salvatæ sunt reliquiæ populi :
Dominus in fortibus dimicavit.
13 I resti del popolo sono salvati: il Signore ha combattuto tra i forti.
14 Ex Ephraim delevit eos in Amalec,
et post eum ex Benjamin in populos tuos, o Amalec :
de Machir principes descenderunt,
et de Zabulon qui exercitum ducerent ad bellandum.
14 Efraim li sterminò in Amalec; dopo di lui Beniamino contro i tuoi popoli, o Amalec. Da Machir son discesi dei principi, da Zàbulon chi conduca l'esercito alla guerra.
15 Duces Issachar fuere cum Debbora,
et Barac vestigia sunt secuti,
qui quasi in præceps ac barathrum se discrimini dedit :
diviso contra se Ruben,
magnanimorum reperta est contentio.
15 I capi d'Issacar furon con Debora, seguirono le orme di Barac che si è gettato nel pericolo come in un precipizio, in un baratro. Mentre Ruben era diviso contro se stesso sorse lite fra i magnanimi.
16 Quare habitas inter duos terminos,
ut audias sibilos gregum ?
diviso contra se Ruben,
magnanimorum reperta est contentio.
16 Perchè stai fra i due termini a sentire il belato dei greggi? Mentre Ruben era diviso contro se stesso sorse lite fra i magnanimi.
17 Galaad trans Jordanem quiescebat,
et Dan vacabat navibus :
Aser habitabat in littore maris,
et in portubus morabatur.
17 Galaad riposava di là dal Giordano, Dan badava alle sue navi, Aser se ne stava sul lido del mare, si tratteneva nei porti.
18 Zabulon vero et Nephthali obtulerunt animas suas morti
in regione Merome.
18 Ma Zàbulon e Nettali sono andati incontro alla morte nella regione di Merome.
19 Venerunt reges et pugnaverunt :
pugnaverunt reges Chanaan
in Thanach juxta aquas Mageddo,
et tamen nihil tulere prædantes.
19 Vennero i re e combatterono, i re di Canaan combatterono in Tanac, presso le acque di Mageddo; ma i predatori non portaron via nulla.
20 De cælo dimicatum est contra eos :
stellæ manentes in ordine et cursu suo,
adversus Sisaram pugnaverunt.
20 Dal cielo fu combattuto contro di loro: le stelle, stando nel loro ordine e nel loro corso, combatterono contro Sisara.
21 Torrens Cison traxit cadavera eorum,
torrens Cadumim, torrens Cison :
conculca, anima mea, robustos.
21 Il torrente Cison travolse i loro cadaveri, il torrente Cadumim, il torrente Cison. Anima mia, calpesta quei forti!
22 Ungulæ equorum ceciderunt, fugientibus impetu,
et per præceps ruentibus fortissimis hostium.
22 Le unghie dei cavalli si sono spezzate, nell'impeto della fuga precipitaron l'uno su l'altro i piu valorosi dei nemici.
23 Maledicite terræ Meroz, dixit angelus Domini :
maledicite habitatoribus ejus,
quia non venerunt ad auxilium Domini,
in adjutorium fortissimorum ejus.
23 Maledite la terra di Meroz, disse l'angelo del Signore, maledite i suoi abitanti perchè non son venuti in aiuto del Signore, in aiuto dei suoi guerrieri.
24 Benedicta inter mulieres Jahel uxor Haber Cinæi,
et benedicatur in tabernaculo suo.
24 Sia benedetta fra le donne Giaele, la moglie di Aber Cineo: sia benedetta nella sua tenda!
25 Aquam petenti lac dedit,
et in phiala principum obtulit butyrum.
25 A chi domandava dell'acqua diede del latte: nella coppa dei principi gli offerse del burro,
26 Sinistram manum misit ad clavum,
et dexteram ad fabrorum malleos.
Percussitque Sisaram quærens in capite vulneri locum,
et tempus valide perforans :
26 colla sinistra prese il chiodo, colla destra il martello da fabbro. E colpì Sisara. Cercato nella testa il luogo per la ferita, gli trapassò con forza la tempia.
27 inter pedes ejus ruit ; defecit, et mortuus est :
volvebatur ante pedes ejus,
et jacebat exanimis et miserabilis.
27 Egli le cadde tra i piedi, venne meno e morì, dopo essersi contorto ai suoi piedi, egli giacque esanime e miserabile.
28 Per fenestram respiciens, ululabat mater ejus :
et de cœnaculo loquebatur :
Cur moratur regredi currus ejus ?
quare tardaverunt pedes quadrigarum illius ?
28 Riguardando per la finestra, la madre di lui gridava e diceva dalla sua stanza: Perchè tarda a ritornare il suo carro? Perchè indugiano le ruote delle quadrighe?
29 Una sapientior ceteris uxoribus ejus,
hæc socrui verba respondit :
29 Una delle sue mogli, più saggia delle altre, rispose alla suocera con queste parole:
30 Forsitan nunc dividit spolia,
et pulcherrima feminarum eligitur ei :
vestes diversorum colorum Sisaræ traduntur in prædam,
et supellex varia ad ornanda colla congeritur.
30 Forse ora spartisce le spoglie, la più bella tra le donne viene scelta per lui; vesti di diversi colori son date a Sisara qual preda, e si raccolgono diversi ornamenti da mettersi al collo.
31 Sic pereant omnes inimici tui, Domine :
qui autem diligunt te, sicut sol in ortu suo splendet, ita rutilent.
31 Cosi periscano tutti i tuoi nemici, o Signore, ma coloro che ti amano brillino come risplende il sole quando sorge ».
32 Quievitque terra per quadraginta annos.32 Il paese ebbe riposo per quarantanni.