Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ad Corinthios II 12


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Si gloriari oportet (non expedit quidem), veniam autem ad visiones et revelationes Domini.1 - Se bisogna proprio vantarsi - non è una bella cosa - verrò alle visioni e rivelazione del Signore.
2 Scio hominem in Christo ante annos quatuordecim, sive in corpore nescio, sive extra corpus nescio, Deus scit, raptum hujusmodi usque ad tertium cælum.2 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa - o sia corporalmente, non lo so, o sia senza corpo non lo so, lo sa Dio - un uomo siffatto fu rapito sino al terzo cielo.
3 Et scio hujusmodi hominem sive in corpore, sive extra corpus nescio, Deus scit :3 E so che un tal uomo - se nel corpo o fuori del corpo nol so, lo sa Iddio -
4 quoniam raptus est in paradisum : et audivit arcana verba, quæ non licet homini loqui.4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito ad uomo di proferire.
5 Pro hujusmodi gloriabor : pro me autem nihil gloriabor nisi in infirmitatibus meis.5 Riguardo a siffatto uomo mi vanterò; rispetto a me stesso non mi vanterò se non delle mie infermità.
6 Nam etsi voluero gloriari, non ero insipiens : veritatem enim dicam : parco autem, ne quis me existimet supra id quod videt in me, aut aliquid audit ex me.6 Se volessi vantarmi, non sarei stolto, poichè dico il vero; ma mi astengo, perchè nessuno faccia conto su me, oltre quello che in me vede e sente da me.
7 Et ne magnitudo revelationum extollat me, datus est mihi stimulus carnis meæ angelus Satanæ, qui me colaphizet.7 E quanto all'eccellenza delle rivelazioni perchè io non abbia a insuperbirmene, mi fu dato uno stimolo nella carne, un angelo di Satana, che mi schiaffeggi, affinchè io non mi insuperbisca.
8 Propter quod ter Dominum rogavi ut discederet a me :8 Rispetto a costui, tre volte ho pregato il Signore perchè lo allontanasse da me.
9 et dixit mihi : Sufficit tibi gratia mea : nam virtus in infirmitate perficitur. Libenter igitur gloriabor in infirmitatibus meis, ut inhabitet in me virtus Christi.9 Ed egli mi disse: «Ti basta la mia grazia, perchè la virtù ha il suo compimento tra le infermità». Volentieri dunque mi glorierò di più nelle infermità, affinchè abiti presso di me la virtù di Cristo.
10 Propter quod placeo mihi in infirmitatibus meis, in contumeliis, in necessitatibus, in persecutionibus, in angustiis pro Christo : cum enim infirmor, tunc potens sum.10 Per questo mi compiaccio nelle infermità, nelle violenze, nelle necessità, nelle persecuzioni e nelle angustie per Cristo; perchè quando sono in cruccio allora ho virtù.
11 Factus sum insipiens, vos me coëgistis. Ego enim a vobis debui commendari : nihil enim minus fui ab iis, qui sunt supra modum Apostoli : tametsi nihil sum :11 Son diventato stolto; voi mi ci avete costretto. Poichè da voi avrei io dovuto essere raccomandato; non sono stato per nulla affatto inferiore a quegli egregi apostoli, se anche non valgo nulla.
12 signa tamen apostolatus mei facta sunt super vos in omni patientia, in signis, et prodigiis, et virtutibus.12 I segni dell'apostolato mio sono stati operati in voi con tutta costanza, con miracoli e prodigi e virtù.
13 Quid est enim, quod minus habuistis præ ceteris ecclesiis, nisi quod ego ipse non gravavi vos ? donate mihi hanc injuriam.
13 Giacchè in che cosa siete stati di meno in confronto delle altre Chiese, se non in questo che io non vi sono stato d'aggravio; oh, perdonatemi questo torto!
14 Ecce tertio hoc paratus sum venire ad vos : et non ero gravis vobis. Non enim quæro quæ vestra sunt, sed vos. Nec enim debent filii parentibus thesaurizare, sed parentes filiis.14 Ecco per la terza volta ho da venire da voi, e non vi sarò d'aggravio; poichè io non cerco le cose vostre, ma voi; non spetta ai figliuoli tesoreggiare per i genitori, ma ai genitori per i figli.
15 Ego autem libentissime impendam, et super impendar ipse pro animabus vestris : licet plus vos diligens, minus diligar.15 Ed io ben volentieri spenderò, e io stesso sarò speso tutto per le anime vostre. Se vi amo così esuberantemente, son io amato meno?
16 Sed esto : ego vos non gravavi : sed cum essem astutus, dolo vos cepi.16 E sia pure, io non vi sono stato d'aggravio. Forse da furbo qual sono, vi ho preso coll'inganno?
17 Numquid per aliquem eorum, quod misi ad vos, circumveni vos ?17 o forse per mezzo di qualcuno di quelli che vi ho mandato vi ho ingannati?
18 Rogavi Titum, et misi cum illo fratrem. Numquid Titus vos circumvenit ? nonne eodem spiritu ambulavimus ? nonne iisdem vestigiis ?
18 Ho pregato Tito e insieme con lui mandai quell'altro fratello; forse v'ha ingannato Tito? non abbiam proceduto collo stesso spirito? non sulle stesse tracce?
19 Olim putatis quod excusemus nos apud vos ? coram Deo in Christo loquimur : omnia autem, carissimi, propter ædificationem vestram.19 Da un pezzo voi pensate che noi vogliamo difenderci con voi; ma davanti a Dio noi parliamo in Cristo, e il tutto, o diletti, è per la vostra edificazione.
20 Timeo enim ne forte cum venero, non quales volo, inveniam vos : et ego inveniar a vobis, qualem non vultis : ne forte contentiones, æmulationes, animositates, dissensiones, detractiones, susurrationes, inflationes, seditiones sint inter vos :20 Poichè temo, venendo, di non trovarvi quali io voglio, e d'essere io trovato da voi quale non mi vorreste; che vi sia tra voi contesa, gelosia, animosità, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, sedizioni.
21 ne iterum cum venero, humiliet me Deus apud vos, et lugeam multos ex iis qui ante peccaverunt, et non egerunt pœnitentiam super immunditia, et fornicatione, et impudicitia, quam gesserunt.21 E temo che venendo io, il mio Dio mi umilii di nuovo rispetto a voi, e io abbia a piangere molti di quelli che prima hanno peccato e non si son pentiti dell'impurità e fornicazione e della dissolutezza in cui sono vissuti.