Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Actus Apostolorum 28


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Et cum evasissemus, tunc cognovimus quia Melita insula vocabatur. Barbari vero præstabant non modicam humanitatem nobis.1 Scampati finalmente dal pericolo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta.
2 Accensa enim pyra, reficiebant nos omnes propter imbrem qui imminebat, et frigus.2 Gli indigeni ci mostrarono una benevolenza non comune. Accesero un falò e ci raccolsero tutti intorno, poiché era sopraggiunta la pioggia e faceva freddo.
3 Cum congregasset autem Paulus sarmentorum aliquantam multitudinem, et imposuisset super ignem, vipera a calore cum processisset, invasit manum ejus.3 Paolo aveva raccolto una bracciata di legna e la stava buttando nel fuoco, quando una vipera, uscita fuori per il calore, gli si attaccò alla mano.
4 Ut vero viderunt barbari pendentem bestiam de manu ejus, ad invicem dicebant : Utique homicida est homo hic, qui cum evaserit de mari, ultio non sinit eum vivere.4 Gli indigeni, come videro l'animale pendere dalla sua mano, si misero e dirsi l'un l'altro: "Certamente è un assassino quest'uomo, poiché, essendosi salvato dal mare, la vendetta divina non gli ha permesso di sopravvivere".
5 Et ille quidem excutiens bestiam in ignem, nihil mali passus est.5 Ma egli scosse la bestia sul fuoco e non ne risentì alcun male.
6 At illi existimabant eum in tumorem convertendum, et subito casurum et mori. Diu autem illis exspectantibus, et videntibus nihil mali in eo fieri, convertentes se, dicebant eum esse deum.6 Quelli si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto all'improvviso. Ma dopo aver atteso a lungo e aver visto che non gli accadeva niente di straordinario, cambiato parere, cominciavano a dire che egli era un dio.
7 In locis autem illis erant prædia principis insulæ, nomine Publii, qui nos suscipiens, triduo benigne exhibuit.7 In quei dintorni aveva i suoi poderi il "primo" dell'isola, di nome Publio. Egli ci accolse e ci ospitò cordialmente per tre giorni.
8 Contigit autem patrem Publii febribus et dysenteria vexatum jacere. Ad quem Paulus intravit : et cum orasset, et imposuisset ei manus, salvavit eum.8 Ora il padre di Publio giaceva a letto con accessi di febbre e dissenteria. Paolo andò a visitarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì.
9 Quo facto, omnes qui in insula habebant infirmitates, accedebant, et curabantur :9 In seguito a questo fatto anche gli altri dell'isola che avevano delle malattie incominciarono a venire da lui e venivano guariti.
10 qui etiam multis honoribus nos honoraverunt, et navigantibus imposuerunt quæ necessaria erant.
10 Essi ci colmarono di onori e quando salpammo ci provvidero del necessario.
11 Post menses autem tres navigavimus in navi Alexandrina, quæ in insula hiemaverat, cui erat insigne Castorum.11 Dopo tre mesi salpammo con una nave di Alessandria, che aveva svernato nell'isola, e portava per insegna i Dioscuri.
12 Et cum venissemus Syracusam, mansimus ibi triduo.12 Approdati a Siracusa, vi rimanemmo tre giorni.
13 Inde circumlegentes devenimus Rhegium : et post unum diem, flante austro, secunda die venimus Puteolos :13 Di là, costeggiando, giungemmo a Reggio. Dopo un giorno si levò il vento del sud e così in due giorni giungemmo a Pozzuoli.
14 ubi inventis fratribus rogati sumus manere apud eos dies septem : et sic venimus Romam.14 Ivi trovammo dei fratelli e avemmo la consolazione di rimanere con loro sette giorni. E così arrivammo a Roma.
15 Et inde cum audissent fratres, occurrerunt nobis usque ad Appii forum, ac tres Tabernas. Quos cum vidisset Paulus, gratias agens Deo, accepit fiduciam.15 Di là i fratelli, che avevano sentito delle nostre peripezie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne. Quando li vide, Paolo ringraziò Dio e prese coraggio.
16 Cum autem venissemus Romam, permissum est Paulo manere sibimet cum custodiente se milite.
16 Entrati poi in Roma fu permesso a Paolo di dimorare per conto suo, con un soldato a guardia.
17 Post tertium autem diem convocavit primos Judæorum. Cumque convenissent, dicebat eis : Ego, viri fratres, nihil adversus plebem faciens, aut morem paternum, vinctus ab Jerosolymis traditus sum in manus Romanorum,17 Tre giorni dopo egli convocò i principali fra i Giudei. Quando si furono radunati disse loro: "Io, o fratelli, pur non avendo fatto nulla contro il mio popolo o contro gli usi dei nostri padri, sono stato messo in catene a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani.
18 qui cum interrogationem de me habuissent, voluerunt me dimittere, eo quod nulla esset causa mortis in me.18 Essi, dopo aver fatto un'inchiesta, volevano rilasciarmi, perché non c'era in me nulla che meritasse la morte.
19 Contradicentibus autem Judæis, coactus sum appellare Cæsarem, non quasi gentem meam habens aliquid accusare.19 Ma poiché i Giudei si opponevano, fui costretto ad appellarmi a Cesare, non però come se avessi qualcosa da rimproverare al mio popolo.
20 Propter hanc igitur causam rogavi vos videre, et alloqui. Propter spem enim Israël catena hac circumdatus sum.20 Per questo motivo io vi ho fatti chiamare per vedervi e parlarvi: poiché è a motivo della speranza d'Israele che io porto questa catena".
21 At illi dixerunt ad eum : Nos neque litteras accepimus de te a Judæa, neque adveniens aliquis fratrum nuntiavit, aut locutus est quid de te malum.21 Ma essi gli dissero: "Noi non abbiamo ricevuto alcuna lettera dalla Giudea riguardo a te, né alcuno dei fratelli è venuto a raccontarci o a dirci qualcosa di male sul tuo conto.
22 Rogamus autem a te audire quæ sentis : nam de secta hac notum est nobis quia ubique ei contradicitur.22 Ma riteniamo opportuno sentire da te ciò che pensi: infatti riguardo a questa setta ci è noto che in ogni luogo trova opposizione".
23 Cum constituissent autem illi diem, venerunt ad eum in hospitium plurimi, quibus exponebat testificans regnum Dei, suadensque eis de Jesu ex lege Moysi et prophetis a mane usque ad vesperam.23 In un giorno prefissato molti si recarono presso di lui nel suo alloggio. Nella sua esposizione egli rendeva testimonianza del regno di Dio e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai profeti, dal mattino fino alla sera.
24 Et quidam credebant his quæ dicebantur : quidam vero non credebant.24 Alcuni si lasciarono convincere dalle cose dette, altri restavano increduli.
25 Cumque invicem non essent consentientes, discedebant, dicente Paulo unum verbum : Quia bene Spiritus Sanctus locutus est per Isaiam prophetam ad patres nostros,25 Non riuscendo a mettersi d'accordo tra loro, si separarono, mentre Paolo diceva una sola parola: "Bene a ragione lo Spirito Santo ha parlato ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia, dicendo:
26 dicens : Vade ad populum istum, et dic ad eos : Aure audietis, et non intelligetis,
et videntes videbitis, et non perspicietis.
26 Va' da questo popolo e di': Udrete con gli orecchi e non capirete, guarderete con gli occhi e non vedrete:
27 Incrassatum est enim cor populi hujus,
et auribus graviter audierunt,
et oculos suos compresserunt :
ne forte videant oculis,
et auribus audiant,
et corde intelligant, et convertantur,
et sanem eos.
27 si è indurito infatti il cuore di questo popolo, e con gli orecchi hanno udito male, e hanno chiuso i loro occhi; per non vedere con gli occhi né udire con gli orecchi e non comprendere con il cuore e convertirsi, ed io non li guarisca!
28 Notum ergo sit vobis, quoniam gentibus missum est hoc salutare Dei, et ipsi audient.28 Sia noto dunque a voi che ai pagani è stata inviata questa salvezza di Dio: ed essi ascolteranno!".
29 Et cum hæc dixisset, exierunt ab eo Judæi, multam habentes inter se quæstionem.
30 Mansit autem biennio toto in suo conducto : et suscipiebat omnes qui ingrediebantur ad eum,30 Rimase due anni interi in un ambiente preso a pigione e riceveva tutti quelli che andavano a visitarlo,
31 prædicans regnum Dei, et docens quæ sunt de Domino Jesu Christo cum omni fiducia, sine prohibitione.31 annunciando il vangelo del regno e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo con piena libertà e senza ostacoli.