Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lucas 6


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Factum est autem in sabbato secundo, primo, cum transiret per sata, vellebant discipuli ejus spicas, et manducabant confricantes manibus.1 Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano delle spighe e, dopo averle stritolate con le mani, le mangiavano.
2 Quidam autem pharisæorum, dicebant illis : Quid facitis quod non licet in sabbatis ?2 Alcuni farisei dissero: "Perché fate ciò che non è lecito di sabato?".
3 Et respondens Jesus ad eos, dixit : Nec hoc legistis quod fecit David, cum esurisset ipse, et qui cum illo erant ?3 Gesù rispose: "Non avete mai letto quel che fece Davide, quando egli e i suoi compagni ebbero fame?
4 quomodo intravit in domum Dei, et panes propositionis sumpsit, et manducavit, et dedit his qui cum ipso erant : quos non licet manducare nisi tantum sacerdotibus ?4 Come entrò nella casa di Dio e prese i pani dell'offerta per il Signore e ne mangiò e ne diede a quelli che erano con lui, anche se era lecito ai soli sacerdoti di mangiarne?".
5 Et dicebat illis : Quia dominus est Filius hominis etiam sabbati.
5 E disse loro ancora: "Il Figlio dell'uomo è padrone del sabato".
6 Factum est autem in alio sabbato, ut intraret in synagogam, et doceret. Et erat ibi homo, et manus ejus dextra erat arida.6 Un altro sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. E c'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
7 Observabant autem scribæ et pharisæi si in sabbato curaret, ut invenirent unde accusarent eum.7 I dottori della legge e i farisei stavano ad osservarlo per vedere se lo guariva in giorno di sabato, allo scopo di trovare un capo d'accusa contro di lui.
8 Ipse vero sciebat cogitationes eorum : et ait homini qui habebat manum aridam : Surge, et sta in medium. Et surgens stetit.8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "A'lzati e mettiti qui in mezzo". L'uomo, alzatosi, si mise là.
9 Ait autem ad illos Jesus : Interrogo vos si licet sabbatis benefacere, an male : animam salvam facere, an perdere ?9 Poi Gesù disse loro: "Vi domando: è permesso in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?".
10 Et circumspectis omnibus dixit homini : Extende manum tuam. Et extendit : et restituta est manus ejus.10 E volgendo lo sguardo tutt'intorno, disse al paralitico: "Stendi la mano!". Egli lo fece e la mano guarì.
11 Ipsi autem repleti sunt insipientia, et colloquebantur ad invicem, quidnam facerent Jesu.
11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra loro su ciò che avrebbero potuto fare a Gesù.
12 Factum est autem in illis diebus, exiit in montem orare, et erat pernoctans in oratione Dei.12 In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare e trascorse la notte intera pregando Dio.
13 Et cum dies factus esset, vocavit discipulos suos : et elegit duodecim ex ipsis (quos et apostolos nominavit) :13 Fattosi giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, ne scelse dodici e diede loro il nome di apostoli:
14 Simonem, quem cognominavit Petrum, et Andream fratrem ejus, Jacobum, et Joannem, Philippum, et Bartholomæum,14 Simone, che chiamò anche Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo,
15 Matthæum, et Thomam, Jacobum Alphæi, et Simonem, qui vocatur Zelotes,15 Matteo e Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo e Simone soprannominato Zelota,
16 et Judam Jacobi, et Judam Iscariotem, qui fuit proditor.16 Giuda figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu poi il traditore.
17 Et descendens cum illis, stetit in loco campestri, et turba discipulorum ejus, et multitudo copiosa plebis ab omni Judæa, et Jerusalem, et maritima, et Tyri, et Sidonis,17 E disceso con loro si fermò su un ripiano. C'era una grande schiera di discepoli e grande folla di gente venuta da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone;
18 qui venerant ut audirent eum, et sanarentur a languoribus suis. Et qui vexabantur a spiritibus immundis, curabantur.18 erano venuti per ascoltarlo e per essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti cattivi venivano guariti.
19 Et omnis turba quærebat eum tangere : quia virtus de illo exibat, et sanabat omnes.
19 Tutti cercavano di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che guariva tutti.
20 Et ipse elevatis oculis in discipulis suis, dicebat : Beati pauperes, quia vestrum est regnum Dei.20 Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati qui nunc esuritis, quia saturabimini. Beati qui nunc fletis, quia ridebitis.21 Beati voi che adesso avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.
22 Beati eritis cum vos oderint homines, et cum separaverint vos, et exprobraverint, et ejicerint nomen vestrum tamquam malum propter Filium hominis.22 Beati voi quando gli altri vi odieranno e vi rifiuteranno, quando vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
23 Gaudete in illa die, et exsultate : ecce enim merces vestra multa est in cælo : secundum hæc enim faciebant prophetis patres eorum.23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché la vostra ricompensa è di certo grande nei cieli. Allo stesso modo, infatti, si comportavano i loro padri con i profeti.
24 Verumtamen væ vobis divitibus, quia habetis consolationem vestram.24 Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
25 Væ vobis, qui saturati estis : quia esurietis. Væ vobis, qui ridetis nunc : quia lugebitis et flebitis.25 Guai a voi che adesso siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete.
26 Væ cum benedixerint vobis homines : secundum hæc enim faciebant pseudoprophetis patres eorum.
26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi; allo stesso modo, infatti, facevano i loro padri con i falsi profeti.
27 Sed vobis dico, qui auditis : diligite inimicos vestros, benefacite his qui oderunt vos.27 Ma a voi che mi ascoltate io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.
28 Benedicite maledicentibus vobis, et orate pro calumniantibus vos.28 Benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi fanno del male.
29 Et qui te percutit in maxillam, præbe et alteram. Et ab eo qui aufert tibi vestimentum, etiam tunicam noli prohibere.29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, pòrgigli anche l'altra; se qualcuno ti leva il mantello, lasciagli prendere anche la tunica.
30 Omni autem petenti te, tribue : et qui aufert quæ tua sunt, ne repetas.30 Da' a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti ruba ciò che ti appartiene, tu non richiederlo.
31 Et prout vultis ut faciant vobis homines, et vos facite illis similiter.31 Come volete che gli altri facciano a voi, così fate loro.
32 Et si diligitis eos qui vos diligunt, quæ vobis est gratia ? nam et peccatores diligentes se diligunt.32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
33 Et si benefeceritis his qui vobis benefaciunt, quæ vobis est gratia ? siquidem et peccatores hoc faciunt.33 Se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
34 Et si mutuum dederitis his a quibus speratis recipere, quæ gratia est vobis ? nam et peccatores peccatoribus fœnerantur, ut recipiant æqualia.34 Se fate dei prestiti a coloro da cui sperate di ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
35 Verumtamen diligite inimicos vestros : benefacite, et mutuum date, nihil inde sperantes : et erit merces vestra multa, et eritis filii Altissimi, quia ipse benignus est super ingratos et malos.35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare alcunché e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo. Egli infatti è buono anche verso gl'ingrati e i cattivi.
36 Estote ergo misericordes sicut et Pater vester misericors est.
36 Siate misericordiosi come Dio, vostro Padre, è misericordioso.
37 Nolite judicare, et non judicabimini : nolite condemnare, et non condemnabimini. Dimittite, et dimittemini.37 Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato.
38 Date, et dabitur vobis : mensuram bonam, et confertam, et coagitatam, et supereffluentem dabunt in sinum vestrum. Eadem quippe mensura, qua mensi fueritis, remetietur vobis.38 Date e vi sarà dato: ne riceverete in misura buona, pigiata, scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato anche a voi".
39 Dicebat autem illis et similitudinem : Numquid potest cæcus cæcum ducere ? nonne ambo in foveam cadunt ?39 Disse loro anche questa parabola: "Può forse un cieco fare da guida a un altro cieco? Non cadrebbero tutti e due in una buca?
40 Non est discipulus super magistrum : perfectus autem omnis erit, si sit sicut magister ejus.40 Il discepolo non è più grande del suo maestro; tutt'al più, se si lascerà ben formare, sarà come il maestro.
41 Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, trabem autem, quæ in oculo tuo est, non consideras ?41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo?
42 aut quomodo potes dicere fratri tuo : Frater, sine ejiciam festucam de oculo tuo : ipse in oculo tuo trabem non videns ? Hypocrita, ejice primum trabem de oculo tuo : et tunc perspicies ut educas festucam de oculo fratris tui.42 Come puoi dire al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave che è nel tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
43 Non est enim arbor bona, quæ facit fructus malos : neque arbor mala, faciens fructum bonum.43 L'albero buono non produce frutti cattivi, né l'albero cattivo produce frutti buoni.
44 Unaquæque enim arbor de fructu suo cognoscitur. Neque enim de spinis colligunt ficus : neque de rubo vindemiant uvam.44 Il pregio di un albero lo si riconosce dai suoi frutti: non si raccolgono infatti fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo.
45 Bonus homo de bono thesauro cordis sui profert bonum : et malus homo de malo thesauro profert malum. Ex abundantia enim cordis os loquitur.45 L'uomo buono trae fuori il bene dal prezioso tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo, invece, dal suo cattivo tesoro trae fuori il male. Con la bocca infatti si esprime tutto ciò che si ha nel cuore.
46 Quid autem vocatis me Domine, Domine : et non facitis quæ dico ?
46 Perché mi chiamate: "Signore, Signore" e non fate poi quello che vi dico?
47 Omnis qui venit ad me, et audit sermones meos, et facit eos, ostendam vobis cui similis sit :47 Chiunque viene a me, ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi assomiglia.
48 similis est homini ædificanti domum, qui fodit in altum, et posuit fundamentum super petram : inundatione autem facta, illisum est flumen domui illi, et non potuit eam movere : fundata enim erat super petram.48 E' simile ad un uomo che si è messo a costruire una casa: ha scavato molto a fondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe con violenza contro quella casa, ma non riuscì a scuoterla perché era ben costruita.
49 Qui autem audit, et non facit, similis est homini ædificanti domum suam super terram sine fundamento : in quam illisus est fluvius, et continuo cecidit : et facta est ruina domus illius magna.49 Chi invece ascolta le mie parole e non le mette in pratica assomiglia ad un uomo che ha costruito una casa direttamente sulla terra, senza fondamenta. Quando il fiume la investì, essa crollò subito, e il disastro di quella casa fu grande".