Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lucas 11


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Et factum est : cum esset in quodam loco orans, ut cessavit, dixit unus ex discipulis ejus ad eum : Domine, doce nos orare, sicut docuit et Joannes discipulos suos.1 - Essendo un giorno in un certo luogo a pregare, quand'ebbe finito, uno dei suoi discepoli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
2 Et ait illis : Cum oratis, dicite : Pater, sanctificetur nomen tuum. Adveniat regnum tuum.2 E disse loro: «Quando pregate, dite:- Padre, sia santificato il tuo nome; Venga il tuo regno;
3 Panem nostrum quotidianum da nobis hodie.3 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;
4 Et dimitte nobis peccata nostra, siquidem et ipsi dimittimus omni debenti nobis. Et ne nos inducas in tentationem.
4 Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo a ogni nostro debitore; E non c'indurre in tentazione -».
5 Et ait ad illos : Quis vestrum habebit amicum, et ibit ad illum media nocte, et dicet illi : Amice, commoda mihi tres panes,5 Inoltre disse loro: «Se qualcuno di voi ha un amico e va a trovarlo a mezzanotte e gli dice: - Amico, prestami tre pani,
6 quoniam amicus meus venit de via ad me, et non habeo quod ponam ante illum,6 perchè un amico mio è arrivato di viaggio in casa mia e non ho nulla da offrirgli, -
7 et ille de intus respondens dicat : Noli mihi molestus esse, jam ostium clausum est, et pueri mei mecum sunt in cubili : non possum surgere, et dare tibi.7 e se colui dal di dentro risponde: - Non importunarmi; l'uscio è già chiuso, e i miei figli sono coricati con me, io non posso alzarmi per darteli, -
8 Et si ille perseveraverit pulsans : dico vobis, etsi non dabit illi surgens eo quod amicus ejus sit, propter improbitatem tamen ejus surget, et dabit illi quotquot habet necessarios.8 io vi dico che se egli non si levasse a darglieli perchè è suo amico, pure si alzerà per l'insistenza e gliene darà quanti ne ha bisogno.
9 Et ego dico vobis : Petite, et dabitur vobis ; quærite, et invenietis ; pulsate, et aperietur vobis.9 Io vi dico pure: - Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto. -
10 Omnis enim qui petit, accipit : et qui quærit, invenit : et pulsanti aperietur.10 Perchè chi chiede, riceve; chi cerca trova, e a chi picchia sarà aperto.
11 Quis autem ex vobis patrem petit panem, numquid lapidem dabit illi ? aut piscem, numquid pro pisce serpentem dabit illi ?11 E chi è quel padre tra voi, che al figlio, il quale domanda del pane, gli dia una pietra? Oppure dia un serpente, se chiede del pesce?
12 aut si petierit ovum, numquid porriget illi scorpionem ?12 Oppure uno scorpione se chiede un uovo?
13 Si ergo vos, cum sitis mali, nostis bona data dare filiis vestris : quanto magis Pater vester de cælo dabit spiritum bonum petentibus se ?
13 Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il Padre celeste darà lo spirito buono a coloro che glielo domandano?».
14 Et erat ejiciens dæmonium, et illud erat mutum. Et cum ejecisset dæmonium, locutus est mutus, et admiratæ sunt turbæ.14 Scacciò un demonio ch'era muto; e quando esso fu uscito, il muto parlò e le turbe furono ripiene di sbigottimento.
15 Quidam autem ex eis dixerunt : In Beelzebub principe dæmoniorum ejicit dæmonia.15 Ma alcuni di loro dicevano: «Egli scaccia i demoni per mezzo di Beelzebub principe dei demoni».
16 Et alii tentantes, signum de cælo quærebant ab eo.16 Altri, per metterlo alla prova gli chiedevano un segno dal cielo.
17 Ipse autem ut vidit cogitationes eorum, dixit eis : Omne regnum in seipsum divisum desolabitur, et domus supra domum cadet.17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri disse a loro: «Ogni regno diviso in se stesso si distrugge e una casa rovina sull'altra.
18 Si autem et Satanas in seipsum divisus est, quomodo stabit regnum ejus ? quia dicitis in Beelzebub me ejicere dæmonia.18 Se dunque Satana è diviso contro se stesso, come può durare il suo regno? Poichè voi dite che io caccio i demoni per mezzo di Beelzebub.
19 Si autem ego in Beelzebub ejicio dæmonia : filii vestri in quo ejiciunt ? ideo ipsi judices vestri erunt.19 E se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per virtù di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi stessi saran vostri giudici.
20 Porro si in digito Dei ejicio dæmonia : profecto pervenit in vos regnum Dei.20 Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio è dunque venuto fino a voi.
21 Cum fortis armatus custodit atrium suum, in pace sunt ea quæ possidet.21 Quando un uomo forte, bene armato, custodisce l'ingresso di casa sua, quanto egli possiede è al sicuro.
22 Si autem fortior eo superveniens vicerit eum, universa arma ejus auferet, in quibus confidebat, et spolia ejus distribuet.22 Ma se sopraggiunge uno più forte di lui e lo vince, gli toglie tutte le armi nelle quali confidava e ne distribuisce le spoglie.
23 Qui non est mecum, contra me est : et qui non colligit mecum, dispergit.23 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, dissipa.
24 Cum immundus spiritus exierit de homine, ambulat per loca inaquosa, quærens requiem : et non inveniens dicit : Revertar in domum meam unde exivi.24 Quando lo spirito immondo è uscito dall'uomo, cammina per luoghi aridi, cercando riposo, e non trovandolo, dice: - Ritornerò a casa mia donde sono uscito. -
25 Et cum venerit, invenit eam scopis mundatam, et ornatam.25 Quando vi giunge, la trova spazzata e adorna.
26 Tunc vadit, et assumit septem alios spiritus secum, nequiores se, et ingressi habitant ibi. Et fiunt novissima hominis illius pejora prioribus.
26 Allora va, e prende con sè sette altri spiriti peggiori di lui, e vi entrano e vi si stabiliscono; e l'ultima condizione di quell'uomo è peggiore della prima».
27 Factum est autem, cum hæc diceret : extollens vocem quædam mulier de turba dixit illi : Beatus venter qui te portavit, et ubera quæ suxisti.27 Mentre egli parlava così, una donna alzò la voce in mezzo alla folla e gli disse: «Beato il seno che ti ha portato, e le mammelle che hai succhiate».
28 At ille dixit : Quinimmo beati, qui audiunt verbum Dei et custodiunt illud.
28 Ma egli rispose: «Anzi, beati coloro che odono la parola di Dio e l'osservano».
29 Turbis autem concurrentibus cœpit dicere : Generatio hæc, generatio nequam est : signum quærit, et signum non dabitur ei, nisi signum Jonæ prophetæ.29 Affollandosi attorno a lui le turbe, egli cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione perversa; essa domanda un segno e non le sarà dato nessun segno eccetto quello di Giona.
30 Nam sicut fuit Jonas signum Ninivitis, ita erit et Filius hominis generationi isti.30 Perchè, come Giona fu un segno per i Niniviti, così il Figliuol dell'uomo sarà un segno per questa generazione.
31 Regina austri surget in judicio cum viris generationis hujus, et condemnabit illos : quia venit a finibus terræ audire sapientiam Salomonis : et ecce plus quam Salomon hic.31 La regina del Mezzodì si leverà nel giudizio contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perchè ella è venuta dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco qui Uno che è più di Salomone.
32 Viri Ninivitæ surgent in judicio cum generatione hac, et condemnabunt illam : quia pœnitentiam egerunt ad prædicationem Jonæ, et ecce plus quam Jonas hic.
32 I Niniviti sorgeranno nel giorno del giudizio, contro questa generazione e la condanneranno perchè fecero penitenza alla predicazione di Giona; ed ecco qui uno che è più di Giona.
33 Nemo lucernam accendit, et in abscondito ponit, neque sub modio : sed supra candelabrum, ut qui ingrediuntur, lumen videant.33 Nessuno, accesa una lucerna, la pone in un luogo nascosto o sotto il moggio; ma la mette sul candeliere, perchè chi entra, veda la luce.
34 Lucerna corporis tui est oculus tuus. Si oculus tuus fuerit simplex, totum corpus tuum lucidum erit : si autem nequam fuerit, etiam corpus tuum tenebrosum erit.34 La lucerna del corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se è guasto, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre.
35 Vide ergo ne lumen quod in te est, tenebræ sint.35 Bada dunque che la luce che è in te, non sia tenebre.
36 Si ergo corpus tuum totum lucidum fuerit, non habens aliquam partem tenebrarum, erit lucidum totum, et sicut lucerna fulgoris illuminabit te.36 Se dunque tutto il corpo è illuminato, senza parte alcuna oscura, il tutto sarà luminoso, come quando la lucerna t'illumina col suo splendore».
37 Et cum loqueretur, rogavit illum quidam pharisæus ut pranderet apud se. Et ingressus recubuit.
37 Mentr'egli parlava, un Fariseo lo invitò a desinare con lui. Gesù entrò e si mise a tavola.
38 Pharisæus autem cœpit intra se reputans dicere, quare non baptizatus esset ante prandium.38 Il Fariseo vide con meraviglia ch'egli non s'era lavato prima di desinare.
39 Et ait Dominus ad illum : Nunc vos pharisæi, quod deforis est calicis et catini, mundatis : quod autem intus est vestrum, plenum est rapina et iniquitate.39 Ma il Signore gli disse: «Voi, Farisei, lavate l'esterno del bicchiere e del piatto, e l'interno vostro è ripieno di rapina e d'iniquità.
40 Stulti ! nonne qui fecit quod deforis est, etiam id quod deintus est fecit ?40 Stolti! chi ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?
41 Verumtamen quod superest, date eleemosynam : et ecce omnia munda sunt vobis.41 Fate piuttosto elemosina di quanto vi avanza, e tutto sarà puro anche in voi.
42 Sed væ vobis, pharisæis, quia decimatis mentham, et rutam, et omne olus, et præteritis judicium et caritatem Dei : hæc autem oportuit facere, et illa non omittere.42 Ma guai a voi, o Farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e d'ogni specie di legumi, e non fate caso del giudizio e dell'amor di Dio. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.
43 Væ vobis, pharisæis, quia diligitis primas cathedras in synagogis, et salutationes in foro.43 Guai a voi, Farisei, perchè amate il primo posto nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze.
44 Væ vobis, quia estis ut monumenta, quæ non apparent, et homines ambulantes supra, nesciunt.44 Guai a voi, perchè siete come sepolcri che non si vedono e sui quali si cammina senza saperlo».
45 Respondens autem quidam ex legisperitis, ait illi : Magister, hæc dicens etiam contumeliam nobis facis.45 Ma uno dei dottori della legge gli osservò: «Maestro, parlando così, offendi anche noi».
46 At ille ait : Et vobis legisperitis væ : quia oneratis homines oneribus, quæ portare non possunt, et ipsi uno digito vestro non tangitis sarcinas.46 Ed egli soggiunse: «Guai anche a voi, dottori della legge, perchè caricate gli uomini con pesi difficili a portare e voi non li toccate neppure con un dito.
47 Væ vobis, qui ædificatis monumenta prophetarum : patres autem vestri occiderunt illos.47 Guai a voi, che fabbricate tombe ai profeti, mentre i padri vostri li uccisero.
48 Profecto testificamini quod consentitis operibus patrum vestrorum : quoniam ipsi quidem eos occiderunt, vos autem ædificatis eorum sepulchra.48 Voi, dunque, attestate le opere dei padri e le approvate perchè essi li uccisero e voi fabbricate a loro dei sepolcri.
49 Propterea et sapientia Dei dixit : Mittam ad illos prophetas, et apostolos, et ex illis occident, et persequentur :49 Ecco perchè la Sapienza di Dio ha detto: - Manderò loro profeti e apostoli; e ne uccideranno alcuni e ne perseguiteranno altri,
50 ut inquiratur sanguis omnium prophetarum, qui effusus est a constitutione mundi a generatione ista,50 affinchè a questa generazione si chieda conto del sangue di tutti i profeti sparso dalla creazione del mondo in poi,
51 a sanguine Abel, usque ad sanguinem Zachariæ, qui periit inter altare et ædem. Ita dico vobis, requiretur ab hac generatione.51 dal sangue di Abele al sangue di Zaccaria, ucciso tra l'altare e il vestibolo del tempio. - Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
52 Væ vobis, legisperitis, quia tulistis clavem scientiæ : ipsi non introistis, et eos qui introibant, prohibuistis.52 Guai a voi, dottori della legge, che avete usurpato la chiave della scienza; non siete entrati voi e avete messo impedimento a quelli che entravano».
53 Cum autem hæc ad illos diceret, cœperunt pharisæi et legisperiti graviter insistere, et os ejus opprimere de multis,53 Mentre Gesù diceva queste cose, gli Scribi e i Farisei cominciarono ad opporglisi e ad incalzarlo di domande,
54 insidiantes ei, et quærentes aliquid capere de ore ejus, ut accusarent eum.54 insidiandolo e cercando di sorprendere qualche parola sulla sua bocca per accusarlo.