Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Aggeus 2


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 In die vigesima et quarta mensis, in sexto mense, in anno secundo Darii regis.
1 - Questo ai ventiquattro del sesto mese, nell'anno secondo di Dario.
2 In septimo mense, vigesima et prima mensis, factum est verbum Domini in manu Aggæi prophetæ, dicens :2 Nel settimo mese, ai ventuno del mese, il Signore parlò ad Aggeo profeta dicendogli:
3 Loquere ad Zorobabel, filium Salathiel, ducem Juda, et ad Jesum, filium Josedec, sacerdotem magnum, et ad reliquos populi, dicens :3 «Parla a Zorobabel, figlio di Salatiel, governatore di Giuda, ed a Gesù, figlio di Josedec, sommo sacerdote e al resto del popolo e dirai loro:
4 Quis in vobis est derelictus,
qui vidit domum istam in gloria sua prima ?
et quid vos videtis hanc nunc ?
numquid non ita est, quasi non sit in oculis vestris ?
4 - Chi è rimasto tra di noi, che abbia veduta cotesta Casa nella primiera sua gloria? E che è questa che vedete ora? Non sembra agli occhi vostri come se non esistesse?
5 Et nunc confortare, Zorobabel, dicit Dominus ;
et confortare, Jesu, fili Josedec, sacerdos magne ;
et confortare, omnis populus terræ, dicit Dominus exercituum :
et facite (quoniam ego vobiscum sum, dicit Dominus exercituum)
5 Ma ora fatti cuore, o Zorobabel, dice il Signore; fatti animo, o Gesù, figlio di Josedec, sommo sacerdote, e voi tutti, popolo del paese, coraggio! dice il Signore degli eserciti, e mettetevi all'opera, perchè io sono con voi, dice il Signore degli eserciti!
6 verbum quod pepigi vobiscum cum egrederemini de terra Ægypti :
et spiritus meus erit in medio vestrum : nolite timere.
6 Sto sulla mia parola che ho impegnata con voi quando uscivate dalla terra di Egitto, e il mio spirito sarà in mezzo a voi, non vogliate temere! -».
7 Quia hæc dicit Dominus exercituum :
Adhuc unum modicum est,
et ego commovebo cælum, et terram, et mare, et aridam.
7 Perchè così dice il Signore degli eserciti: «Un altro poco ancora, e poi io moverò il cielo e la terra, il mare e il continente;
8 Et movebo omnes gentes,
et veniet desideratus cunctis gentibus :
et implebo domum istam gloria,
dicit Dominus exercituum.
8 e moverò tutte le genti e verrà il Desiderato da tutte le genti e riempirò di gloria questa casa, dice il Signore degli eserciti.
9 Meum est argentum, et meum est aurum,
dicit Dominus exercituum.
9 Mio è l'oro e mio l'argento, dice il Signore degli eserciti;
10 Magna erit gloria domus istius novissimæ plus quam primæ,
dicit Dominus exercituum :
et in loco isto dabo pacem,
dicit Dominus exercituum.
10 grande sarà la gloria di questa Casa, dell'ultima, più che della prima, dice il Signore degli eserciti, e in questo luogo darò la pace, dice il Signore degli eserciti».
11 In vigesima et quarta noni mensis, in anno secundo Darii regis, factum est verbum Domini ad Aggæum prophetam, dicens :11 Ai ventiquattro del nono mese, l'anno secondo del re Dario, fu comunicata, ad Aggeo profeta, la parola del Signore dicendo:
12 Hæc dicit Dominus exercituum : Interroga sacerdotes legem, dicens :12 «Così dice il Signore degli eserciti: - Interroga i sacerdoti
13 Si tulerit homo carnem sanctificatam in ora vestimenti sui, et tetigerit de summitate ejus panem, aut pulmentum, aut vinum, aut oleum, aut omnem cibum, numquid sanctificabitur ? Respondentes autem sacerdotes, dixerunt : Non.13 su questo punto della legge: Se un uomo porta della carne consacrata in un lembo del suo vestito e tocca, colla falda del suo vestito, pane o pietanza o vino od olio o altra vivanda, resteranno queste cose consacrate? -». E i sacerdoti rispondendo dissero: «No».
14 Et dixit Aggæus : Si tetigerit pollutus in anima ex omnibus his, numquid contaminabitur ? Et responderunt sacerdotes, et dixerunt : Contaminabitur.14 E Aggeo soggiunse: «E se uno, contaminato pel contatto d'un cadavere, toccherà qualcuna di coteste cose, sarà essa contaminata?». E i sacerdoti risposero e dissero: «Sarà contaminata».
15 Et respondit Aggæus, et dixit : Sic populus iste,
et sic gens ista ante faciem meam, dicit Dominus,
et sic omne opus manuum eorum :
et omnia quæ obtulerunt ibi, contaminata erunt.
15 E Aggeo proseguì dicendo: «Così è di questo popolo, così è di questa nazione a mio riguardo, dice il Signore, così è di tutte le opere delle sue mani, e tutto quello che offrirono è contaminato.
16 Et nunc ponite corda vestra a die hac et supra,
antequam poneretur lapis super lapidem in templo Domini.
16 Rivolgete la vostra attenzione su ciò che vi avvenne da oggi indietro, prima ancora che si ponesse pietra sopra pietra nel tempio del Signore:
17 Cum accederetis ad acervum viginti modiorum,
et fierent decem ;
et intraretis ad torcular, ut exprimeretis quinquaginta lagenas,
et fiebant viginti.
17 accostandosi ad una bica da venti moggi, ce ne erano dieci; entrando al torchio per spremere cinquanta barili, ce n'erano venti.
18 Percussi vos vento urente, et aurugine,
et grandine omnia opera manuum vestrarum :
et non fuit in vobis qui reverteretur ad me, dicit Dominus.
18 Vi ho percossi col vento caldo e colla ruggine e colla gragnola che hanno flagellato tutti i lavori delle vostre braccia, e non v'ebbe tra voi chi ritornasse a me, dice il Signore.
19 Ponite corda vestra ex die ista, et in futurum,
a die vigesima et quarta noni mensis :
a die qua fundamenta jacta sunt templi Domini,
ponite super cor vestrum.
19 Fate ora attenzione a ciò che avverrà da cotesto giorno, cioè dai ventiquattro del nono mese in poi, dal giorno in cui furono gettate le fondamenta del tempio del Signore, state attenti ad osservare.
20 Numquid jam semen in germine est,
et adhuc vinea, et ficus,
et malogranatum, et lignum olivæ non floruit ? ex die ista benedicam.
20 Forse che la semente è già in germe? Neppure la vigna ed il fico e il melagrano e l'olivo hanno fiorito; ma io da questo giorno benedirò».
21 Et factum est verbum Domini secundo ad Aggæum in vigesima et quarta mensis, dicens :21 Una seconda volta ai ventiquattro del mese fu comunicata ad Aggeo la parola del Signore che gli disse:
22 Loquere ad Zorobabel ducem Juda, dicens : Ego movebo cælum pariter et terram,
22 «Parla a Zorobabel governatore di Giuda e digli: - Io scoterò il cielo e la terra insieme
23 et subvertam solium regnorum,
et conteram fortitudinem regni gentium :
et subvertam quadrigam et ascensorem ejus,
et descendent equi, et ascensores eorum,
vir in gladio fratris sui.
23 e sovvertirò il trono dei regni, e infrangerò la potenza dell'impero delle genti, e rovescerò cocchi e cocchieri, e i cavalli e i cavalieri cascheranno, e l'uomo cadrà per mano del suo fratello.
24 In die illa, dicit Dominus exercituum, assumam te,
Zorobabel, fili Salathiel, serve meus, dicit Dominus :
et ponam te quasi signaculum,
quia te elegi, dicit Dominus exercituum.
24 In quel giorno, dice il Signore degli eserciti, prenderò te, o Zorobabel, figlio di Salatiel, mio servo, dice il Signore, e farò di te come un sigillo; perchè ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti -».