Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Habacuc 3


font
VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Oratio Habacuc prophetæ, pro ignorantiis.
1 - Preghiera di Abacuc profeta. Per le ignoranze (?).
2 Domine, audivi auditionem tuam, et timui.
Domine, opus tuum, in medio annorum vivifica illud ;
in medio annorum notum facies :
cum iratus fueris, misericordiæ recordaberis.
2 «Signore, ho udito il tuo annunzio e ho temuto;Signore, l'opera tua ravviva in mezzo agli anni, in mezzo agli anni rendila manifesta; anche sdegnato, della misericordia ti ricorderai.
3 Deus ab austro veniet,
et Sanctus de monte Pharan :
operuit cælos gloria ejus,
et laudis ejus plena est terra.
3 Iddio verrà dall'Austro, e il Santo dal monte di Faran. La sua gloria copre i cielie della sua lode è piena la terra.
4 Splendor ejus ut lux erit,
cornua in manibus ejus :
ibi abscondita est fortitudo ejus.
4 Il suo splendore è come la luce; ha raggi nelle mani: ivi egli asconde la sua potenza.
5 Ante faciem ejus ibit mors,
et egredietur diabolus ante pedes ejus.
5 Davanti alla sua faccia incede la morte, esce il diavolo dinanzi ai passi suoi.
6 Stetit, et mensus est terram ;
aspexit, et dissolvit gentes,
et contriti sunt montes sæculi :
incurvati sunt colles mundi ab itineribus æternitatis ejus.
6 Ristette e squadrò la terra, guardò e le nazioni si dileguarono, e le montagne secolari si squarciarono, s'inchinarono le vette del mondosotto i suoi passi ricalcanti i sentieri eterni.
7 Pro iniquitate vidi tentoria Æthiopiæ ;
turbabuntur pelles terræ Madian.
7 In tribolazione ho veduto le tende di Etiopia, sconvolti i padiglioni della terra di Madian.
8 Numquid in fluminibus iratus es, Domine ?
aut in fluminibus furor tuus ?
vel in mari indignatio tua ?
Qui ascendes super equos tuos, et quadrigæ tuæ salvatio.
8 Forse contro i fiumi sei adirato, o Signore? Contro i fiumi è il tuo sdegno? o contro il mare la tua collera, quando ascendi i tuoi destrieri, e le tue quadrighe di salvezza?
9 Suscitans suscitabis arcum tuum,
juramenta tribubus quæ locutus es ;
fluvios scindes terræ.
9 Brandisci l'arco tuoa guarentigia dei giuramenti che tu hai prestato alle tribù. Tu fendi i fiumi della terra.
10 Viderunt te, et doluerunt montes ;
gurges aquarum transiit :
dedit abyssus vocem suam ;
altitudo manus suas levavit.
10 Ti hanno visto i monti e hanno gemuto, un rovescio d'acque passò; l'abisso mandò la sua voce e prostese le sue mani la profondità.
11 Sol et luna steterunt in habitaculo suo :
in luce sagittarum tuarum ibunt,
in splendore fulgurantis hastæ tuæ.
11 Il sole e la luna si arrestarono nei loro penetrali; avanzano alla luce delle tue saette, al lampeggiare della tua asta sfolgorante.
12 In fremitu conculcabis terram ;
in furore obstupefacies gentes.
12 Tu calchi la terra nel tuo disdegnosbigottisci nel tuo furore le genti.
13 Egressus es in salutem populi tui,
in salutem cum christo tuo :
percussisti caput de domo impii,
denudasti fundamentum ejus usque ad collum.
13 Tu sei uscito alla salvezza del tuo popolo, alla salvezza insieme col tuo Unto. Tu hai percosso il capo della casa dell'empio, mettesti a nudo le fondamenta fino al collo.
14 Maledixisti sceptris ejus,
capiti bellatorum ejus,
venientibus ut turbo ad dispergendum me :
exsultatio eorum, sicut ejus qui devorat pauperem in abscondito.
14 Hai maledetto agli scettri suoi, al capo dei loro guerrieriirrompenti come un turbine per disperdermi, esultanti come chi divora il povero nascostamente.
15 Viam fecisti in mari equis tuis,
in luto aquarum multarum.
15 Hai aperto una strada nel mare ai tuoi cavallinel limo delle acque profonde.
16 Audivi, et conturbatus est venter meus ;
a voce contremuerunt labia mea.
Ingrediatur putredo in ossibus meis,
et subter me scateat :
ut requiescam in die tribulationis,
ut ascendam ad populum accinctum nostrum.
16 Udii, e si conturbarono le mie viscere; mi tremarono le labbra a quella voce! Entri pure nelle ossa mie la carie, e brulichi sotto di me: affinchè nel giorno dell'angustia in riposo mi ritrovi, affinchè salga al preparato popolo nostro.
17 Ficus enim non florebit,
et non erit germen in vineis ;
mentietur opus olivæ,
et arva non afferent cibum :
abscindetur de ovili pecus,
et non erit armentum in præsepibus.
17 Perchè il fico più non fioriràe la vigna non germoglierà; il prodotto dell'olivo fallirà, e i coltivati non porteranno cibo; sarà strappata all'ovile la greggiae nelle stalle più non sarà l'armento.
18 Ego autem in Domino gaudebo ;
et exsultabo in Deo Jesu meo.
18 Ma io mi rallegrerò nel Signore ed esulterò nel Dio della mia salvezza.
19 Deus Dominus fortitudo mea,
et ponet pedes meos quasi cervorum :
et super excelsa mea deducet me
victor in psalmis canentem.
19 Il Signore Dio è la mia forza, mi renderà i piedi come quelli dei cervi, e mi farà camminare sulle alture.»