Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaiæ 7


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Et factum est in diebus Achaz, filii Joathan, filii Oziæ, regis Juda, ascendit Rasin, rex Syriæ, et Phacee, filius Romeliæ, rex Israël, in Jerusalem, ad præliandum contra eam : et non potuerunt1 - E avvenne ai giorni di Acaz, figlio di Joatan, figlio di Ozia re di Giuda, che salì Rasin, re di Siria, e Facea figlio di Romelia, re d'Israele, contro Gerusalemme per assalirla, ma non poterono espugnarla.
2 debellare eam. Et nuntiaverunt domui David, dicentes : Requievit Syria super Ephraim. Et commotum est cor ejus, et cor populi ejus, sicut moventur ligna silvarum a facie venti.2 E annunziarono alla casa di David dicendo: «La Siria campeggia in Efraim». E il cuore di quella e il cuore del popolo suo furono in agitazione, come alberi d'un bosco dal vento agitati.
3 Et dixit Dominus ad Isaiam : Egredere in occursum Achaz, tu et qui derelictus est Jasub, filius tuus, ad extremum aquæductus piscinæ superioris in via agri Fullonis ;3 E il Signore disse ad Isaia: «Esci incontro ad Acaz, tu ed il figlio che t'è rimasto, Jasub, all'estremità del canale della vasca superiore sulla strada del campo dei lavandai.
4 et dices ad eum : Vide ut sileas ; noli timere,
et cor tuum ne formidet
a duabus caudis titionum fumigantium istorum,
in ira furoris Rasin, regis Syriæ, et filii Romeliæ ;
4 E gli dirai: - Bada di startene tranquillo, di non intimorirti e di non perderti di coraggio, per questi due mozziconi di tizzi fumanti dell'ira attizzatrice di Rasin re di Siria e del figlio di Romelia;
5 eo quod consilium inierit contra te Syria in malum,
Ephraim, et filius Romeliæ, dicentes :
5 perciocchè la Siria ha progettato contro di te il male, Efraim e il figlio di Romelia, dicendo:
6 Ascendamus ad Judam,
et suscitemus eum, et avellamus eum ad nos,
et ponamus regem in medio ejus filium Tabeel.
6 "Saliamo in Giuda, e svegliamola e conquistiamocela, e costituiremo re in mezzo ad essa il figlio di Tabeel" -».
7 Hæc dicit Dominus Deus :
Non stabit, et non erit istud ;
7 Così dice il Signore: «Cotesto non avverrà e non sarà;
8 sed caput Syriæ Damascus,
et caput Damasci Rasin ;
et adhuc sexaginta et quinque anni,
et desinet Ephraim esse populus ;
8 ma capitale della Siria è Damasco e capo di Damasco Rasin, (sessantacinque anni ancora, poi cesserà Efraim dall'essere un popolo),
9 et caput Ephraim Samaria,
et caput Samariæ filius Romeliæ.
Si non credideritis, non permanebitis.
9 e capitale di Efraim è Samaria e capo di Samaria è il figlio di Romelia. Se non avete fede non persisterete».
10 Et adjecit Dominus loqui ad Achaz, dicens :10 E il Signore continuò a parlare ad Acaz dicendo:
11 Pete tibi signum a Domino Deo tuo, in profundum inferni, sive in excelsum supra.11 «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio o dal profondo dell'abisso o sopra dall'alto».
12 Et dixit Achaz : Non petam, et non tentabo Dominum.12 E Acaz disse: «Non chiederò e non tenterò il Signore».
13 Et dixit : Audite ergo, domus David.
Numquid parum vobis est molestos esse hominibus,
quia molesti estis et Deo meo ?
13 E replicò: «Udite dunque o della casa di David: - Gli è forse poco per voi di esser dispettosi cogli uomini, che fate indispettire anche il mio Dio? -».
14 Propter hoc dabit Dominus ipse vobis signum :
ecce virgo concipiet, et pariet filium,
et vocabitur nomen ejus Emmanuel.
14 Perciò il Signore ve lo darà lui un segno. Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio, e lo chiameranno col nome di Emmanuele.
15 Butyrum et mel comedet,
ut sciat reprobare malum, et eligere bonum.
15 Mangerà burro e miele, affinchè sappia rigettare il male e scegliere il bene.
16 Quia antequam sciat puer reprobare malum et eligere bonum,
derelinquetur terra quam tu detestaris a facie duorum regum suorum.
16 Però innanzi che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, la terra, che tu detesti per la presenza dei suoi due re, sarà lasciata nell'abbandono.
17 Adducet Dominus super te, et super populum tuum,
et super domum patris tui,
dies qui non venerunt
a diebus separationis Ephraim a Juda,
cum rege Assyriorum.
17 Sopra di te, e sopra il tuo popolo, e sopra la casa di tuo padre, il Signore farà venire giorni quali non sono venuti dacchè Efraim si separò da Giuda, con la venuta del re di Assiria.
18 Et erit in die illa : sibilabit Dominus
muscæ quæ est in extremo fluminum Ægypti,
et api quæ est in terra Assur ;
18 E avverrà che in quel giorno il Signore chiamerà col suo sibilo i mosconi che sono nelle estreme contrade dei fiumi di Egitto e le api che sono nella terra di Assur:
19 et venient, et requiescent omnes
in torrentibus vallium,
et in cavernis petrarum,
et in omnibus frutetis, et in universis foraminibus.
19 e verranno e si poseranno nei torrenti delle valli, e nelle spaccature delle rocce, e su tutti gli arbusti e nelle buche.
20 In die illa radet Dominus
in novacula conducta in his qui trans flumen sunt,
in rege Assyriorum,
caput et pilos pedum,
et barbam universam.
20 E in quel giorno il Signore raderà col rasoio stipendiato di quei di là dal fiume, dei re degli Assiri, il capo e i peli del corpo e anche la barba interamente.
21 Et erit in die illa :
nutriet homo vaccam boum, et duas oves,
21 E avverrà che in quel giorno uno nutrirà una vacca da latte e due pecore,
22 et præ ubertate lactis
comedet butyrum ;
butyrum enim et mel manducabit
omnis qui relictus fuerit in medio terræ.
22 e della quantità di latte che farà, mangerà burro; perchè burro e miele mangerà chiunque sarà rimasto in mezzo alla terra.
23 Et erit in die illa : omnis locus ubi fuerint
mille vites, mille argenteis,
in spinas et in vepres erunt.
23 E avverrà che in quel giorno ogni sito, dove erano mille viti per un valore di mille denari, sarà ridotto in prunai e sterpeti.
24 Cum sagittis et arcu ingredientur illuc :
vepres enim et spinæ erunt in universa terra.
24 Si entrerà a caccia colle frecce e coll'arco, perchè tutta la terra sarà ridotta in prunai e sterpeti.
25 Et omnes montes qui in sarculo sarrientur,
non veniet illuc terror spinarum et veprium :
et erit in pascua bovis, et in conculcationem pecoris.
25 E in tutti i monti che si sarchiavano col sarchiello, la paura dei pruni e delle spine non verrà a inquietar nessuno, ma saranno pascoli pel bestiame e luoghi calpestati dalle pecore.