Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaiæ 65


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Quæsierunt me qui ante non interrogabant ;
invenerunt qui non quæsierunt me.
Dixi : Ecce ego, ecce ego,
ad gentem quæ non invocabat nomen meum.
1 Hanno cercato di me quellj, che prima non domandavan di me: mi han trovato quelli, che non mi cercavano. Ho detto; Eccomi, eccomi ad una nazione, che non invocava il mio nome.
2 Expandi manus meas tota die
ad populum incredulum,
qui graditur in via non bona
post cogitationes suas.
2 Stesi le mani mie tutto il dì al popolo incredulo, che cammina per non buona strada dietro a' suoi pensamenti.
3 Populus qui ad iracundiam provocat me
ante faciem meam semper ;
qui immolant in hortis,
et sacrificant super lateres ;
3 Al popolo, il quale in faccia a me di continuo mi provoca a sdegno, che uccide vittime negli orti, e sagrifica sopra i mattoni:
4 qui habitant in sepulchris,
et in delubris idolorum dormiunt ;
qui comedunt carnem suillam,
et jus profanum in vasis eorum ;
4 Che abitano ne' sepolcri, e dormono ne' templi degl'idoli, che mangian carne di porco, e brodo profano hanno nelle loro pignatte.
5 qui dicunt : Recede a me,
non appropinques mihi, quia immundus es.
Isti fumus erunt in furore meo,
ignis ardens tota die.
5 Che dicono: Ritirati da me, non appressarti, perchè tu se' immondo: costoro al mio furore diverran fumo, e fuoco, che sempre arderà.
6 Ecce scriptum est coram me :
Non tacebo, sed reddam,
et retribuam in sinum eorum.
6 Ècco, che ciò è scritto dinanzi a me: io non tacerò, ma renderò, e verserò loro in seno il contraccambio,
7 Iniquitates vestras, et iniquitates patrum vestrorum simul,
dicit Dominus ;
qui sacrificaverunt super montes,
et super colles exprobraverunt mihi ;
et remetiar opus eorum primum
in sinu eorum.
7 Il contraccambio alle vostre iniquità, e alle iniquità insieme de' padri vostri, i quali sacrificarono sopra i monti, e mi disonoraron sulle colline. Verserò io in seno a costoro il contraccambio per le prime opere di quelli.
8 Hæc dicit Dominus :
Quomodo si inveniatur granum in botro,
et dicatur : Ne dissipes illud,
quoniam benedictio est :
sic faciam propter servos meos,
ut non disperdam totum.
8 Queste cose dice il Signore: Come quando in un grappolo si trova un granello, e si dice: Nol mandar male, per chè e una benedizione: cosi faro io per amor de' miei servi: non isterminerò il tutto.
9 Et educam de Jacob semen,
et de Juda possidentem montes meos ;
et hæreditabunt eam electi mei,
et servi mei habitabunt ibi.
9 E da Giacobbe trarrò semenza, e da Giuda chi avrà de' miei monti il dominio. E Gerusalemme sarà eredita de' miei eletti, e vi abiterranno i miei servi.
10 Et erunt campestria in caulas gregum,
et vallis Achor in cubile armentorum,
populo meo qui requisierunt me.
10 E le campagne saranno ovili di greggi, e nella valle di Achor riposeranno gli armenti del popol mio, di que', che han cercato di me,
11 Et vos qui dereliquistis Dominum,
qui obliti estis montem sanctum meum,
qui ponitis fortunæ mensam,
et libatis super eam :
11 Ma voi, che abbandonaste il Signore, che vi siete scordati del mio monte santo, che apparecchiate la mensa alla fortuna, e sopra vi fate le libagioni,
12 numerabo vos in gladio,
et omnes in cæde corruetis :
pro eo quod vocavi, et non respondistis ;
locutus sum, et non audistis ;
et faciebatis malum in oculis meis,
et quæ nolui elegistis.
12 Vi conterò colla spada, e nella strage tutti voi perirete: perchè vi ho chiamati, e non avete risposto; ho parlato, e non avete dato retta, e facevate il male sugli occhi miei, e avete voluto quel, ch'io non voleva.
13 Propter hoc hæc dicit Dominus Deus :
Ecce servi mei comedent,
et vos esurietis ;
ecce servi mei bibent,
et vos sitietis ;
13 Quindi è, che così dice il Signore Dio: Ecco, che i servi miei mangeranno, e voi patirete la fame: ecco, che i servi miei beranno, e voi patirete la sete:
14 ecce servi mei lætabuntur,
et vos confundemini ;
ecce servi mei laudabunt præ exsultatione cordis,
et vos clamabitis præ dolore cordis,
et præ contritione spiritus ululabitis,
14 Ecco, che i servi miei saranno in gaudio, e voi sarete confusi: ecco, che i servi miei per la letizia del cuore canteran laude, e voi per l'affanno del cuore alzerete le grida, e per l'afflizion dello spirito urlerete.
15 et dimittetis nomen vestrum in juramentum electis meis ;
et interficiet te Dominus Deus,
et servos suos vocabit nomine alio :
15 E lascerete esecrabile pe' miei eletti il nome vostro. Il Signore Dio vi farà perire, e a' suoi servi porrà altro nome.
16 in quo qui benedictus est super terram
benedicetur in Deo, amen,
et qui jurat in terra
jurabit in Deo, amen :
quia oblivioni traditæ sunt angustiæ priores,
et quia absconditæ sunt ab oculis meis.
16 Nel qual (nome) chi è benedetto sopra la terra, sarà benedetto da Dio vero, e chi fa giuramento sopra la terra, in questo Dio vero giurerà: perchè le precedenti angustie son messe in dimenticanza, e perchè elle sono sparite dagli occhi miei.
17 Ecce enim ego creo cælos novos,
et terram novam ;
et non erunt in memoria priora,
et non ascendent super cor.
17 Imperocché ecco, che io creo cnuovi cieli, e nuova terra, e le prime cose non saran più rammentate, né se ne farà ricordanza.
18 Sed gaudebitis et exsultabitis usque in sempiternum
in his quæ ego creo :
quia ecce ego creo Jerusalem exsultationem,
et populum ejus gaudium.
18 Ma vi rallegrerete, ed esulterete in eterno per ragion delle cose, ch'io creo: perocché ecco, che io creo Gerusalemme città di esultazione, e il popol di lei popol gaudente.
19 Et exsultabo in Jerusalem,
et gaudebo in populo meo,
et non audietur in eo ultra
vox fletus et vox clamoris.
19 Ed io esulterò per ragion di Gerusalemme, e gaudio darammi il mio popolo: ne in lui udirassi più voce di pianto, e voce di lamento.
20 Non erit ibi amplius infans dierum,
et senex qui non impleat dies suos,
quoniam puer centum annorum morietur,
et peccator centum annorum maledictus erit.
20 Non vi sarà più fanciullo di pochi giorni, né vecchio, che non compisca i suoi giorni; perchè il fanciullo di cento anni morrà, e il peccatore di cento anni sarà maledetto.
21 Et ædificabunt domos, et habitabunt ;
et plantabunt vineas, et comedent fructus earum.
21 E fabbricheranno case, e le abiteranno, e pianteranno vigne, e ne mangeranno il frutto.
22 Non ædificabunt, et alius habitabit ;
non plantabunt, et alius comedet :
secundum enim dies ligni erunt dies populi mei,
et opera manuum eorum inveterabunt.
22 Non avverrà, che essi edifichino, ne vi abiti un altro, né che piantino, e un altro mangi; perocché i giorni del popol mio saran come quei di quell'albero, e le opere delle loro mani dureran lungamente:
23 Electi mei non laborabunt frustra,
neque generabunt in conturbatione,
quia semen benedictorum Domini est,
et nepotes eorum cum eis.
23 Non si affaticheranno in vano i miei eletti, né genereranno figliuoli, che sian loro d'affanno: perchè stirpe benedetta dal Signore son essi, e con essi i loro nipoti.
24 Eritque antequam clament, ego exaudiam ;
adhuc illis loquentibus, ego audiam.
24 E prima, che alzin la voce, io gli esaudirò, e prima, che abbian finito di dire, gli avrò uditi.
25 Lupus et agnus pascentur simul,
leo et bos comedent paleas,
et serpenti pulvis panis ejus.
Non nocebunt, neque occident
in omni monte sancto meo, dicit Dominus.
25 Il lupo, e l'agnello pascoleranno insieme, il leone, e il bue mangeranno lo strame; e pane del serpente sarà la polvere; non uccideranno, né faranno ingiuria in tutto il mio monte santo dice il Signore.