Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Isaiæ 29


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Væ Ariel, Ariel
civitas, quam expugnavit David !
additus est annus ad annum :
solemnitates evolutæ sunt.
1 Guai ad Arièl, ad Arièl, città in cui si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, le feste compiono il loro ciclo.
2 Et circumvallabo Ariel,
et erit tristis et mœrens,
et erit mihi quasi Ariel.
2 Metterò Arièl alle strette, ci sarà lamento e gemito e diventerà per me come un Arièl.
3 Et circumdabo quasi sphæram in circuitu tuo,
et jaciam contra te aggerem,
et munimenta ponam in obsidionem tuam.
3 Mi accamperò contro di te come Davide, e ti assedierò con trincee, e innalzerò fortezze contro di te.
4 Humiliaberis, de terra loqueris,
et de humo audietur eloquium tuum ;
et erit quasi pythonis de terra vox tua,
et de humo eloquium tuum mussitabit.
4 Abbattuta parlerai dalla terra e dalla polvere verrà sommessa la tua parola; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra e dalla polvere bisbiglierà la tua parola.
5 Et erit sicut pulvis tenuis multitudo ventilantium te,
et sicut favilla pertransiens multitudo eorum qui contra te prævaluerunt ;
5 La moltitudine degli stranieri sarà come polvere minuta e la turba dei tiranni come pula dispersa. Ma all'improvviso, sull'istante,
6 eritque repente confestim.
A Domino exercituum visitabitur
in tonitruo, et commotione terræ, et voce magna
turbinis et tempestatis, et flammæ ignis devorantis.
6 tu sarai visitata dal Signore degli eserciti con tuoni, terremoti, grande fracasso, con uragano, tempesta e fiamma di fuoco divorante.
7 Et erit sicut somnium visionis nocturnæ
multitudo omnium gentium quæ dimicaverunt contra Ariel,
et omnes qui militaverunt, et obsederunt,
et prævaluerunt adversus eam.
7 Come un sogno, come una visione notturna sarà la moltitudine di tutte le nazioni che marceranno contro Arièl, di tutti i suoi attaccanti, delle torri di quelli che l'assediano.
8 Et sicut somniat esuriens, et comedit,
cum autem fuerit expergefactus, vacua est anima ejus ;
et sicut somniat sitiens et bibit,
et postquam fuerit expergefactus, lassus adhuc sitit,
et anima ejus vacua est :
sic erit multitudo omnium gentium
quæ dimicaverunt contra montem Sion.
8 Sarà come quando l'affamato sogna di mangiare, ma si sveglia e il suo stomaco è vuoto; e come quando l'assetato sogna di bere, ma svegliato è stanco e la gola è asciutta; così avverrà alla moltitudine delle nazioni che combattono contro il monte Sion.
9 Obstupescite et admiramini ;
fluctuate et vacillate ;
inebriamini, et non a vino ;
movemini, et non ab ebrietate.
9 Fermatevi e stupite, chiudete gli occhi e rimanete ciechi, inebriatevi, ma non di vino, traballate, ma non a causa della bevanda inebriante!
10 Quoniam miscuit vobis Dominus
spiritum soporis ; claudet oculos vestros :
prophetas et principes vestros, qui vident visiones, operiet.
10 Perché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi e ha velato le vostre teste.
11 Et erit vobis visio omnium
sicut verba libri signati,
quem cum dederint scienti litteras,
dicent : Lege istum :
et respondebit : Non possum, signatus est enim.
11 Ogni visione sarà per voi come le parole di un libro sigillato, che si dà a uno che conosca la scrittura dicendo: "Leggi questo", ma egli risponde: "Non posso, perché è sigillato".
12 Et dabitur liber nescienti litteras,
diceturque ei : Lege ;
et respondebit : Nescio litteras.
12 Allora si dà il libro a qualcuno che non sa leggere dicendo: "Leggi questo", ma egli risponde: "Non so leggere".
13 Et dixit Dominus : Eo quod appropinquat populus iste ore suo,
et labiis suis glorificat me,
cor autem ejus longe est a me,
et timuerunt me mandato hominum et doctrinis,
13 Dice il Signore: "Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora solo con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me e il suo culto verso di me non è altro che un comandamento di uomini, che è stato loro insegnato,
14 ideo ecce ego addam ut admirationem faciam
populo huic miraculo grandi et stupendo ;
peribit enim sapientia a sapientibus ejus,
et intellectus prudentium ejus abscondetur.
14 perciò, ecco, continuerò a compiere meraviglie e prodigi per questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e scomparirà l'intelligenza degli intelligenti".
15 Væ qui profundi estis corde,
ut a Domino abscondatis consilium ;
quorum sunt in tenebris opera,
et dicunt : Quis videt nos ?
et quis novit nos ?
15 Guai a quanti si nascondono dinanzi al Signore per dissimulare il loro progetto, mentre il loro operato avviene nel segreto, e dicono: "Chi ci vede? Chi ci conosce?".
16 Perversa est hæc vestra cogitatio ;
quasi si lutum contra figulum cogitet,
et dicat opus factori suo : Non fecisti me ;
et figmentum dicat fictori suo : Non intelligis.
16 Oh, la vostra perversità! Forse che il vasaio è considerato pari all'argilla? Può dire l'opera a chi l'ha fatta: "Non mi hai fatto"? E un vaso può dire al vasaio: "Non è intelligente"?
17 Nonne adhuc in modico et in brevi
convertetur Libanus in carmel,
et carmel in saltum reputabitur ?
17 Ancora un po' di tempo, il Libano non si cambierà in giardino? E il giardino sarà considerato una foresta.
18 Et audient in die illa surdi verba libri,
et de tenebris et caligine oculi cæcorum videbunt.
18 In quel giorno i sordi intenderanno le parole del libro; uscendo dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.
19 Et addent mites in Domino lætitiam,
et pauperes homines in Sancto Israël exsultabunt ;
19 Gli umili gioiranno ancora nel Signore, e i poveri esulteranno nel Santo d'Israele.
20 quoniam defecit qui prævalebat, consummatus est illusor,
et succisi sunt omnes qui vigilabant super iniquitatem,
20 Perché il tiranno non sarà più e il derisore sparirà, saranno sterminati quanti tramano l'iniquità,
21 qui peccare faciebant homines in verbo,
et arguentem in porta supplantabant,
et declinaverunt frustra a justo.
21 che fanno peccare gli uomini in parole, tendono un tranello al giudice alla porta e quelli che fan torto al giusto per un nulla.
22 Propter hoc, hæc dicit Dominus ad domum Jacob,
qui redemit Abraham :
Non modo confundetur Jacob,
nec modo vultus ejus erubescet ;
22 Perciò così parla il Signore, il Dio della casa di Giacobbe, colui che ha riscattato Abramo: "D'ora in poi non sarà confuso Giacobbe, la sua faccia non impallidirà più,
23 sed cum viderit filios suos,
opera manuum mearum in medio sui
sanctificantes nomen meum,
et sanctificabunt Sanctum Jacob,
et Deum Israël prædicabunt ;
23 perché vedendo i suoi figli l'opera delle mie mani in mezzo a loro santificheranno il mio nome. Santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio d'Israele.
24 et scient errantes spiritu intellectum,
et mussitatores discent legem.
24 Gli spiriti fuorviati acquisteranno intelligenza e i brontoloni apprenderanno la dottrina".