Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaiæ 16


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Emitte agnum, Domine, dominatorem terræ,
de petra deserti
ad montem filiæ Sion.
1 Manda, o Signore l'agnello dominatore della terra dalla Pietra del deserto alla montagna della figlia di Sion.
2 Et erit : sicut avis fugiens,
et pulli de nido avolantes,
sic erunt filiæ Moab
in transcensu Arnon.
2 Come uccelli ra­minghi, come nidiata di uccellini dispersi saranno le figlie di Moab al passaggio dell'Arnon.
3 Ini consilium,
coge concilium ;
pone quasi noctem umbram tuam
in meridie ;
absconde fugientes, et vagos ne prodas.
3 Pren­di consiglio, raduna l'assemblea, rendi folta come notte l'ombra tua nel pieno meriggio, nascon­di quelli che fuggono, non tra­dire gli erranti.
4 Habitabunt apud te profugi mei ;
Moab, esto latibulum eorum a facie vastatoris :
finitus est enim pulvis, consummatus est miser,
defecit qui conculcabat terram.
4 Sian tuoi ospiti i miei profughi, o Moab, sii tu il loro rifugio davanti al devastatore; perchè è finita la polvere, il miserabile è distrutto, è venuto meno colui che conculcava la terra.
5 Et præparabitur in misericordia solium,
et sedebit super illud in veritate
in tabernaculo David,
judicans et quærens judicium,
et velociter reddens quod justum est.
5 E sopra la misericordia sarà stabilito il trono, e vi sederà per la verità, nella casa di David, un giudice amante della giustizia e veloce nel fare secondo il diritto.
6 Audivimus superbiam Moab :
superbus est valde ;
superbia ejus, et arrogantia ejus, et indignatio ejus
plus quam fortitudo ejus.
6 Abbiamo sentito parlare della superbia di Moab: egli è oltremodo orgoglioso; la sua superbia, la sua arroganza, la sua rabbia vanno oltre le sue forze.
7 Idcirco ululabit Moab ad Moab ;
universus ululabit :
his qui lætantur super muros cocti lateris,
loquimini plagas suas.
7 Per questo Moab urlerà a Moab: tutti urleranno: a quelli che fan festa sopra le muraglie di mattoni cotti al fuoco annunziate le loro piaghe;
8 Quoniam suburbana Hesebon deserta sunt,
et vineam Sabama
domini gentium exciderunt :
flagella ejus usque ad Jazer pervenerunt,
erraverunt in deserto ;
propagines ejus relictæ sunt,
transierunt mare.
8 i sobborghi d'Esebon son deserti, i vigneti di Sabama i signori delle nazioni li han tagliati: i loro tralci si stendevano fino a Iazer, andavano a perdersi nel deserto, le loro propaggini lasciate passavano di là dal mare.
9 Super hoc plorabo in fletu Jazer
vineam Sabama ;
inebriabo de lacrima mea,
Hesebon et Eleale,
quoniam super vindemiam tuam et super messem tuam
vox calcantium irruit.
9 Per questo io piangerò col pianto di Iazer i vigneti di Sabama, t'inonderò colle mie lacrime, o Esebon, o Eleale, perchè sopra la tua vendemmia e la tua messe è venuto l'urlo dei calpestatori.
10 Et auferetur lætitia et exsultatio de Carmelo,
et in vineis non exsultabit neque jubilabit.
Vinum in torculari non calcabit qui calcare consueverat ;
vocem calcantium abstuli.
10 E sparirà dal Carmelo la gioia e l'alle­grezza, nelle vigne non ci saran più feste, nè gridi di gioia, il pigiatore non pigierà più come pel passato il vino nello strettoio: ho fatto cessare i canti dei pigiatori.
11 Super hoc venter meus ad Moab
quasi cithara sonabit,
et viscera mea ad murum cocti lateris.
11 Per questo il mio seno per Moab freme come cetra, e le mie viscere per le muraglie di mattoni cotti al fuoco.
12 Et erit : cum apparuerit quod laboravit Moab
super excelsis suis,
ingredietur ad sancta sua ut obsecret,
et non valebit.
12 E allora quando apparirà che Moab s'è affaticato sopra i suoi alti luoghi, entrerà nel suo santuario per pregare, e non otterrà niente.
13 Hoc verbum quod locutus est Dominus ad Moab ex tunc.13 Questa è la parola che il Signore ha detto sopra Moab già da un pezzo;
14 Et nunc locutus est Dominus, dicens : In tribus annis, quasi anni mercenarii, auferetur gloria Moab super omni populo multo, et relinquetur parvus et modicus, nequaquam multus.14 ed ora il Signore ha parlato, dicendo: « In tre anni, anni di mercenario, sarà tolta la gloria di Moab sopra tutto il gran popolo che resterà piccolo, da poco, e senza valore ».