Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Exodus 32


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Videns autem populus quod moram faceret descendendi de monte Moyses, congregatus adversus Aaron, dixit : Surge, fac nobis deos, qui nos præcedant : Moysi enim huic viro, qui nos eduxit de terra Ægypti, ignoramus quid acciderit.1 Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, si radunò contro Aronne e disse: « Orsù, facci degli dèi che ci vadano innanzi, perchè di Mosè, di quell'uomo che ci ha tratti dall'Egitto, non sappiamo che ne sia stato ».
2 Dixitque ad eos Aaron : Tollite inaures aureas de uxorum, filiorumque et filiarum vestrarum auribus, et afferte ad me.2 E Aronne rispose loro: « Prendete gli orecchini d'oro delle vostre mogli, dei vostri figli, delle vostre figlie e portatemeli ».
3 Fecitque populus quæ jusserat, deferens inaures ad Aaron.3 E il popolo fece quel che gli aveva comandato, e portò gli orecchini ad Aronne,
4 Quas cum ille accepisset, formavit opere fusorio, et fecit ex eis vitulum conflatilem : dixeruntque : Hi sunt dii tui Israël, qui te eduxerunt de terra Ægypti.4 il quale li prese, li fece fondere, e ne formò un vitello di getto. E quelli dissero: « O Israele, ecco tuoi dèi che ti han tratto dalla terra d'Egitto! »
5 Quod cum vidisset Aaron, ædificavit altare coram eo, et præconis voce clamavit dicens : Cras solemnitas Domini est.5 Aronne veduto ciò, edificò un altare davanti al vitello e fece gridare da un banditore: « Domani sarà festa in onore del Signore ».
6 Surgentesque mane, obtulerunt holocausta, et hostias pacificas, et sedit populus manducare, et bibere, et surrexerunt ludere.
6 E la mattina dopo, levatisi presto, offrirono olocausti e ostie pacifiche; il popolo si adagiò a mangiare e bere e poi si alzò per divertirsi.
7 Locutus est autem Dominus ad Moysen, dicens : Vade, descende : peccavit populus tuus, quem eduxisti de terra Ægypti.7 Ma il Signore disse a Mosè: « Va, scendi: il tuo popolo, che tu hai tratto dalla terra d'Egitto, ha peccato:
8 Recesserunt cito de via, quam ostendisti eis : feceruntque sibi vitulum conflatilem, et adoraverunt, atque immolantes ei hostias, dixerunt : Isti sunt dii tui Israël, qui te eduxerunt de terra Ægypti.8 si son presto allontanati dalla via che tu hai laro mostrato; si son fatti un vitello di getto, l'hanno adorato, e immolandogli vittime han detto: Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno tratto dalla terra d'Egitto ».
9 Rursumque ait Dominus ad Moysen : Cerno quod populus iste duræ cervicis sit :9 E il Signore disse a Mosè: « Vedo bene che questo popolo è di dura cervice;
10 dimitte me, ut irascatur furor meus contra eos, et deleam eos, faciamque te in gentem magnam.10 or lasciami fare, chè il mio furore si accenda contro di loro e li stermini, e poi farò te capo di una grande nazione! »
11 Moyses autem orabat Dominum Deum suum, dicens : Cur, Domine, irascitur furor tuus contra populum tuum, quem eduxisti de terra Ægypti, in fortitudine magna, et in manu robusta ?11 Ma, Mosè supplicava il Signore Dio suo,dicendo: « Perchè, o Signore, t'infiammi nel furore contro il tuo popolo che tu hai tratto dalla terra d'Egitto con forza, grande e mano potente?
12 Ne quæso dicant Ægyptii : Callide eduxit eos, ut interficeret in montibus, et deleret e terra : quiescat ira tua, et esto placabilis super nequitia populi tui.12 Fa, te ne scongiuro, che non dicano gli Egiziani: Maliziosamente li trasse fuori, per ucciderli sulle montagne e sterminarli dal mondo. Si calmi il tuo sdegno, e tu lasciati placare relativamente alla iniquità del tuo popolo.
13 Recordare Abraham, Isaac, et Israël servorum tuorum, quibus jurasti per temetipsum, dicens : Multiplicabo semen vestrum sicut stellas cæli ; et universam terram hanc, de qua locutus sum, dabo semini vestro, et possidebitis eam semper.13 Ricordati d'Abramo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali, per te stesso giurando, dicesti: Moltiplicherò la vostra stirpe come le stelle del cielo; e tutta questa terra di cui ho parlato la darò alla vostra stirpe, e la possederete in perpetuo ».
14 Placatusque est Dominus ne faceret malum quod locutus fuerat adversus populum suum.
14 E il Signore si placò e non fece al suo popolo quel male che aveva minacciato.
15 Et reversus est Moyses de monte, portans duas tabulas testimonii in manu sua, scriptas ex utraque parte,15 E Mosè ritornò dal monte, portando in mano le due tavole della legge, scritte da una parte e dall'altra,
16 et factas opere Dei : scriptura quoque Dei erat sculpta in tabulis.16 fatte per opera di Dio, del quale era anche la scrittura scolpita sulle tavole.
17 Audiens autem Josue tumultum populi vociferantis, dixit ad Moysen : Ululatus pugnæ auditur in castris.17 Or Giosuè, udendo il tumulto del popolo che gridava, disse a Mosé: « Si sente un grido di battaglia negli accampamenti ».
18 Qui respondit : Non est clamor adhortantium ad pugnam, neque vociferatio compellentium ad fugam : sed vocem cantantium ego audio.18 Mosè rispose: « Questo non è il grido di gente che si esorti a combattere, nè il grido di gente che si ecciti alla fuga, ma quella che io sento è voce di gente che canta ».
19 Cumque appropinquasset ad castra, vidit vitulum, et choros : iratusque valde, projecit de manu tabulas, et confregit eas ad radicem montis :19 E come fu vicino al campo, e vide il vitello e le danze, sdegnato altamente, gettò dalle mani le tavole, e le spezzò alle falde del monte.
20 arripiensque vitulum quem fecerant, combussit, et contrivit usque ad pulverem, quem sparsit in aquam, et dedit ex eo potum filiis Israël.20 Poi preso il vitello che essi avevan fatto, lo bruciò, lo ridusse in polvere, che poi sparse nell'acqua e fece bere ai figli d'Israele.
21 Dixitque ad Aaron : Quid tibi fecit hic populus, ut induceres super eum peccatum maximum ?21 E disse ad Aronne: « Che t'ha fatto questo popolo da attirar sopra di lui così gran peccato? »
22 Cui ille respondit : Ne indignetur dominus meus : tu enim nosti populum istum, quod pronus sit ad malum :22 E Aronne rispose: « Non s'adiri il mio signore: tu ben conosci questo popolo e quanto sia inclinato al male.
23 dixerunt mihi : Fac nobis deos, qui nos præcedant : huic enim Moysi, qui nos eduxit de terra Ægypti, nescimus quid acciderit.23 Essi m'han detto: Facci degli dèi che ci vadano innanzi, perchè di quel Mosé che ci trasse dalla terra d'Egitto non sappiamo che ne sia stato. Ed io ho loro detto:
24 Quibus ego dixi : Quis vestrum habet aurum ? Tulerunt, et dederunt mihi : et projeci illud in ignem, egressusque est hic vitulus.
24 Chi di voi ha dell'oro? Lo portarono, me lo diedero, io lo gettai nel fuoco, e ne venne fuori questo vitello ».
25 Videns ergo Moyses populum quod esset nudatus (spoliaverat enim eum Aaron propter ignominiam sordis, et inter hostes nudum constituerat),25 Allora Mosè, vedendo che il popolo era spogliato (Aronne infatti lo aveva spogliato per questa obbrobriosa vergogna e l'aveva messo nudo in mezzo ai nemici),
26 et stans in porta castrorum, ait : Si quis est Domini, jungatur mihi. Congregatique sunt ad eum omnes filii Levi :26 stando sulla porta degli accampamenti, disse: « Chi è per il Signore si unisca a me! » E si radunarono intorno a lui tutti i figli di Levi.
27 quibus ait : Hæc dicit Dominus Deus Israël : Ponat vir gladium super femur suum : ite, et redite de porta usque ad portam per medium castrorum, et occidat unusquisque fratrem, et amicum, et proximum suum.27 Ed egli disse loro: « Così dice il Signore Dio d'Israele: Impugnata la spada al fianco, andate e venite da una porta all'altra attraverso gli accampamenti e ognuno uccida il fratello, l'amico, il vicino ».
28 Feceruntque filii Levi juxta sermonem Moysi, cecideruntque in die illa quasi viginti tria millia hominum.28 I figli di Levi fecero secondo la parola di Mosè, e caddero in quel giorno circa ventitremila uomini.
29 Et ait Moyses : Consecrastis manus vestras hodie Domino, unusquisque in filio, et in fratre suo, ut detur vobis benedictio.29 E Mosè disse loro: « Oggi voi avete consacrato al Signore le vostre mani, ciascuno nel proprio figlio, nel proprio fratello, per ottenere la benedizione ».
30 Facto autem altero die, locutus est Moyses ad populum : Peccastis peccatum maximum : ascendam ad Dominum, si quomodo quivero eum deprecari pro scelere vestro.30 Il giorno dopo, Mosè disse al popolo: « Voi avete commesso un grandissimo peccato: io salirò al Signore, per vedere se in qualche modo posso ottenere il perdono pel vostro delitto ».
31 Reversusque ad Dominum, ait : Obsecro, peccavit populus iste peccatum maximum, feceruntque sibi deos aureos : aut dimitte eis hanc noxam,31 E tornato al Signore, disse: « Questo popolo ha commesso un grandissimo peccato, facendosi degli dèi d'oro; ti prego, perdona loro,
32 aut si non facis, dele me de libro tuo quem scripsisti.32 O, se non vuoi perdonare, cancellami dal tuo libro che hai scritto ».
33 Cui respondit Dominus : Qui peccaverit mihi, delebo eum de libro meo :33 Il Signore gli rispose: « Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro;
34 tu autem vade, et duc populum istum quo locutus sum tibi : angelus meus præcedet te. Ego autem in die ultionis visitabo et hoc peccatum eorum.34 ma tu invece devi andare e condurre questo popolo dove io t'ho detto; e il mio angelo andrà dinanzi a te. Io poi nel giorno della vendetta punirò anche questo loro peccato ».
35 Percussit ergo Dominus populum pro reatu vituli, quem fecerat Aaron.35 Il Signore adunque percosse il popolo pel delitto del vitello che Aronne aveva fatto.